Siamo già alla fine, sembrano passati mesi ma in realtà è solo una settimana, la più bella, lunga, stancante, strana settimana della mia vita.
Ieri siamo stati a Roma, Dio quanto è bella la 'città eterna', purtroppo abbiamo avuto solo pochissime ore per visitarla, vedendo solo la minima parte. Due giorni fa, invece, abbiamo visto Genova, col suo meraviglioso acquario. Ma la cosa più bella è stata condividere il tutto con le persone più importanti della mia vita.Questo viaggio mi ha cambiato, solo 7 giorni fa non avrei mai immaginato di mettere da parte quel fottutissimo orgoglio, tornare da Kev, baciarlo non appena ne ho voglia, amarlo in qualsiasi modo possibile, e dirglielo senza aver paura di sbagliare. In verità tornare alla normale vita di sempre mi preoccupa, ma so per certo che dopo tutto quello che abbiamo passato, io e Kevin riusciremo ad affrontare qualsiasi sfida, tra cui quella maledettissima zoccola di Avril.
Oh dai che non vedi l'ora di osservare la sua faccia mentre ti vede con lui!
Non sogno altro.
"Amore stanotte passeremo il nostro primo capodanno insieme" Kevin mi abbraccia da dietro mentre sono intenta a truccarmi.
"Già, il primo..." ribatto sognante "il primo di tantissimi altri" prosegue lui, sorrido a quelle parole. Voglio crederci, davvero."Abbiamo pensato con gli altri di andare da me, passi da te solo a posare le valigie e poi ti porto via con me" mi stampa un bacio sul collo facendomi venire i brividi. "Okay" dico in un sussurro e mi giro a baciarlo, con passione, con tanta voglia di lui.
"Ehi ehi, sai che non riesco a resisterti ma non abbiamo tempo, dobbiamo scendere" mi accarezza il viso, "non voglio tornare alla realtà" ammetto imbarazzata "anche questa è la realtà" mi spiega. "Si ma è completamente diverso, questa è la dolce realtà, diciamo un film nella vita reale, senza problemi nè altro, quella lì è l'amara realtà, con tanto di zoccole" mi blocco un momento guardando la sua espressione divertita "l'ho detto sul serio?" domando diventando sicuramente rossissima "si gelosona" mi da un bacio "ma per tua sfortuna io amo te e non ho intenzione di guardare minimamente qualsiasi altra ragazza" mi accarezza dolcemente "zoccola" lo correggo, ride. Lo amo.
Ci siamo davvero. Solo un'altra mezz'ora e sarò fuori da questo sogno. "Ehi sorellina che succede?" mi domanda Jon notando la mia espressione triste "nulla" rispondo forzando un sorriso. "Cosa cazzo ti ha fatto quel bastardo?" chiede infuriato "ehi Jon calma! Non mi ha fatto niente, sul serio. Solo che mi dispiace che sia già finita la crociera, tutto qui. Tranquillo" gli sorrido, questa volta senza finzione.
"Ho preso una decisione" prosegue lui dopo un po', lo guardo aspettando una spiegazione che arriva solo dopo degli interminabili 30 secondi.
Ma è normale fare aspettare tanto una persona?Ma se sono solo 30 secondi! Però adesso smuoviti che sono curiosa anche io.
Subconscio del cazzo.
"Voglio dire la verità ai tuoi, cioè nostri, genitori..." spalanco gli occhi per lo shock. "Non puoi farlo Jon! Loro ti credono morto da 20 fottutissimi anni!" provo a mantenere un tono di voce decentemente basso. "Ma sono vivo, sto per diventare padre, voglio che loro abbiano la possibilità di vedere mio figlio come loro nipote! È tanto sbagliato?" ribatte esasperato.
Lo guardo negli occhi senza riuscire a parlare, mi sembra tutto così assurdo!"Vorrei solo che ci fossi pure tu quando glielo dirò" continua con più calma, faccio un respiro profondo ed annuisco. Mi abbraccia ed io lo lascio fare, alla fine è mio fratello e nonostante gli innumerevoli problemi gli voglio bene e merita di avere una vera famiglia come la mia. È un suo diritto ed io non sono nessuno per vietarlo.
"Domani, va bene?" mi domanda speranzoso "va bene" mi arrendo."Ragazzii" sento urlare da quella voce stridula che riconoscerei ovunque, "mamma, papà!" esclamo felice di rivederla, si ok non sembra, ma i miei genitori sono la cosa più importante per me.
"Tesoro mio come sei fatta grande" dice mio padre abbracciandomi "ma papà è stata solo una settimana!" lo prendo in giro "una settimana interminabile, è noiosa la casa senza te" ribatte poi aggiunge in un sussurro "diciamo che tua madre non è la migliore compagnia" scoppio a ridere."E alla tua mamma stupenda non la saluti" dice la donna presentandosi al mio fianco a braccia aperte "mamminaa" la abbraccio.
"Buonasera signora" la saluta Kev cingendomi la vita con un braccio. Mia madre urla, presa da un attacco di isteria e attirando l'attenzione di tutto il porto.
"SIETE TORNATI ASSIEME?????" Continua a urlare con un sorriso a duecento denti. "Mamma sembri più felice di me" rido, "okay, adesso tu mi racconti tutto!" mi ordina.
Si, tutto. Ovvio.Per tutto il tempo della strada mia madre non ha fatto altro che chiedermi informazioni sul mio riavvicinamento a Kevin, mentre mio padre provava a cambiare discorso.
"Stasera vado da Kev, festeggiamo lì" li informo. "Solo voi due?" chiede l'impicciona curiosa, "no mamma, siamo tutti lì" alzo gli occhi al cielo esasperata mentre Kev inizia a ridere per la mia espressione."Dammi" mi dice Jon spuntando alle mie spalle, non appena esco dall'auto, "ti aiuto io" prosegue prendendomi la valigia. Annuisco "grazie" gli sorrido. Papà apre il portone e prova ad aiutare Jon a salire la mia valigia, lui rifiuta gentilmente, assicurando papà di riuscire a farcela.
Non appena entriamo a casa la mamma va subito in cucina "Jon vuoi qualcosa da bere? Acqua, succo?" domanda gentile lei dopo pochi secondi "no grazie" risponde altrettanto gentile lui.Mamma ha sempre voluto un gran bene a Jon, chissà magari è quello strano legame che ogni madre ha col proprio piccolo, oppure era solo perché lui gli ricorda quel bambino che crede di aver perso per sempre.
"Mamma..." la chiamo "si dimmi tesoro, vuoi tu del succo?" mi risponde affacciando la testolina dalla cucina.
"No mamma, è che... Jon e io dobbiamo parlarvi." respiro. Jon mi guarda scioccato "avevo detto domani" mi sussurra, faccio spalluccie. Mai rimandare a domani ciò che puoi fare oggi.Jon inizia a parlare, a raccontare tutto con voce tremante, se non avessi le prove sarebbe impossibile crederci. Sono cose che si vedono solo nei film!
Mamma è in lacrime, papà è quello che fa domande "ne sei sicuro? Da quanto tempo lo sai?" Jon respira profondamente, decido di rispondere io per farlo riprendere un po' "da qualche mesetto, ha fatto il test del DNA e se io sono vostra figlia, anche lui lo è." Mamma salta in piedi e corre ad abbracciarlo sempre con gli occhi che sputano lacrime "il mio bambino" le sento sussurrare "il mio dolce bambino" lo stringe con tanta forza. "Mamma lo soffochi così" la avverto per sdrammatizzare, lei si stacca lentamente ma continua a stargli vicino.
"Ci sarebbe un'altra novità" riprende Jon "diventerete nonni!" esclamiamo all'unisono. Papà diventa bianco in viso così aggiungo "non sono incinta io! Jon diventa padre" rido, mio padre comincia a riacquistare colore "troppe emozioni per chiudere l'anno" si mette la mano in fronte poi fissa "sarò il nonno più figo al mondo" aggiunge infine facendoci scoppiare tutti in una fragorosa risata.
#SpazioAutrice
Non aggiorno da secoli, lo so.
La scuola mi uccide, perdoonooo
Aggiornerò prima la prossima volta, giuro!
Buona lettura
La vostraGabbeAngel
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No fear, I'm with you.
RomanceLei, 16 anni. Nessun ragazzo, eccetto il suo migliore amico gay, riesce ad avvicinarsi a lei. Fredda, scostante, acida, chiusa. Di sicuro non una ragazza come le altre. Lui, invece, di anni ne ha 18. Solito ragazzo figo che si scopa tutte. Soliti am...