Capitolo 48

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All'alba tutti si svegliarono, fecero colazione con un po' dello stufato rimasto di ieri, giusto per finirlo e potersi portare la pentola vuota dietro, poi tutti si diedero da fare per sistemare i carri.

Dovevano starci comodi loro e anche alcune cose che erano riusciti a recuperare da Trost, comprese armi e dispositivi tridimensionali.

Zoe sollevò Levi sulle spalle mentre Celine riuscì a spostare il lenzuolo da terra fino al carro nuovo, almeno era più grande di quello usato in precedenza.

Dato che la comandante li avrebbe seguiti a cavallo dietro a tutti, l'ex ufficiale si sistemò accanto a lui, purtroppo però aveva davanti e accanto tutti i marleyani adulti, mentre i bambini erano in quello davanti a loro, per fortuna aveva la sua inseparabile borsa.

  "Se dovesse succedere qualcosa... Giuro che sparo a tutti loro..."

Come se l'avesse sentita dal pensiero, il capitano allungò una mano verso di lei.

  <<Vuoi qualcosa, Levi?>>

Gli chiese pensando che avesse bisogno di acqua almeno.

  <<Sì... Vorrei che ti calmassi... - stava intuendo la sua agitazione - Non ci faranno del male... Zoe è proprio dietro di noi.>>

L'uomo sperò che con le sue parole si tranquillizzasse, anche per questo che non voleva che continuasse il viaggio con loro e invece era ancora lì.

Uno dei suoi soldati era riuscito a convincere il capitano a far continuare il viaggio all'ex ufficiale, almeno fino al porto e poi avrebbe preso il cavallo di Zoe per tornare indietro.

Questa scelta era stata decisa non solo perché era diventata pure lei comandante ma era anche un ottimo aiuto in campo medico se era necessario, infatti qualcuno nel carro davanti a loro la ringraziò.

  <<Gabi, scusa se ti ho presa a calci... Tutto bene?>>

  <<Sì... Nessun problema... Una vostra amica mi ha soccorso...>>

  <<Eh? - Jean apparve confuso - Chi?>>

  <<Quella ragazza laggiù... Quella con gli occhiali e la giacca con le rose>>

Il ragazzo si voltò a guardare l'altro carro, e solo dopo aver sentito "rose" capì:

  <<Ah... Celine... Bene... Almeno qualcuno di noi ha fatto la saggia scelta di soccorrerti.>>

Passarono molti minuti ed anche ore in cui il nuovo gruppo era in viaggio e, data la noia che non parlava nessuno, la nuova comandante iniziava ad avere sonno.

Nemmeno una scomoda posizione riuscì a distrarlo ed a tenerla sveglia e attiva, anche se poi dei passi molto pesanti la misero in allerta, il Gigante Carro si era fermato davanti a loro e Piech uscì dalla sua collottola.

Celine non riusciva a sentire da lì ma l'altra parlò:

  <<Il porto è stato occupato dagli Jaegeristi. Devono averci preceduti sfruttando la locomotiva. - i ragazzi di Levi sembravano preoccupati dalla notizia - Brulica di soldati armati di armature anti-gigante, tutti in assetto da combattimento.>>

Nonostante tutto continuarono ad avanzare per poi nascondersi in un punto comodo per tutti loro ma tenendo ben in vista i palazzi nuovi che, in tutti quegli anni, erano stati costruiti intorno al porto funzionale.

Celine ricordava bene tutto il paesaggio, anche se non aveva visto com'erano stati eretti quegli edifici, era lì quando i soldati della Legione Esplorativa erano partiti e tornati da Marley con tanto di perdite e feriti.

Celine e LeviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora