2. Trip di Lussuria

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Sento il risucchio e lo schiocco dei baci sotto di me come un suono potenziato, e mi eccito ancora di più.

Le apro meglio le gambe per facilitarle la posizione.

Mi sento divampare di scariche elettriche.

Il mio décolleté si alza e si abbassa come una fisarmonica per gli spasmi.

Tehme mi afferra e solleva su in braccio, tenendomi allargate le gambe.

Mi avvinghio a lui come una bambina.

Sotto di me, accucciata Amida, si rannicchia al contrario tenendomi le cosce con le mani e continuando a leccarmi la figa ormai sgocciolante e larga.

Dio, è tutto così eccitante.

Sono in preda agli spasmi, mi sento vibrare tutta e non capisco se sia l'effetto del trip, o perché sono zoccola, o per tutti e due insieme che si potenziano.

So che è tutto così intenso da sentirmi impazzire.

Il ragazzo davanti a me, mi tiene su come fossi la sua bimba.

Mi chiedo quanti anni abbia, ma credo non più di 25, anche se non è detto.

È così bello e perfetto che potrebbe avere dai 18 ai 35 anni.

Gli prendo il volto perfetto tra le mani e gli bacio gli zigomi alti, gli mordicchio la mascella mentre continuo ad ansimargli addosso per quanto godo.

Mi premo contro di lui, lo assaporo, trovo la sua lingua calda che sa di mentina e liquirizia.

La succhio, la accarezzo piano con la mia e le intreccio.

Gli afferro i capelli e gli passo una leccata dietro il collo, dietro all'orecchio.

Socchiude gli occhi e gli scappa un gemito soffocato.

Mi bagno.

Che dico, ormai sono fradicia.

Scendo con una mano nei suoi boxer e glielo tiro fuori.

Ormai è già duro, ma gli scorro un po la mano attorno piano a provocarlo.

Il suo respiro aumenta intensità e il suo viso pallido e lentigginoso si tinge di rosso.

Gli sputo sopra e me lo rigiro nella mano, segandolo dalla cappella per tutta la lunghezza.

Gira all'indietro la testa contenendo i mugolii, appoggiandosi leggermente al muro.

Il nodo del pomo d'adamo sguscia fuori dalla sua gola pulsante.

Aumento il ritmo del massaggio, e anche il suo pomo d'adamo fa su e giù.

Io inizio a rantolare dalla goduria.

Tiro un urlo sommesso quando Amida mi becca il nervetto più sensibile, ormai livido di eccitazione.

Mi avvinghio alle spalle del ragazzo continuando a segarlo, mugulando quasi tra le lacrime per quella sensazione bellissima di libido che devo solo subire.

Tehme mi continua a tenere salda nella stessa posizione, ad occhi chiusi, ansimando sempre più forte.

Il suo torace caldo e liscio, pulsante è nido perfetto che mi dondola in quella sensazione sconvolgente di abbandono al piacere.

Continuo ad urlare sempre più forte, gemiti sempre più graffianti come squarci sul tessuto.

Come fossimo solo noi e le nostre pulsioni nell'intero universo.

Heart of glassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora