10° Capitolo

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Miei cari lettori
E con sommo rammarico che questa scrittrice ha deciso di lasciarvi. Benché sia sempre avida di storie da raccontare, la vita qui a Londra sta diventando piuttosto monotona e noiosa.
Poche persone hanno attirato la mia attenzione, o meglio la mia penna impertinente, la regina non decanta più, come una volta,  "diamanti" degni di nota e voi, cari lettori siete, devo dire, diventati scaltri a nascondere i vostri segreti. Ma badate bene.... Io ci sono.... Attendo e quanto meno ve lo aspettate colpiró.
Addio.. Anzi arrivederci.
Sempre vostra Lady Whistledown

La regina Charlotte si aggirava come una furia nelle sue stanze, con tutta la sua corte agitata a seguito. Era sempre imprevedibile quando era nervosa..
"Chiamatemi subito Lady Dambury!!" urlò
"Ma mia regina.... È mattino..." disse nervoso Brimsley
La regina si girò di scatto verso di lui facendolo partire di corsa verso la sua missione.

Stasera ci sarebbe stato un altro ballo, questa volta in casa Bridgerton. I loro balli erano sempre imperdibili in quanto ad eleganza e sontuosità. Sarebbero stati presenti anche il Duca di Hasting e la duchessa. Dafne tornava sempre volentieri a trovare la famiglia ma a Penelope non interessava tutto ciò in questo momento. Stava cercando di capire come evitare di essere presente al ballo senza offendere Lady Violet, non era ancora pronta a rivedere Colin.
Portia Featherington era già in fermento per l'invito e nonostante sua madre fosse ciò che era, non voleva deluderla ora che notava il lei un certo sgomento nel vedere "la nuova Penelope" come aveva sentito raccontare alla sorella Prudence durante la sua ultima visita. Era quasi felice che finalmente sua madre avesse iniziato ad osservarla.... Meglio tardi che mai.
Quasi come se l'avesse evocata Portia si presentò alla sua porta per avvertirla che l'abito della sera era arrivato. Aveva paura di vedere il colore, visto che questa volta era stata Portia a commissionarlo, memore dei colori sgargianti del passato...apri la porta alla madre.
Portia e una miss Varley emozionata entrarono, Penelope quasi si allarmò osservandole.
"Ecco Penelope il tuo vestito... Sicuramente stasera lord Drebling si deciderà di chiedermi la tua mano."
Penelope si alzò e facendosi coraggio aprì la scatola.... rimase a bocca aperta. Non pensava di aver visto un vestito così bello.
Era di un celeste così chiaro da sembrare un manto di ghiaccio e la parte del décolleté, che sua madre amava, non sempre elegantemente impreziosire, era tempestato di piccoli brillanti. Sicuramente c'era lo zampino di madam Delacroix..
A Penelope gli si riempirono gli occhi di lacrime.
"Madre.... è incantevole....io non ho parole" "Su su sciocchina..." disse la madre "provalo vediamo se va bene" cercando di nascondere una lacrima.
Aiutata da miss Varley indossó l'abito, l'abito, notó miss Varley, era leggermente largo.
"Siete dimagrita ancora miss Penelope, state per caso poco bene?"
Era difficile spiegare il poco appetito che aveva da quando aveva rivisto Colin...
"No sto benissimo..." mentì Penelope
"Ohhh l'amore alle volte ti fa perdere l'appetito vero Penelope, quel lord Drebling ti ha stregato... E ne hai ben donde.." disse la madre gongolando.
Osservarono tutte la figura di Penelope allo specchio.
Era una dea anche senza acconciatura, con i suoi capelli completamente sciolti e senza il busto a sottolineare le forme, era incantevole. Il colore del vestito accentuava il colore degli occhi e dei capelli. Rimasero tutte senza dire una parola.
"Madre...ti voglio bene" disse piangendo Penelope.
Si questo abito gli avrebbe procurato una richiesta di matrimonio....anche se non dalla persona che lei amava da anni con tutto il suo essere.

Casa Bridgerton era in fermento, la preparazione della festa era agli sgoccioli e Violet e Dafne facevano gli ultimi controlli.
"Madre ho visto Colin molto teso oggi...scalpita già per partire di nuovo?"
"No cara è da quando è tornato che è così, sono cambiate tante cose che non si aspettava e ha ricevuto quello che io amo definite, un bella secchiata di acqua gelata in testa." disse Violet sorridendo.
"E non sei preoccupata?"
"È quello che gli serve a quel testone... Stasera capirai..." disse Violet sicura.
La famiglia Bridgerton al completo compreso il Duca e la Duchessa di Hasting, accoglievano sempre gli ospiti alle porte di casa loro, era una loro consuetudine. Ma quando arrivarono le donne Featherington ammutolirono tutti.... Solo il Duca sbotto con una colorita esclamazione di stupore soffocata da una gomitata alle costole della moglie. Dafne non fece altro che girarsi e osservare Colin e provo un moto di tenerezza nei confronti di suo fratello che in quel momento stritolava il braccio di Benedict come per sostenersi e aveva gli occhi puntati negli occhi di Penelope.
Una volta presentate, le donne Featherington si inchinarono ai padroni di casa. Avvenne una cosa che lasciò molti estasiati, il visconte padrone di casa, Anthony Bridgerton andò verso Penelope inchinandosi e chiedendo se poteva accompagnarla all'interno della sala.
Kate la viscontessa guardò suo marito far diventare rossa un'ennesima donna ma gli sorrise con amore. Quello che stava facendo nei confronti di Penelope era un grande segno di rispetto e onore. Cosa che a quella ragazza era mancato per molto tempo. Benedict con cavalleria accompagnò Portia e Colin seguendo i fratelli accompagnò Felicity ma non riusciva a staccare gli occhi di dosso a Penelope.
"Miss Penelope, in onore dei vecchi tempi mi prendo l'onore di accompagnarvi al vostro tavolo," anche Penelope ricordava con affetto la volta che Anthony l'aveva salvata dalle grinfie della perfida Cressida Cowper.
"Sono senza parole se ogni anno che passa diventate sempre più bella dovrò far costruire un fortino davanti a casa vostra per proteggervi " disse parlando all'orecchio di Penelope
che rise un po' più forte di quando fosse signorile farlo e  Colin provò gelosia nei confronti del fratello. Era lui che la voleva far sorridere così...invece da quando era arrivato non aveva fatto altro che farla piangere.
"Visconte siete sempre troppo gentile con me" disse Penelope
"Anthony...io per voi sarò sempre Anthony" disse facendo un impeccabile baciamano. Tutti lo osservavano ed era quello che lui voleva, per la dolce Penelope.
"Mr Bridgerton intendete accompagnarmi al mio posto o volete prima uccidere vostro fratello?" disse Felicity ammiccando.
"Sapete Felicity" disse sorridendo Colin "penso che stiate troppo con mia sorella Hyacinth, state sviluppando lo stesso carattere irriverente"
"Che bel complimento!"
Colin baciò la mano della ragazza è poi si girò verso Penelope che attendeva la sorella.
"Miss Featherington.. Pen" disse sottovoce Colin "siete bellissima...io non ho parole" incantato continuava a fissarla più di
quanto fosse fosse ritenuto accettevole dal Ton.
Penelope non staccò lo sguardo di Colin, lo mantenne avvinghiato al suo con tutto il potere che in quel momento sapeva di avere.
Poi abbassò lo sguardo in segno di gradimento ma non proferì parola..non pensava ne sarebbe riuscita a trovare la voce.
Anche Colin quel giorno era bellissimo, aveva il panciotto argentato e la giacca blu, i colori della sua famiglia. Aveva già visto più di una dama puntare lo sguardo su Colin ma era bello vedere che Colin in quel momento non aveva occhi che per lei.
Sapeva che non era amore, gli uomini spesso erano attirati dalle donne per ben altri appetiti e sapeva che Colin la desiderava. Ma lei voleva amore e in quel momento vide arrivare proprio l'uomo che glielo avrebbe potuto donare con tutto il cuore, lord Drebling infatti quando la vide, espresse col lo sguardo ciò che voleva vedere negli occhi di Colin. Amore e devozione. Interruppe quel legame con Colin.
"Sempre gentile Mr Bridgerton, grazie"
Lord Drebling si affiancò a Penelope scostando la sedia con educazione e Penelope si sedette. E Colin non poter fare altro che girare i tacchi ed andarsene. Si fermò solo un attimo quando vide lord Drebling chinarsi verso Penelope e dirle qualcosa facendola sorridere, poi continuó per la sua strada.
Colin non mangiò quasi nulla, ascoltava le conversazioni al tavolo senza interagire e osservava in particolare Penelope e lord Drebling che conversavano instancabilmente. E diveniva sempre più cupo. Poi arrivò il momento di iniziare le danze e come di consueto i padroni di casa, il visconte e la viscontessa aprirono le danze, poi fu la volta del Duca e della Duchessa. Benedict porto a ballare la madre e ora che toccava a lui si sentì spaesato, avrebbe voluto ballare con Penelope ma sapeva che, visto tutti gli occhi puntati sulla nuova coppia non sarebbe stato giusto nei confronti di Penelope, quindi si avvicinò a Felicity e le chiese di ballare.
"Non ha per caso sbagliato sorella, Mr Bridgerton?"
"Felicity Featherington, per ora balleró con voi poi vi lascerò a quel giovane che mi sta pugnalando con lo sguardo" Felicity fece per girarsi ma Colin la fermò
"Non vi girate, vi porto io da lui" e guarda caso al passo di cambio dama Felicity si trovo tra le braccia di lord Abbernaby diventando rossa come un peperone.
Colin di ritrovò a ballare ahimè con Cressida Cowper.
Vide che mentre aveva iniziato a ballare con lord Drebling, Penelope ora volteggiava tra le braccia, forse strette eccessivamente attorno a Penelope, di lord Fife. Penelope cercava di distanziarlo ma la presa del lord era decisa. Colin vide l'imbarazzo di Penelope, ma non poteva fare nulla se non tenere d'occhio Fife. Finalmente il ballo finì e Penelope schizzó via fuori dalla sala. Colin fece per seguirla.
Attese qualche minuto per non farsi notare e poi si diresse verso la biblioteca, il posto dove di solito Penelope si rifugia a e si trovava più a suo agio. Quando la trovò chiusa con il chiavistello si insospettì.
Penelope all'interno era sconvolta da quanta sfrontatezza avesse lord Fife, mentre entrava il biblioteca sentì Fife intrufolarsi con lei e chiudere il chiavistello.... Ancora una volta chiusa in una biblioteca con un uomo...ma questo uomo la disgustava. Il modo come la guardava o come la stringeva sulla pista da ballo la metteva a disagio.
"Siete d'accordo con me che un po' di privacy ci vuole proprio... vero cara Penelope? Siete davvero sbocciata in questi anni...." disse avvicinandosi a lei.
"Lord Fife aprite subito quella porta non ho nessuna intenzione di stare chiusa qui con voi neanche per un attimo!" disse Penelope cercando di non far sentire la voce inclinata dal terrore.
"Penelope vorrei conoscervi meglio niente di più, voglio solo sentire se siete davvero così dolce come sembrate... E come, meglio di un bacio, per capirlo?" disse Fife afferrando Penelope dalle braccia e stringendola a sé.
Penelope non riusciva a muoversi ma quando Fife si abbassò per baciarla Penelope si girò di scatto e la sua testa cozzó contro la bocca di Fife facendolo sanguinare. Fife si pulì la bocca e afferro di nuovo Penelope con più forza.
"Abbiamo una tigre qua... Eh bene mi piace quando le donne sono vivaci mettendo una mano sul seno di Penelope stringendola forte.
Penelope gemette di dolore e iniziò a piangere, nello svincolarsi da Fife il vestito si impiglió nei gemelli di Fife e si strappó facendo vedere a Fife una generosa porzione di seno di Penelope. Lei si coprì ma Fife sorrise sornione.
"Oh Lady Penelope così mi facilitate le cose..." Ma prima di riuscire ad avvicinarsi di nuovo la porta di aprì di colpo facendo entrare un Colin agitato.
Quando vide Penelope scapigliata, sconvolta e con il vestito strappato si girò verso Fife come una furia.
" Mr Bridgerton ci siamo lasciati un po' prendere dalla pass..." non riuscì a finire la frase che Colin con un ruggito si avventó su di lui colpendolo una, due tre volte al volto con una furia tale che se non fosse stato per Penelope che urlò il suo nome, lo avrebbe ucciso. Colin ansimava come un animale e Fife era semisvenuto. Si girò verso Penelope e vide le braccia già livide dalla presa di Fife e un lungo graffio sul seno che Penelope non fu veloce a nascondere. Colin si rivolse di nuovo verso Fife riprendendo a colpirlo.
"Colin basta... Basta. Sto bene guarda!" disse Penelope prendendo il viso di Colin e girandolo verso se stessa.
Colin ansimava come un ossesso ma appena vide il viso di Penelope lasciò Fife e si acquietó.
"Pen... Oh Pen mi dispiace..."
"Non è colpa tua Colin... Forse io non dovevo allontanarmi..."
Il quel momento entrò lord Drebling allarmato dell'assenza di Penelope e squadró le mani di Penelope sul viso di Colin, le mani di Colin sulle spalle di Penelope e un moto di tristezza gli passò sul viso. Poi vide il viso sconvolto di Penelope, il suo vestito strappato e un lord sanguinante ai piedi di Colin.
"Che cosa è successo?" andando verso di loro.
Sia Penelope che Colin si allontanarono.
"Ha aggredito Penelope" disse Colin
Lord Drebling si girò verso Penelope.
"State bene" disse apprensivo
"Si" disse Penelope
"State con lei mentre chiamo qualcuno" disse Colin
"No provvedo io a far uscire questo farabutto voi Colin state con Penelope e ricomponetevi."
"Grazie" disse Colin
Penelope si andò a sedere su una poltrona iniziando a  tremare per lo shock.
"Pen vado a chiamare qualcuno...vostra madre?"
"No ti prego Colin non mia madre.."
"Aspettate" Colin uscì pulendosi le mani con il farzoletto da taschino e cercando di ricomporsi, andò in sala diretto verso Eloise.
"Ohh Colin che ti sei perso!! Cressida Cowper ha appena asserito di essere Lady Whistledown! Che cosa è successo?" disse Eloise allarmata.
Colin gli parló all'orecchio e vide la faccia sconvolta della sorella poi la trascinó via con lui.
Appena vide Eloise, Penelope scoppiò a piangere e Eloise si lanciò verso di lei abbracciandola.
" Pen vado a preparare la carrozza e vi accompagniamo a casa, avverto vostra madre che non vi sentite bene."
Annuì con la testa.
Colin avevo bisogno di un attimo per se è si diresse verso la sua camera.
Entrò e si diresse verso il catino dell'acqua immergendosi le mani doloranti e macchiate di sangue. Non aveva mai picchiato un uomo in vita sua, e quanto è vero Iddio, se non fosse stato lì Penelope forse l'avrebbe ucciso. Era sconvolto, aveva fatto del male a Penelope e lui non era lì a proteggerla. Non l'ha mai protetta. Dalle malelingue che da ragazzina la prendevano in giro per il suo peso o per i suoi vestiti. Dalle giovani che la stuzzicavano perché era ancora zitella. E ora da uomini che volevano approfittare di lei... Non c'è mai stato per lei. Mai. Eppure lei era ancora lì, che lo aspettava, che lo amava e lo rispettava. Lei c'era sempre per lui. Aveva ragione sua madre quando gli diceva che Penelope era il suo porto sicuro. E la stava perdendo perché non aveva il coraggio di ammetterlo. In un moto di rabbia scaraventò il catino e tutto ciò che c'era sul tavolino a terra. E poi si guardò allo specchio, doveva capire una volta per tutte che persona doveva diventare per sé stesso e per Penelope.
Penelope piangeva tra le braccia di Eloise.
"Mi vergogno così tanto di essere stata così stupida... Non sono mai stata capace di gestire tutto questo interesse per me... Era meglio che rimanessi a fare da tappezzeria." disse Pen
"Non dirlo neanche sei diventata una donna bellissima....ma in effetti Pen lo sei sempre stata, oltre ad essere intelligente e perspicace e l'ho vedo soprattutto ora. Mi dispiace di averti offesa quando ho scoperto che eri Lady Whistledown, ero delusa che non avevi condiviso un segreto così grande con me. E quello che è successo oggi non è colpa tua, sei una grande donna.... e se lo vuoi ancora sarai una grande amica per me ancora per molto moltissimo tempo. Ti chiedo solo di perdonarmi."
Penelope face un sorriso così dolce che Eloise l'abbracció tirando su il naso.
" Tutto bene qui... " disse Colin a entrambe ma osservando Penelope.
Entrambe annuirono ricomponendosi.
" La carrozza è fuori, se vuoi io ed Eloise ti accompagnamo a casa" disse Colin con dolcezza.
Allungó una mano a Penelope per aiutarla.
Penelope guardò la mano tumefatta di Colin e la afferrò con entrambe le mani.
Colin sorrise. Eloise cercava di guardare da un altra parte ma non riuscì a non osservare le loro mani che si intrecciavano e sorrise.
Fecero il corto tragitto in silenzio, tutti avevano bisogno di riflettere. Poi arrivarono a casa Featherington e Eloise senza attendere l'aiuto di Colin scese di corsa e fece per chiudere lo sportello.
"Vi lascio un minuto"
Sia Penelope che Colin iniziarono a parlare allo stesso minuto con una parola oramai comune tra di loro.
"Mi dispiace" e poi entrambi "Di cosa?"
Colin fece cenno a Penelope di parlare.
"Mi dispiace Colin di aver rovinato la vostra festa e di tutto ciò che è successo... non ero pronta per tutto questo..."
"Non è stata colpa tua... Fife è sempre stato abituato a infastidire le donne...ma a molte donne piace questo fastidio... tu Penelope sei diversa."
"Sono una stupida"
"No, sei senza malizia ancora acerba in fatto di uomini non sai che farabutti possono diventare se accecati dalla lussuria..." disse disgustato.
"Quindi sono stata io a farlo diventare un lussurioso? Mi sembra così stano" disse Penelope non con acrimosità ma proprio con curiosità.
Colin sorrise.
"Vorrei avere uno specchio qui, in questo momento e farti vedere ciò che vedo io, una donna bellissima, sensuale con un corpo pazzesco che mi sta guardando con occhi torbidi e con una bocca creata per essere baciata senza sosta..." disse Colin con voce roca di desiderio.
"Peccato che tra tutti gli uomini che vedono ciò che racconti non ci sia l'uomo che vorrei..."
"Tu credi Penelope?" disse Colin appoggiando le mani ai lati del sedile imprigionando Penelope.
"Credi davvero che io non ti veda per quello che sei?" si avvicinò al suo orecchio sussurrando "sono un gentiluomo Pen e stasera hai avuto un trauma sennò ti chiederei io di baciarmi questa volta, di mettere le tue bellissime mani nei miei capelli e tirare così forte da farmi sentire tutto il dolore che ti ho provocato in questi anni, ti implorerei di divorare e mordere le mie labbra fin quanto non ti sentiresti sazia. Ma sono un gentiluomo non lo farò. Oggi. Lo farò solo se tu me lo chiederai. Di nuovo. Perché non merito nient'altro che briciole d'amore da te, non ti merito Penelope. Non ti ho protetto, ti ho deluso infinite volte." disse Colin ritornando al suo posto.
" L'unica persona che ti merita è lord Drebling che ti ama, l'ho capito, ti ammira e ti apprezza. Ti saprà proteggere, io in effetti non ho niente da donarti... Non sono niente. "
Penelope capí che Colin era sconvolto quanto lei per la serata e nonostante le parole di prima la avevano accaldata molto ora sentiva i brividi.
" Vuoi una coperta? "
" No... Voglio solo entrare a casa, Colin. "
Colin aprì lo sportello della carrozza, Eloise era a qualche metro di distanza e andò ad aiutare Penelope a scendere, Colin rimase dentro.
"Addio Penelope" questa volta fu lui a dirlo.
Penelope non fu in grado di rispondergli.
Eloise guardò il fratello confusa.
"Accompagnala dentro Eloise, ti aspetto in carrozza"
Eloise una volta arrivata alla porta abbracciò Penelope, Penelope gli allungó una lettera.
"Dalla a Colin domani, ti prego non ho avuto in coraggio di dargliela io"
Eloise annuì.
"Vengo domani a trovarti"
"Grazie ti aspetterò"
Eloise entrò in carrozza e guardando Colin non ebbe il coraggio di dire nulla.

Quando Eloise si ritirò nella sua stanza per la notte, Colin ebbe bisogno di bere qualcosa.
La festa era finita e i domestici stavano riassestando casa.
" Come sta Penelope" chiese Anthony.
Colin si girò di scatto, versandosi addosso il brandy che stava bevendo.
"Come fai..."
"Ho incontrato lord Drebling che strattonava fuori un malconcio lord Fife e mi ha raccontato tutto. Non ti dovrai preoccupare più di lord Fife" disse Anthony bevendo il suo brandy.
Colin lo guardò allarmato...
"È vivo non preoccuparti... L'ho fatto rinvenire giusto in tempo per fargli capire che non è il benvenuto a Londra per un po' di tempo e che può tranquillamente sbrigare i suoi affari in India"
"Lord Fife ha degli affari in India?" chiese senza capire Colin
"No... Non credo" sorrise Anthony.
"Non mi hai risposto...come sta la nostra Penelope"
"È sconvolta... E io... E io... Non ho fatto nulla per lei"
"Hai quasi ucciso l'uomo che l'ha aggredita"
"Non dovevo permetterlo!!" urlò Colin
"Quando l'ho rivista la prima volta dopo quasi 5 anni, non mi ha colpito al suo cambiamento fisico, per quanto stupefacente, ma mi ha colpito quanto mi fosse dannatamente mancata !! Quando l'ho rivista è come se ogni pezzo è andato a posto Anthony! È come se il mio viaggio fosse arrivato alla fine"
"Finalmente fratello!!! E adesso che cosa farai?"
"Nulla... Lei ha scelto lord Drebling... Mi ha detto addio. E ha ragione... Che ho da offrirgli? Tu sei un visconte, Benedict è un artista, perfino Gregory ha già un'idea di cosa diventare. Ma io cosa sono Anthony, cosa?? Se non un girovago senza meta! Cosa posso offrire a Penelope " urlò disperato Colin
" Per cominciare potresti offrirgli tutto l'amore che hai, fratello" disse dolcemente Anthony abbracciandolo.
E Colin ritorno bambino, quando vide arrivare i suoi fratelli sconvolti ad avvertirlo della morte del padre e lui non riuscì a trattenersi in piedi dallo shock e urlò piangendo la sua perdita.

SONO COME TU MI VUOI?? (CONCLUSA)versione Inglese Su AO3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora