La festa.

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Ormai sono quasi due settimane che conosco Kevin.
E' un ragazzo molto simpatico e, anche se, un volte e un pò, anzi tanto, strano, penso proprio che sia un buon amico. Ovviamente è ancora presto per chiamarlo ma così, ma mi ispira fiducia.

Qualche giorno fa, parlando con lui, è uscito fuori che abbiamo un amicizia in comune; quella di Jack.
Jack è un amico d'infanzia, adesso saranno dodici anni da quando lo conosco.

Oggi è il suo diciottesimo compleanno ed io, Kevin e Lily, una ragazza che definivo migliore amica, ma a quanto pare non lo era affatto, siamo stati invitati.

Fra due ore devo essere alla festa ed ancora, non sapendo cosa indossare, sono in pigiama! Eh si, sono la ragazza dell'ultimo minuto. Non sono quella che ci pensa addirittura mesi prima né sono la ragazza da vestitino e tacchi, ma visto l'occasione dovrò indossarli.

Dopo circa un'altra mezz'ora, indosso un vestitino blu elettrico, con scollo a cuore, che arriva un poco più su del ginocchio e tacchi vertiginosi argentati.

Adesso tocca al trucco e parrucco!

Come trucco metto un filo di eye-liner argentato, mascara a volontà e rossetto rosso, ma non molto acceso.

I capelli li lascio stranamente sciolti anche se, sicuramente, li attaccherò poco dopo essere arrivata alla festa. Ho capelli biondi, lunghi e ricci che nessuno vede mai liberi.

"Papy dai vammi a lasciare" dico andando in cucina, dove mio padre sta iniziando a cucinare. "Che rottura che sei!" mi dice. Ma che carino mio padre eh... "lo so che mi ami" dico sorridendo e gli do un bacio sulla guancia lasciandogli il segno del rossetto.

Dopo 5 minuti siamo in macchina e dopo altri 10 mio padre mi lascia davanti il locale, prima di scendere dalla macchina, arrivano le solite raccomandazioni "mi raccomando, non bere, non fumare e non fare troppe amicizie maschili" il mio paparino geloso "si papà tranquillo" gli do un bacio e scendo dall'auto.

Entro nel locale, è un posto molto carino. Davanti a me c'è il palloncino dei 18e accanto il tavolino dei regali, io il regalo l'ho fatto in comitiva con altri amici.

"Giulia!" Mi giro sentendo il mio nome, "Jaaaaack! Auguri" corro ad abbracciarlo e a tirargli le orecchie "1..2..3..4.." inizio "ahi" dice ma continuo "..5..6..7..8..9..10.." continua a lamentarsi ma non gli do retta "..11..12..13..14..15..16..17.." mi fermo per un secondo "18!" Urlo. Lui si tocca le orecchie diventate rosse "non è un vero compleanno senza la mia tirata d'orecchie" rido "grazie Giulietta" mi dice "sei bellissima" prosegue facendomi fare una giravolta "grazie" dico timida.

Ho come l'impressione di aver qualcuno dietro di me e mi giro di scatto. "Kevin!" Pronuncio, mi guarda fisso e dopo qualche secondo "wow" dice solamente. "Stai bene?" Gli domando preoccupata "davvero wow" è la sua risposta. Ma che... "ho capito! Hai bevuto!" Dico tutto ad un tratto, lui sorride "no, è che... sei davvero bellissima" arrossisco "grazie" sorrido.

"Ehi Giulia" fortunatamente mi richiama Jack, iniziavo a sentirmi in imbarazzo "dimmi maggiorenne" ribatto girandomi dinuovo verso lui "tieni la drinkcard" mi dice dandomi in piccolo pezzo di cartoncino nero quadrato con solo scritto drinkcard "grazie" dico a Jack. "Io vado subito ad usarla" informo entrambi e mi dirigo verso il bar "ti accompagno" dice Kev afferrandomi la mano. Arrossisco a quella presa ma abbasso la testa per non farlo notare.

"Cosa vuoi?" Dice il barman, un ragazzo sui 20 anni, alto, muscoloso e ricco di tatuaggi. "Fai tu" rispondo "basta che sia buono" aggiungo.
Do il primo sorso, non so cosa ci sia dentro ma è buonissimo.
"Tu non bevi?" Domando a Kevin che sta seduto nello sgabbellino a destra del bar, "no, devo guidare" mi risponde dolcemente. "Che ragazzo responsabile" dico con tono scherzoso e lui sorride. Dio quel sorriso!

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