Ciao! Purtroppo per voi sono tornata col secondo cap, il terzo non so se ci sarà perché questo è davvero una ciofeca, inoltre tw: a un certo punto c'è un mezzo smut boh na cagata fa schifo non leggete ok 🤓
È stato facile per Manuel e Simone, quasi naturale, continuare a sentirsi regolarmente, ogni giorno, durante tutta la settimana seguente all'appuntamento.
I messaggi che son scambiati erano pressoché di circostanza, se non per qualche audio in cui Simone raccontava contento la sua giornata, o Manuel che spiegava un po' cosa faceva a lavoro.
Simone è a casa, seduto comodamente sul divano di velluto verde, posto sul lato destro del grande salone di casa sua, quando sente il rumore del citofono sovrastare quello della televisione precedentemente accesa da lui stesso.
Sbuffa sonoramente e alza gli occhi al cielo.
Si trascina via dal divano controvoglia, raggiungendo il citofono e alza la cornetta scocciato. "Si?"
Una voce maschile risuona dall'altro lato. "Salve, sono il fioraio, ci sono dei fiori mh" fa per esitare. "per Simone Balestra."
Simone si guarda intorno un po' spaesato, ma risponde comunque. "Si, sono io. Terzo piano."
Preme il pulsante apposito per aprire il portone e corre verso la porta d'ingresso.
Aspetta impaziente il mazzo di fiori e quando finalmente sente il rumore del campanello quasi si emoziona per la voglia di scoprire chi sia il mittente.
Anche se ha già i suoi sospetti.
Osserva il fioraio sostare davanti alla porta con un mazzo di tulipani gialli in mano, con attaccato sulla sinistra con una piccola mollettina, un biglietto rosa chiaro.
Afferra il mazzo eccitato, salutando velocemente e in modo scortese rispetto suo solito il fattorino, troppo distratto dal prendere il bigliettino e leggerne il contenuto.
Poggia cautamente il mazzo di tulipani sul tavolo rotondo posto al centro del salone e legge velocemente il contenuto del messaggio.
"Sono otto giorni che non riesco a toglierti dalla testa piccolè. Stasera ti passo a prendere alle 10:30, che ti porto a vedè Roma come non l'hai mai vista. Preparati.
Manuel"Il cuore di Simone inizia a battere all'impazzata e un sorriso sincero gli nasce sul volto. "Pazzo" si ritrova a sussurrare piano, mentre incredulo mantiene il foglio in mano.
Si sposta poi di nuovo verso il salotto, prende il telefono ancora abbandonato sul divano e cerca il nome di Manuel tra i contatti.
Si morde forte il labbro inferiore mentre pensa come poterlo stuzzicare.
stasera cosa mi devo mettere?
La risposta del maggiore arriva dopo pochi secondi.
Manuel😇
Ah ti sono arrivati i fiori?
T'è so piaciuti? Mi ricordano te 🌷sei fin troppo romantico Manuel, comunque si sono bellissimi
quindi che mi metto?Manuel😇
Mettiti comodo, è una cosa informale.
A dopo 🤓Simone sorride alla risposta di Manuel, sempre accompagnata da un emoji o da qualche abbreviazione imbarazzante. Per qualche secondo si incupisce, forse aspettandosi una risposta un po' più piccante.
I suoi dubbi li nutre, chiaramente. È una persona profondamente paranoica, ed essendo Manuel più grande e con il doppio della sua esperienza, ha il timore che lui possa non rappresentare ciò che Manuel cerca nell'intimità.

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You're in my veins
Hayran KurguAge gap au con Simone!22 Manuel!36 fa schifo è un cacca di elefante