Oggi la voglia di alzarmi è uguale a 0. Merda sono già le 6:30 e se non mi smuovo rischio di fare tardi a scuola. Ma perchè sto così tanto a prepararmi? 1 ora non mi basta mai e non mi trucco! Sono un mistero.
Stranamente sono arrivata in anticipo.
"Giulia!" Mi sento chiamare, e prima di girarmi a guardare già riconosco la vocina stridula della mia amica. "Soph! Come stai?" Mi viene ad abbracciare poi risponde "bene e tu? Perchè ieri non sei venuta? È successo qualcosa??"Mi squadra dalla testa ai piedi per vedere se c'è qualcosa che non va, "Soph tranquilla! In questura fanno meno domande" rido poi riprendo "io ed Erik non siamo entrati, non avevamo toccato libro" mi guarda un attimo e in quel momento mi pento di non averglielo detto, "avvisare no? Mi sono preoccupata!" Mi dice e sembra un pò arrabbiata poi ribatto "quanto sei paranoica!"
Si preoccupa tanto per me, a volte un pò troppo e di questo le sono grata ma non voglio che si arrabbi. L'ho dimenticato non posso farci nulla. "Ma.." sta per dire qualcosa ma poi dice semplicemente "oh c'è Erik", io mi giro "ciao Erik" lo saluto con un bacio nella guancia "ciao Giulietta, ciao Sophia" ricambia il saluto.
Dopo 2 minuti Soph mi dice "Giulia io vado da Kate e Miry ci vediamo in classe" suona più come una domanda "ci vediamo in classe" confermo "a dopo" dice e si allontana.
"Amò sigaretta" dico ad Erik "tieni" dice con aria da rompi i coglioni sai? e porgendomene una. Lo ringrazio dandogli un abbraccio poi gli chiedo "accendino?" Come se avessi detto una barzelletta lui scoppia a ridere "non ci credo" bisbiglia "ma che c'è da ridere?" Dico perplessa "no nulla solo che quando hai pronunciato la parola accendino è spuntato quel ragazzo" dice strozzando una risata "quale ragazzo" chiedo fingendo di non aver capito.
"Girati" faccio come dice, cazzo è proprio lui! Lo vedo avvicinarsi a noi due, "ehi ciao Giulia!" Mi dice quando è vicino a me. "Ciao Kevin... a che ci sei fammi accendere" sorrido, questo ha davvero i radar! Lui scoppia a ridere "davvero dovresti smettere..." mi dice poi "lo farò" rispondo "ma non oggi." Proseguo, lui ride e si accende la sigaretta poi mi passa l'accendino ed io e il mio amico facciamo lo stesso.
"Parlando di cose serie, com'è sto fatto che quando pronuncio la parola accendino magicamente spunti tu?" Chiedo a Kevin perplessa dopo circa 3 minuti dal suo arrivo, lui mi guarda incredulo "coincidenza?" Ride. Finisco la sigaretta e butto la cicca per terra "amo dovremmo entrare" mi dice Erik "si andiamo" guardo l'orario e mi accorgo di essere già in ritardo essendo le 8.10. Mi giro verso Kevin e dico "Ciao Kevin" che risponde con un semplice "ciao".
Vado verso l'entrata "Giulia" mi chiama Kevin e mi giro di scatto "tieni" mi dice lanciandomi l'accendino poi prosegue "all'uscita ci vediamo qui e me lo ridai", sorrido "grazie" dico poi entro.
"Ehi Giulietta hai fatto colpo" mi dice Erik con un sorriso stampato in faccia. "Ma smettila scemo!" Rido poi continuo "almeno per oggi non abbiamo problemi per accendere" lui ride poi risponde quasi urlando "io all'uscita scendo con te! Non mi perdo il panorama di quel gran figo" scoppio a ridere ed entriamo in classe.
Diciamo che delle 3 ore di lettere e delle 2 ore di francese non ho capito completamente nulla, non è una novità! Odio la scuola.
Mancano 10 minuti e finalmente vedo... emh esco da questo INFERNO."Prof è suonata" dice Luis, un mio compagno, alla prof. "Non l'ho sentita!" Ribatte lei, "prof amplifon fa 30 giorni di prova gratuita" dice lui e tutta la classe scoppia a ridere più che per la frase, ridiamo per il fatto che la prof non l'abbia sentita.
"Prof perdo l'autobus, arrivederci" dico io ed esco immediatamente dalla classe seguita da Erik e Soph. Stiamo tantissimo a scendere le scale, in quando 1200 alunni sono ammassati e fanno a gara per chi arriva prima bloccando il passaggio.
Usciamo da scuola e poco lontano da me c'è Kevin che vedendomi sorride e alza la mano per farmi cenno di venire.
"Soph io vado che devo restituire una cosa" dico a Soph, poi rivolgendomi a Erik chiedo "vieni con me?" La risposta è velocissima "ovviamente!". Salutiamo Soph e ci precipitiamo da Kevin."Ciao Giulia" mi sorride, poi vede Erik e ed aggiunge "Erik" in modo da salutarlo, "Ciao Kevin" rispondiamo in coro noi due, "ecco il tuo accendino" continuo io dandoglielo "grazie" un accenno di un sorriso spunta nelle sue labbra e poi prosegue "te lo regalerei ma poi non avrei più la scusa per vederti" accentua ancor di più il suo sorriso "anche se smetto di fumare non avresti la scusa per vedermi" dico con fare antipatico ma poi scoppiamo a ridere.
Noto lo sguardo ipnotizzato di Erik verso noi due, ma che mi sta succedendo? Ma seriamente, mi piace un ragazzo? No. Non può essere.
"Ehi che c'è?" Mi chiede Kev svegliandomi dai miei pensieri, "no, nulla" faccio un mezzo sorriso e lui dice "ti vedevo sovrappensiero, successo qualcosa?" Lo guardo cercando una scusa plausibile "stavo pensando che fra un pò passa il bus, devo andare" mento, in effetti l'autobus non sarebbe passato in meno di 15 minuti. Mi giro verso Erik "andiamo?" Chiedo, lui annuisce.
"Ciao Giulia" mi dice Kevin dandomi un bacio sulla guancia "ciao Kevin" dico timida.Per tutto il tempo che sono stata alla fermata ad aspettare l'autobus non ho aperto bocca, anche se Erik mi faceva qualche domanda mi limitavo ad annuire, anche se, in realtà, non ho prestato molta attenzione alle sue parole. Pensavo a prima, a Kevin, a quel bacio che stranamente non mi ha fatto tremare di paura, anzi mi ha fatto quasi piacere.
Ero così tanto immersa nei miei pensieri che dovette dirmi Erik dell'arrivo del bus. Salimmo e cosa incredibile, trovai un posto a sedere! Strascinai Erik e presi il posto. Dopo un pò mi giro verso Erik "da oggi basta, ho deciso: smetto di fumare!" Pronuncio queste parole con convinzione, Erik mi guarda per un pò di tempo poi finalmente risponde "eh?? Stai bene??" Dice incredulo "si." Rispondo sempre più convinta di ciò che dico.
Noto che mi guarda perplesso, come se cercasse un motivo valido della mia decisione e decido di dargliene uno "non ho bisogno della sigaretta per vivere eh..." prendo un respiro profondo "almeno non dovrò più chiedere l'accendino" dico tutto d'un fiato. "Allora è questo!" Esclama "ti piace non ci sono dubbi e non vuoi incontrarlo perchè hai paura di affezionarti" dice convinto della sua illuminazione, come fa a conoscermi così bene?
Dopo un minuto per pensare alla risposta da dargli dico "ma non dire minchiate! Io odio tutte le coppiette e secondo te mi piace qualcuno? Assolutamente no. Lo sai i ragazzi sono fuori dalla mia vita" lui ride "ti conosco da 3 anni, non ti vedo così da 2" risponde "ma così come?" Chiedo sentendomi quasi in imbarazzo "così... fragile davanti ad un ragazzo! Seriamente quando qualcuno ti si avvicina scappi a gambe levate, ancora non capisco il perchè, ma con lui no. Se questo non significa nulla mi ritiro dalla carica di tuo consigliere personale" è serio, mai visto talmente serio.
Sto in silenzio fin quando è lui a riprendere la parola "io devo scendere, pensa a ciò che ti ho detto, non voglio nemmeno ragione tanto so di averla" mi da un bacio sulla guancia "ciao.." dico.
Io scendo 2 fermate dopo quella di Erik e vado a casa di corsa. "Ciao mamma" dico appena lei apre la porta di casa poi continuo "non ho fame, vado a coricarmi" dico e vado a levarmi le scarpe "cosa hai?" Mi chiede lei "sei pallida" continua preoccupata "nulla solo un pò di mal di testa" rispondo e vado in camera mia.
Mi stendo sul letto ma mi metto a pensare a tutta la mattinata trascorsa, ma soprattutto, i miei pensieri ricadono su Kevin; i suoi occhi, il suo sorriso, il bacio sulla guancia che stranamente non mi ha fatto irrigidire e alle parole di Erik. E se avesse ragione? Se forse è arrivato qualcuno che mi faccia nuovamente fidare del genere maschile?
No. Non posso pensare a lui, non voglio, non devono esistere altri ragazzi nella mia vita. Non devo mai fidarmi di nessuno, lo ripeto da 2 anni e fino ad oggi ci sono riuscita. Ma adesso? Che mi sta succedendo? Devo staccare la spina per un pò pensai, dopo aver liberato la mente mi addormentai.
Mi svegliai di soprassalto, non ricordo il sogno, o per meglio dire l'incubo, ma ho la brutta sensazione di essere spiata. Sono paranoica mi ripeto, niente paura. Guardo l'orario della sveglia accanto al mio letto: è piena notte! Dormo dalle 16 del pomeriggio, mia madre non mi ha svegliata per cena è strano. Decido di andare a dare un occhiata nella stanza dei miei tanto per togliermi un presentimento. Tutto apposto, stanno dormendo, russano così forte che non ci sono dubbi a riguardo. Ho ancora sonno, vado a buttarmi nuovamente a letto e mi addormento immediatamente.
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No fear, I'm with you.
RomanceLei, 16 anni. Nessun ragazzo, eccetto il suo migliore amico gay, riesce ad avvicinarsi a lei. Fredda, scostante, acida, chiusa. Di sicuro non una ragazza come le altre. Lui, invece, di anni ne ha 18. Solito ragazzo figo che si scopa tutte. Soliti am...