8. I'm gonna make it

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La Jeep wrangler nera di Morgana è nel vialetto, vuol dire che lei è in casa.

Entro  in casa e Prom emette un miagolio attutito da dentro lo zainetto.
"Ehi, Morg ? Sono a casa.."
Poso le chiavi sul mobile in corridoio e salgo le scale verso la mia camera.
Mi apro la porta di camera con le chiavi ma la trovo già aperta.

" Ma che cazz.."
la spalanco, e trovo Morgana farsi i cazzi miei, nel mio letto, piedi sul letto con le scarpe sul mio copripiumino della sposa cadavere, mentre mi legge il diario.

Rimango impettita davanti alla scena di  lei stesa sul mio letto, con gli occhi sbarrati.
" MA CHE CAZZO FAI?!" Le urlo
Lei distoglie lo sguardo del diario voltando pagina, divertita beffarda sul volto. Finge sorpresa nel vedermi e mi sorride.

"Oh, ciao! Sei tornata. Niente.. mi mancavi, così sono entrata in camera tua..carino il diario!"
Mi fissa negli occhi stronza.

La guardo incazzata. Avevo quasi deciso di perdonarla per la cosa di ieri, ma mi monta una rabbia, cazzo.
Da quanto era in camera mia a farsi i cazzi miei ?
Vado verso la finestra e ricordo che sia da camera mia che dalla sua si vede dalla strada, da dove sono arrivata.
No, deve avermi vista dalla finestra ed essere entrata poco prima, giusto per infastidirmi.
È psicopatica da essere capace di pensarci.
Non ho voglia, non ho tempo per questo.

Sbuffo.
"Senti levati dalle palle, e molla il mio diario."
Le intimo.

Lei si alza appena seduta sul bordo del letto, con ancora in mano il diario, indice e pollice a bloccare le pagine.
Emette una risatina inquietante delle sue.
"Levati dalle palle?"
Ora si alza in piedi. Mi fronteggia. È molto più alta di me di una quindicina di centimetri almeno.
" Ti devo ricordare che è casa mia e qui sono io al massimo che ti posso cacciare? Io entro dove voglio, e se voglio entro anche nella camera che ti ho gentilmente concesso."
Si guarda attorno e osserva tutte le mie cose, poi torna a guardarmi ancora più divertita.
"Se voglio prendo tutte le tue cose e le butto o ti spacco tutto. E poi.."

Sono esasperata, non le do il tempo di finire il suo monologo da sociopatica manipolatrice
" Morgana!"
Le prendo le mani tra le mie
" Va bene. Non c'è problema. Vuoi rimanere in camera mia? Ti senti sola? Vuoi leggere i cazzi miei? Fallo! Ho da fare, non ho tempo per questo."

Morgana assume una strana smorfia in faccia. È delusione quella che leggo sulla sua faccia tirata da rettile ?
Sembra un bambino a cui hanno tolto la possibilità di fare i capricci perché gli hanno dato subito quello che voleva e forse quello che realmente voleva era solo fare le bizze.

Non mi interessa, non ho più voglia di concentrarmi su di lei, sul terrore che mi incutono gli altri, sulla reverenzialitá che devo assumere verso persone come lei.
Ora ho bisogno di concentrarmi su di me.

Apro lo zainetto a Prom e miagolando salta sulla sua torretta e si infila in un cubo peloso e giace lì.
Io apro il borsone e tiro fuori blocco e porta penne e inizio a tirare giù le mie idee alla scrivania,a schizzare i miei pensieri del giorno prima  e le cose che devo fare.
Dietro sento ancora Morgana confusa e sorpresa dalla mia reazione.

Si sgranchisce la gola, sento dal fruscio delle coperte che si risistema sul mio letto. E mi guarda.

" Dove sei stata ieri?"

Apro il Mac e inizio a controllare le e-mail e ciò che devo fare.
" Da un'amica.." le rispondo evasiva.

Lei ghigna.
" Mh, non sapevo ne avessi una"
La ignoro e mi concentro sullo schermo.

Scrivo alla psicologa e anticipo il nostro appuntamento e riesco a farmelo dare per il giorno dopo.

Controllo degli indirizzi da dei documenti fregati mesi fa nella cassettiera di mia madre.
Saetto tra un sito all'altro e segno informazioni e dati sul mio taccuino.

Heart of glassDove le storie prendono vita. Scoprilo ora