"Come sarebbe a dire che sono licenziata?!" Gridò Hailee cercando di evitare un attacco di panico.
Quando il capo le aveva detto che doveva parlarle urgentemente, si aspettava un aumento o una promozione, invece era stata sorprendentemente licenziata.
Hailee lavora, o meglio lavorava, in una delle più grandi e importanti pasticcerie di New York, la "Cream&Butter", insieme ad un vasto team.
Era sicuramente tra le migliori nel campo dei dolci, ma lo stesso non si poteva dire nel campo delle relazioni.
Litigava spesso con tutti per ogni minimo problema e richiedeva sempre la perfezione, se notava anche solo un'errore, era la fine.
Per cui sentirsi dire che era stata licenziata, era un duro colpo, a cui non sapeva reagire."Purtroppo sono costretto a farlo Hailee, nonostante le tue doti che in pochi hanno qui" disse il capo con voce calma.
Aveva previsto la scenata che avrebbe fatto la sua dipendente."È proprio per questo che non può licenziarmi! È una cosa assurda, non capisco come sia possibile" sbottò Hailee pronta a lanciare il telefono che aveva in mano.
"Davvero non capisci come sia possibile? Quello che hai fatto ieri è inconcepibile, è un miracolo che tu non sia fuori da New York oltre che da questa pasticceria" rispose l'uomo davanti a sè guardandola male.
Ok forse ora capiva come era possibile il suo licenziamento.
Ripensò al giorno prima, al momento in cui si trovava nella grande sala in cui si teneva una festa organizzata dall'azienda dove lavorava, con tutti i dipendenti e altre figure importanti , tra cui l'amministratore delegato, il signor Delgado.
Hailee odiava quell'uomo, lo trovava viscido e disgustoso.
Le faceva sempre battute a sfondo sessuale, nonostante avesse il doppio dei suoi anni, e non perdeva occasione per cercare un contatto fisico con lei.
Quel giorno Hailee era particolarmente stressata, aveva lavorato tutta la settimana, giorno e notte, per preparare i dolci presenti a quella festa e voleva solo riposare, ma non le era possibile.
Ha cercato per tutto il tempo di evitare di parlare con le persone, e quando il signor Delgado le si è avvicinata, era ad un passo dal suo limite.
Cercò di essere cortese e di sorridere alle sue battute, ma quando l'abbraciata per poterle toccare il lato b, non ci ha visto più.
Presa dalla rabbia, ha versato il suo drink, contenuto nel calice che aveva in mano, addosso a lui e se ne è andata con lo sguardo scioccato di tutta la sala.
Deve essersela presa molto."Lui mi ha toccata, che dovevo fare? Quello da far fuori è lui non io!" Si giustificò sperando di poter mantenere il suo lavoro.
"Io ti credo Hailee, ma lo sai che non dipende da me, il signor Delgado ha ordinato il tuo licenziamento, sia in questa struttura, sia in tutte quelle dell'azienda. Mi dispiace" disse infine il suo ormai ex capo.
"Ti prego, metti una buona parola per me, non posso essere licenziata, non è colpa mia!" Singhiozzò Hailee tra le lacrime, ma l'uomo se ne era già andato.
La ragazza rimase nella hall del negozio per qualche minuto, poi decise di ritornare a casa, dove pianse ininterrottamente tutta la giornata.
È vero che aveva agito d'impulso, ma aveva le sue buone ragioni e trovava ingiusto ciò che le stava accadendo.
Decise di parlarne con una delle poche persone che aveva ancora affianco, sua madre.
Lavorare in una pasticceria così importante comportava diversi sacrifici, tra cui la vita sociale ed ogni volta che aveva una difficoltà non sapeva a chi rivolgersi se non a sua madre.
Prese il telefono e dopo tre squilli rispose."Ciao tesoro, come mai mi chiami a quest'ora? Non dovresti riposare?" Chiese preoccupata la madre.
Hailee in risposta pianse a dirotto.
Non voleva allarmare i suoi genitori, ma era impossibile trattenere le lacrime."Sono stata licenziata" provò a dire tra i singhiozzi.
"Che cosa Hailee? Licenziata?" Sua madre non ci poteva credere.
Conosceva sua figlia benissimo e sapeva quanto fosse importante il lavoro per lei e quanto ci mettesse passione, cosa poteva aver fatto di tanto male per essere licenziata?"Ho fatto un casino" rispose semplicemente.
Non aveva le forze per spiegare tutto ciò che era successo e sua madre lo sapeva.
Passò tutta la notte a singhiozzare al telefono cercando di essere consolata, con scarsi risultati.
Infine si addormentò con il telefono ancora acceso.Il giorno dopo la situazione non migliorò, ma sapeva che continuare a piangere non sarebbe servito a nulla.
Provò a cercare qualche pasticceria che cercava dipendenti, ma molti non risposero e il resto rifiutò.
Il signor Delgado aveva già rovinato la sua reputazione.Mentre mandava un ultimo curriculum ad un negozio lontano dalla città, ricevette una telefonata da sua madre.
"Pronto".
"Tesoro come va oggi?"
"Ho provato a cercare qualche negozio, ma mi hanno rifiutato tutti. Quel bastardo mi ha chiuso tutte le porte!" Sbottò Hailee.
Aveva raccontato cosa era successo, per messaggio, ai suoi genitori.
Scriverlo, in qualche modo, faceva meno male che dirlo ad alta voce."Hai chiesto a qualsiasi pasticceria?" Chiese la madre.
"Si, tutte quelle disponibili, non ho più speranze" sospirò rassegnata.
"Senti Hailee, perché non ci vieni a trovare per le vacanze? Ti farebbe bene cambiare aria, magari le cose piano piano si sistemeranno" Propose sperando che la figlia accettasse.
Hailee non si era mai presa una pausa da quando aveva iniziato a studiare e a lavorare.
I suoi genitori avevano lasciato New York da qualche anno a causa del troppo caos e si erano trasferiti in un paesino lontano.
Ogni tanto andavano a trovare la figlia per le vacanze, ma era sempre impegnata per cui era come non vederla.
Ora che non lavorava più poteva prendersi una pausa e passare più tempo con i genitori."Non lo so mamma, lo sai che il lavoro è la mia vita e l'idea di prendermi una pausa non mi piace. Dovrei starmene con le mani in mano senza fare nulla? Non fa per me" disse Hailee mentre leggeva l'ennesimo rifiuto da parte di un negozio.
"È solo una breve pausa, nel frattempo puoi continuare a cercare. Dovresti prendere il licenziamento come un'occasione per pensare a te stessa e prenderti cura di te. Stai subendo troppo stress negli ultimi anni" cercò di convincerla.
Voleva davvero che sua figlia stesse meglio."Ci penserò mamma, ma non ti prometto nulla, mi sembra una pessima idea abbandonare tutto anche per solo 2 settimane. Comunque ti richiamo domani, continuo la mia ricerca".
Hailee chiuse la chiamata e con quella anche il computer davanti a lei, era stanca e aveva bisogno di riposo.
Forse sua madre aveva ragione, sparire per un po' non era un'idea così malvagia.—————————————————————–
Ecco qua il primo capitolo!
Non è molto lungo, ma è stata introdotta la protagonista, Hailee, che ci accompagnerà per i prossimi capitoli.
Spero vi sia piaciuto, nonostante sia solo un'introduzione, se avete piacere lasciatemi un commento per farmi sapere cosa ne pensate 🥰
Al prossimo capitolo ❤️
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Sweet Christmas [Steve Rogers]
عاطفيةHailee è una pasticciera che vive a New York e lavora per una grande azienda, ma un giorno viene licenziata improvvisamente a causa di un'errore da lei commesso. Prenderà la decisione di ritornare dai suoi genitori per le vacanze a Riverland, una p...