Taehyung deve continuare a correre, deve scappare, deve raggiungere il confine e trovare un luogo sicuro per sé stesso e per sua figlia. Taehyung è un omega che ha perso tutto, la sua famiglia, la sua casa, il suo amore, il sé stesso felice e genuin...
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Sei mesi.
Erano passati sei mesi da quando Jimin e Taehyung si erano confessati, baciandosi sul divano e poi spiegato a Misun come si sarebbe evoluto il loro rapporto. E durante quei sei mesi, avevano vissuto ogni singola emozione come se fosse la prima volta, imparando a conoscersi meglio, comprendendo quali fossero i limiti di uno o dell'altro.
Avevano completamente rinnovato la cameretta della bambina, comprandole tutti i mobili nuovi, una scrivania alla sua portata perché lei aveva espresso il desiderio di avere un angolino tutto suo per disegnare indisturbata. Le avevano anche preso un paio di libri per cominciare a scrivere le lettere siccome non si accontentava più di segni casuali su un foglio. Taehyung si era offerto volontario per andare ad aiutare Hoseok con gli animali, scoprendo che il beta, una volta a settimana, organizzava delle visite per bambini e l'omega era sempre molto felice di guardare sua figlia interagire con altri coetanei. Questo l'aveva portata ad espandere la sua cerchia di amicizie, Taehyung aveva conosciuto altri ed altre omega e aveva potuto organizzare una vera e propria festa di compleanno per i cinque anni di Misun. La bambina era rimasta entusiasta e per lui era stato un sogno che diventava realtà: poter festeggiare il compleanno di sua figlia in compagnia di altri bambini, spegnendo candeline su una torta, scartando regali con un alpha che li amava al loro fianco.
Anche Jimin era rinato. Era uscito dalla sua bolla, aveva ripreso a lavorare come medico però prendendo pochi turni alla settimana perché preferiva passare più tempo con la sua nuova famiglia, con l'omega che amava e la cucciola che aveva adottato.
Avevano trovato un equilibrio che funzionava alla perfezione. Mancava solo un piccolo particolare, un piccolo piccolissimo particolare.
Una mattina, mentre era in cucina a fare colazione con Misun, aveva sentito uno strano rumore provenire dalla camera da letto. Prima di alzarsi, mezz'ora prima circa, si era chinato in direzione di Taehyung che però dormiva profondamente, stringendo forte tra le dita il lenzuolo e respirando affannosamente. Lo aveva annusato per capire che cosa stava accadendo e poi era corso a svegliare la piccola, facendole sapere che dovevano prepararsi e uscire prima che si svegliasse anche Taehyung. Le aveva spiegato che avrebbe trascorso tutta la giornata in compagnia del beta e che lui sarebbe andato a prenderla verso ora di cena. Lei aveva annuito convinta anche senza sapere il reale motivo.
Il riccio era andato in calore tre volte durante quei sei mesi, troppe considerando la media di quattro, massimo cinque volte all'anno come tempistiche di qualsiasi altro omega però in parte sapevano che quando il suo ciclo di heat sarebbe ripreso, all'inizio sarebbe stato molto sballato e soprattutto particolarmente intenso, visti i due anni e mezzo in cui era saltato. La prima volta che era capitato, era durato solo due giorni. Jimin si era preso cura di lui ogni singola ora, rimanendo accanto a lui, stringendolo a sé e rilasciando feromoni che lo aiutassero a sopportare il dolore che non era passato né con gli antidolorifici né dopo aver avuto più rapporti completi. Taehyung aveva pianto, crogiolandosi a causa di quella sofferenza e poi aveva dormito per ventisette ore consecutive. Quando si era svegliato, stava di nuovo bene. Il secondo heat era arrivato appena sedici giorni dopo il primo, inaspettato, imprevedibile però era stato più blando. L'omega aveva avuto bisogno di costruire un nido sul letto matrimoniale, uno sul letto della figlia ed uno sul divano, spargendo e stropicciando vestiti dell'alpha ovunque però per lo meno non aveva avuto atroci dolori, niente che un paio di dita dentro di lui non fossero state in grado di placare. Il terzo heat era arrivato perfettamente nella norma dopo circa dieci settimane e quindi, quella mattina, quando Jimin aveva notato le condizioni di Taehyung, aveva immediatamente cercato il calendario, contando altrettante dieci settimane e aveva compreso che cosa stava accadendo.
