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Jimin si era svegliato prima di Taehyung, aprendo lentamente gli occhi e percependo uno strano calore corporeo al quale non era per niente abituato. Ci impiegò qualche secondo però poi mise a fuoco la loro posizione, si stavano abbracciando, l'omega aveva la guancia premuta contro il suo sterno, teneva stretto tra le dita il lenzuolo che li copriva e aveva spinto una gamba ad intrecciarsi con quelle del maggiore. Era letteralmente avvinghiato a lui e fu inevitabile pensare che sarebbe stato facile dormire in tre sul letto matrimoniale, Taehyung sarebbe diventato minuscolo tra le sue braccia.
L'alpha sorrise, avvolgendo il corpo dell'altro con braccio e accarezzandogli dolcemente la schiena mentre nella sua mente si rincorrevano ricordi della notte precedente. Quello per lui era il giorno più doloroso dell'anno, il giorno in cui pensava continuamente a che cosa avrebbe potuto fare per salvarli, cosa sarebbe cambiato se non fossero andati a quella grigliata, perché Madre Natura aveva deciso che era giunto il loro momento di lasciarlo. E anche se quei pensieri rimanevano, non provava più dolore, il suo cuore non sanguinava, non aveva voglia di piangere e di accasciarsi a terra, il suo lupo non lo faceva latrare dalla sofferenza nel tenere in mano una maglia di Micha o un giocattolo di Woojun perché Jimin aveva tra le braccia Taehyung adesso, poteva stringere il suo corpo caldo, poteva accarezzarlo, baciarlo, poteva chiacchierare con lui, esternare i suoi pensieri. Poteva farci l'amore insieme. Jimin non era più solo, non doveva più rimanere solo con il demone dentro di sé, poteva dimenticarsi della solitudine e del vuoto che per anni aveva percepito al cuore perché ora, quel buco, era stato riempito da Taehyung e anche da Misun.
Rimase in quella posizione per un bel po', continuando ad osservare i suoi setosi ricci scompigliarsi sul cuscino, le sue ciglia lunghe, quei nei carini che aveva sulla punta del naso e sulla guancia, le sue labbra rosee carnose che sembrava quasi avessero la forma di un cuore. Jimin si chiese se non fosse tutto solo un sogno ma poi anche gli occhi di Taehyung sfarfallarono e l'alpha si sentì felice di essersi addormentato al suo fianco ed essersi svegliato alla stessa maniera.
«Buongiorno.» Gli disse con la voce impastata dal sonno.
«Ciao, buongiorno.» Gli rispose dolcemente.
«Sei sveglio da molto?»
«Da un po'. Sei bellissimo anche mentre dormi.» L'omega sorrise e poi chiuse gli occhi, forse per mascherare il suo timido imbarazzo e così Jimin ne approfittò per fargli sollevare di poco il collo, baciandolo poco sotto l'orecchio e rilasciando feromoni per impregnarlo col proprio odore, come se la notte precedente non gli avesse praticamente fatto una doccia di mandorle.
«Oh, alpha-» Taehyung scoprì ancora di più il collo, concedendosi al maggiore.
«Doccia e poi colazione?» Gli chiese dopo intensi minuti di silenzio.
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Equilibrium theory | mintae
FanfictionTaehyung deve continuare a correre, deve scappare, deve raggiungere il confine e trovare un luogo sicuro per sé stesso e per sua figlia. Taehyung è un omega che ha perso tutto, la sua famiglia, la sua casa, il suo amore, il sé stesso felice e genuin...