Capitolo 34

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Il viaggio di ritorno fu stranamente più corto di quando era partita, cosa che fece provare alla ragazza una maggior tristezza nel cuore e anche nell'anima.

Per tutto il tempo poi aveva controllato che se il pezzo di stoffa di Levi era rimasto sempre nella borsa, per fortuna non si mosse mai da lì.

Dopo aver portato il cavallo nelle stalle si fiondò subito nell'ufficio del suo comandante per chiedergli scusa che era tornata così tardi e senza averlo avvisato, anche se forse l'aveva fatto l'altro soldato, comunque si aspettava di tutto, anche una punizione.

Bussò, aspettò di sentire la sua voce e quando entrò lo trovò calmo e tranquillo dietro la sua scrivania, un po' titubante gli si avvicinò:

  <<Ah, De Clairk, sei tornata... Com'è andata là fuori?>>

  <<Prima di risponderle mi scuso per il fatto di essere arrivata con un giorno di ritardo.>>

L'uomo alzò lo sguardo verso di lei:

  <<Un giorno di ritardo? Non sei partita ieri?>>

  <<No signore, sono arrivata nella mattinata dell'altro ieri ma il Capitano Levi mi ha fatto restare un giorno in più per... Per aiutare dei soldati che si erano fatti male.>>

In effetti l'aveva fatto, aveva anche in mente le ferite dovute all'uso sbagliato delle nuove armi marleyane.

La ragazza si stupì che non si era accorta della sua assenza, oppure voleva che fosse sincera?

Cosa che aveva fatto da subito.

  <<Ah, ecco allora... Beh, hai adempito ai tuoi compiti anche lì... Mi sorprende che non sei rimasta di più.>>

  <<Avevo il permesso di un giorno solo e non era previsto che restassi...>

  <<In ogni capo potevi farlo per tutto il tempo che volevi, qui non c'è molto da fare, a parte i soliti compiti che sai...>>

A saperlo prima sarebbe rimasta sì, anche se purtroppo non poteva dirsi al sicuro, soprattutto se sarebbero arrivati altri estranei dal mare.

Se non c'erano i giganti, altre persone erano il pericolo maggiore.

  <<Se ci saranno altre occasioni potrai recarti di nuovo lì.>>

<<Ma signore, non sono in vacanza, e ho dei doveri anche qui... Ho visto e conosciuto alcuni dei marleyani, alcuni hanno manifestato paura verso di loro, mentre altri erano per di più arrabbiati...

Ne stanno aspettando altri, io mi sentirei inutile, non sono pronta ad affrontarli nel caso ci attaccassero.>>

  <<Hai ragione anche tu... Ma nel caso volessi recarmi lì, per poter parlare a quattr'occhi con la Comandante Hanji, – qui Celine dovette trattenersi dallo scoppiare a ridere per il termine usato – anche per controllare come si sono organizzati e, perché no, iniziare un primo impatto verso questi nuovi nemici a detta di molti, vorresti venire?>>

  <<Mi piacerebbe molto, signore.>>

  <<È molto lontano da qui il posto?>>

  <<A cavallo è stato un po' scomodo in effetti, ma ho avuto modo di riposarmi, inoltre l'oceano è un posto davvero bello da guardare...>>

Infatti l'ufficiale stava ripensando a quando stava aspettando l'alba col capitano, e la piccola voragine che sentì alla bocca dello stomaco sembrò farsi più grande, l'era anche passata l'ilarità per prima.

Celine e LeviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora