È da tre giorni che non vado a scuola, non ne ho voglia e la scusa del mal di testa funziona benissimo.
Erik e Soph si sono preoccupati, non sono il tipo che fa molte assenze, e ieri sono venuti a trovarmi a casa. Odio mentire anche a loro, ma non so che dirgli, in realtà nemmeno io so che mi succede, ma non ho voglia di mettere piede fuori casa.Questi ultimi tre giorni sono stati infernali; gli incubi notturni, la sensazione di essere osservata non mi hanno dato pace.
Come se non bastasse, ieri, un altro messaggio da NUMERO SCONOSCIUTO mi diceva:
Anche se stai a casa non significa che sei lontana da me.
Essere così sciocca, perchè di questo si tratta, lo odio. Continuo a ripetere a me stessa che non mi succederà più nulla, che è solo un pazzo che vuole farmi spaventare, che sono ossessionata da questa storia. Ma non cambia niente, anzi, ogni giorno è sempre peggio.
Il telefono vibra, non conosco il numero ma anche se odio rispondere a numeri che non ho salvato in rubrica, decido, un pò per combattere la paura di sentire quella voce, di rispondere.
"Pronto? Chi parla?" Domando con un pò di paura nelle parole, "Giulia ma dove sei? Che fine hai fatto?" Mi sento rispondere, e anche se la voce l'ho ben riconosciuta per non sbagliare domando nuovamente "scusa ma chi sei?" Il tono della risposta sembra quasi timida e preoccupata "ehm.. sono Kevin, ho chiesto il tuo numero al tuo amico, non ti vedo da tre giorni, sei come sparita" mi spunta un sorriso, si preoccupa per me allora! Che carino che è!
"Ehi Kevin, sono a casa con un pò di febbre" mento "mi dispiace, scusa se ti ho disturbata" un altro sorriso si disegna sul mio volto "tranquillo! Anzi grazie della chiamata.." stiamo due secondi in silenzio poi riprendo io "ah sai ho smesso di fumare" dico, più che per cambiare argomento, per trovare un modo per continuare a parlare.
"Ah davvero? Non so ma ho il presentimento che quando torni a scuola ricominci" lo sento ridere e ribatto con un tono che doveva essere da persona offesa "no, ho deciso e quindi lo faccio" sta in silenzio per un pò poi dice con tono scherzoso "allora ti faccio i miei complimenti" poi riprende un poco più serio "quindi devo trovare una nuova scusa per vederti..." arrossisco ringraziando il cielo di non essere davanti a lui.
"Non c'è bisogno di una scusa se vuoi vedermi" un che di antipatico caratterizza quelle parole "meglio." Risponde "pensare non è proprio il mio forte" non so, ma ho la sensazione che stia sorridendo e il pensiero del suo sorriso ne strappa uno anche a me.
Siamo al telefono già da più di 20 minuti a parlare del più e del meno e pensare che odio parlare al telefono ma con lui il tempo vola.
Dopo un pò mi chiede in una maniera strana, forse timida "ma... tra te e il tuo amico Erik c'è qualcosa? Cioè più di un'amicizia?"A quella domanda scoppio a ridere "io ed Erik?" Dico "no guarda, non sono il suo tipo" continuo a ridere, non dico mai in giro della sua omosessualità, non perchè ci trovo qualcosa di male ma, preferisco che lo faccia lui quindi mi limito a dire sempre la stessa cosa "ah ok" risponde rilassato.
"Scusa ma tu scuola niente?" Domando perplessa "ora buca" mi risponde "allora fra un pò devi attaccare" dico un pò dispiaciuta. "Merda! Da quanto stiamo parlando?" Mi domanda, sembra preoccupato "da mezz'ora circa" rispondo "quanto??? Mi sembravano 5 minuti, la prossima ora matematica mi interroga sicuro e non ho capito nulla!" Stavolta è davvero preoccupato. "Vai a ripassare allora" dico ma immediatamente cambia tono e diventa dolce "assolutamente no. Parlare con te è molto meglio di un voto positivo" sorrido e mi preoccupo. Solitamente quando mi dicono cose dolci mi viene il senso di vomito ma con lui no. Con lui tutto è diverso, tutto quello che solitamente odio diventa piacevole.
Passiamo altri 10 minuti a parlare, poi sento la campana suonare "suonata" dico "già" risponde "buona fortuna per l'interrogazione" dico sarcastica "grazie" risponde ridendo, "dai vai a studiare" gli dico "ci sentiamo per messaggi?" Mi domanda "si" rispondo senza nemmeno pensarci un poco "ok" percepisco un sorriso anche senza vederlo "ciao" dico sorridendo e chiudo.
Nemmeno il tempo di posare il cellulare che lo sento vibrare, è lui:
Passata liscia, deve spiegare.
Mi spunta un sorriso da ebete e rispondo:
Non ci credo! Fortunato ahah
Mi arriva immediatamente un altro messaggio che mi fa sorridere nuovamente:
Fortunato si! Almeno posso continuare a messaggiare senza problemi. :)
Dire che abbiamo messaggiato tutto il giorno è dire poco, infatti sono andata a dormire alle 3 di notte per parlare con lui.
Grazie alla sua compagnia, anche se virtuale, non ho più pensato agli ultimi giorni.
Forse Erik ha ragione: MI PIACE. Magari sarà la volta buona che uccido i mostri del passato ed inizio a guardare avanti. Poi però la mente torna indietro, a quei anni della mia vita passati accanto a una persona di cui mi fidavo più di tutto e tutti che alla fine si è rivelata per quello che in realtà era: un pezzo di merda!
Non devo affezionarmi, non ora, non subito. Eppure qualcosa mi dice che farò un altro errore, non ho ancora imparato nulla da tutti quelli che ho già fatto fidandomi ciecamente.
Sono lunatica, lo so benissimo.La sua buonanotte è stata dolce ma stranamente piacevole:
Adesso vado a dormire che altrimenti domani non mi alzo dal letto e quindi non potrei vederti. Dolce notte :)
Sorrido e rispondo solo dopo un paio di minuti:
A domani, buona notte.
A volte sono proprio stronza lo so.
Spazio autore.
Avrei giurato di non aver scritto nulla dopo i capitoli ma... scusate se questo capitolo è un pò orribile e cortissimo. Con la scuola non ho molto tempo per scrivere quindi perdonatemiii..Con la scusa pubblicizzo:
Your voice... My life (LadyPattinson)
Gli Hunger Games di Capitol City (TateAndViolet56)
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No fear, I'm with you.
RomanceLei, 16 anni. Nessun ragazzo, eccetto il suo migliore amico gay, riesce ad avvicinarsi a lei. Fredda, scostante, acida, chiusa. Di sicuro non una ragazza come le altre. Lui, invece, di anni ne ha 18. Solito ragazzo figo che si scopa tutte. Soliti am...