2° Capitolo

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Colin guardava ammirato le due sorelle che provavano graziose coroncine con le pietre della famiglia, una per il suo matrimonio e l'altra per il debutto in società.
Era appoggiato con una spalla allo stipite della porta, mentre le osservava sorridendo.
Era passato tanto tempo e la sua famiglia gli era mancata tanto. In 5 anni era tornato a casa dai suoi viaggi per rimanere sono poche settimane. I suoi fratelli continuavano a chiedergli cosa lo portava sempre lontano da Londra, ma lui non sapeva rispondere loro. Neanche lui sapeva l'agitazione che lo prendeva dopo pochi giorni che arrivava a Londra. Dava spesso la colpa al fatto che una volta arrivato, chiunque fratelli, madre e persino la famigerata Lady Whistledown, volessero trovargli moglie e imbrigliarlo una volta per tutte. Un giorno Anthony gli chiese se avesse qualche amante che aveva a cuore che lo aspettasse dall'altro capo del mondo ma, dopo la stupida infatuazione con Marina Thomson, Colin non si era più sentito libero di esternare i propri sentimenti. È vero aveva avuto alcune amanti ma niente che non fosse uno sfogo momentaneo. I sentimenti li teneva ben chiusi in un recondito cassetto. Ma essendo sincero con sé stesso c'era un motivo per cui non rimaneva a Londra.... perché era un codardo.. Si era un codardo.
5 anni fa. La leggeva ancora quella ultima lettera, per quanto l'inchiostro fosse sbiadito, quelle parole erano scritte in maniera indelebile nella sua anima. Aveva perso un'amica, una confidente, una persona speciale e non sapeva neanche il perché, e lui era troppo codardo per chiedere il motivo alla persona interessata. Perché una volta rientrato da Cipro non era subito andato da quel "piccolo folletto" come la chiamava quando la voleva fare arrabbiare? Così l'aveva chiamata al loro primo incontro quando il suo foulard giallo lo aveva fatto cadere da cavallo. Da quel momento, Penelope Featherington era una costante della sua vita. Dapprima divenuta amica di sua sorella la osservava di sottecchi quando giocavano insieme, poi i giochi fecero posto ai libri adorati da entrambi e da più grandi, ai bisbigli e ai piccoli segreti, che solo due donne pronte a sbocciare potevano conoscere. All'inizio Colin trovava buffa quella ragazza paffutella con i vestiti dai colori assurdi. Ma poi al suo debutto iniziarono a ballare e a parlare e lui inizio a ricercare quando possibile la sua compagnia. Guardava i suoi occhi blu adoranti e lui si sentiva una persona importante per qualcuno. Poi iniziò a viaggiare e le lettere con Penelope erano un'abitudine che lo tranquillizzava quando era irrequieto, che lo faceva sorridere quando era triste, che facevano sentire la sua presenza quando si sentiva solo. Era con quelle lettere che si sentiva libero di essere se stesso, ma forse una di quelle lettere avevano in qualche modo allontanato Penelope da lui.
Ora che doveva rimanere a Londra, lo aveva promesso a sua madre, c'era il rischio di incontrarla.... E doveva in qualche modo affrontare questa cosa.
"Fratello, sembra che tu abbia mangiato un limone..." disse Eloise
"È sempre un piacere vedere anche te Eloise" disse Colin scoccadogli un bacio in fronte.
"Fratello, mi preoccupi sei diventato affettuoso, che ti è successo in Grecia?"
" Cipro, vengo da Cipro questa volta, mi mancavate, tutto qui. Mamma mi ha detti dei tuoi 7 pretendenti rifiutati... Eloise..." disse Colin guardandola torva.
"Hai chiesto in prestito questo sguardo da Anthony per caso? per mi sembra di averlo visto a lui qualche giorno fa! Non erano 7 ma 4 che mi hanno chiesto la mano ma io ho detto semplicemente che le mani mi servivano per fare i miei sublimi ricami e non potevo certo cederle a loro tanto facilmente"
Colin scoppiò in una risata così fragorosa che Francesca e Hyacinth urlarono di spavento.
"Colin Bridgerton, un po' di contegno, stavi facendo venire giù la vetrata del salone col tuo chiassore" disse Violet abbandonando il suo ricamo sul divano e avvicinandosi a loro.
"Di cosa parlavate?" chiese Violet
"Di nulla" disse Eloise prima che Colin aprisse bocca.
"E allora perché ridevate" insistette Violet
"Stavo raccontando a Eloise una mia avventura madre, ha fatto una faccia così sconvolta che non ho saputo trattenermi" con il suo solito sorriso ammazza-fanciulle.
Ma a sua madre quel sorriso non faceva nessun effetto.
"Spero fosse un racconto degno per le orecchie di una signora..." guardandolo di sottecchi.
"Ma certamente madre!" disse Colin con faccia contrita e con un sorriso sornione sotto il pizzetto da pirata che si era fatto crescere durante i suoi viaggi.
"Non ti conoscessi figliolo..... Piuttosto spero tanto tu sia presente domani alla serata di apertura della stagione di Lady Danbury senza quell'orribile pizzetto.
" Madre le donne lo trovano intrigante... "disse Colin massaggiandolo
" Non le donne di Londra e visto che sei tornato e ora che anche Colin Bridgerton trovi una bella dama, anzi che che troviate entrambi la vostra metà " fermando la ritirata di entrambi.
" Eloise mi accompagnerai dalla modista vediamo se riusciamo a trovare qualcosa di consone alla tua bellissima persona"
"Madre le lusinghe non funzionano..."
" lo so ma verrai lo stesso..."
Era inutile controbattere Violet Bridgerton i figli lo sapevano come dati di fatto.

SONO COME TU MI VUOI?? (CONCLUSA)versione Inglese Su AO3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora