8° Capitolo

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Penelope guardava il soffitto, non riusciva a dormire, non capiva perché non si sentisse serena.
Anche se lord Drebling non gli aveva fatto nessuna proposta era molto interessato a lei, era dolce e tranquillo. Aveva una casa a Londra e una in Scozia, viveva di rendita perché aveva innumerevoli appezzamenti di terra lasciati sia dal padre che dal fratello del padre. E per finire era un uomo molto affascinante, molte dame avrebbero fatto di tutto per avere le sue attenzioni. E lei doveva essere onorata di ciò, ma dopo i primi incontri non sentiva il trasporto che avrebbe dovuto sentire.
Quando la toccava, magari per aiutarla a salire in carrozza non provava nulla. Quando la osservava mentre gli parlava non sentiva nulla. Quando invece era Colin che la toccava sentiva i brividi dappertutto e quando Colin la osservava con i suoi bellissimi occhi verde smeraldo si sentiva nuda.. Scoperta nel profondo della sua anima.
Ma Colin non la vedeva come la vedeva lord Drebling, come una donna, continuava a vederla come una amica, una sorella, come più volte gli aveva detto.
Penelope si mise seduta di colpo nel letto. "Basta!!" si disse "basta Penelope non puoi aspettarlo in eterno. Hai una possibilità con lord Drebling e non devi lasciatela sfuggire.... Non puoi." disse risoluta.
È ora di mettere da parte il sogno e guardare la realtà, è ora di dire addio a Colin.
Domani mattina avrebbe fatto venire Colin per ricevere il suo dono e poi avrebbero preso le loro strade. Lui avrebbe continuato a viaggiare e lei, dio volendo, si sarebbe sposata e forse, sarebbe stata anche felice.

Quando Colin ricevette il messaggio dal suo maggiordomo quasi cadde dal letto...
"Co... Cosa Jeffrey?" chiese Colin pensando di aver capito male
Jeffrey sorrise educatamente ripetendo il messaggio che aveva tra le mani.
"Miss Featherington l'ha invitata per un the questa mattina lord preparo la carrozza intanto che si riavviene" disse sorridendo.
Colin guardò male Jeffrey che si stava di certo prendendo gioco di lui... Ma lo aveva visto nascere non poteva certo arrabbiarsi con lui se sembrava sconvolto... Colpa del brandy di certo....
In meno di 10 minuti Colin era già pronto che scendeva le scale di corsa... Roba da rompersi l'osso del collo e come una furia corse verso casa di Penelope lasciando Jeffrey come un ebete davanti alla carrozza.
Colin rallento il passo a pochi metri dalla casa di Penelope per fare in modo di far rallentare il suo cuore...che era accelerato solo per la corsa....diceva tra sé.
Bussò in modo deciso e dopo poco gli aprì il maggiordomo dei Featherington.
"Benvenuto Mr Bridgerton le signorine l'attendono in salotto."
Colin rimase un attimo deluso dal fatto che non sarebbero stati da soli, ma era normale per l'etichetta che un uomo e una donna non fossero mai soli, che cosa pensava.
Entrò con calma in salotto andando incontro alle sorelle Featherington entrambe molto belle, noto solo allora che, mentre Prudence e Philippa non assomigliassero per nulla a Penelope, Penelope e Felicity erano molto simili anche di carattere.
"Penelope, Felicity è un piacere rivedervi"
"Grazie Mr Bridgerton è un piacere vedere voi pensavo avreste portato la mia cara Hyacinth"
"Purtroppo mia madre e Hyacinth avevano delle commissioni da sbrigare" mentí spudoratamente Colin.
"Ah va bene, ora sorella vi lascio soli lascerò la porta aperta e starò nelle vicinanze, se del caso dovesse arrivare la mamma" disse strizzando l'occhio a Colin di nascosto da Penelope.
Colin sorrise nascondendosi dietro il libro di Penelope.
Penelope ancora non aveva detto una parola, Colin attese...
"Ho fatto preparare the e qualcosa da mangiare... Il vostro appetito è quello di sempre??" disse piegando la testa di lato.
A Colin si seccò la gola non sapeva perché, ma ciò che aveva detto suonava come un che di erotico.
"Sedetevi Colin" disse Penelope "avete ancora quel pizzetto da pirata?" sorrise.
Colin lo massaggio con una mano sorridendo e facendo tremare le ginocchia a Penelope.
"Ho il piccolo regalo che vi ho portato dal mio viaggio, l'ho iniziato a scrivere quando voi avete smesso di rispondere alle mie lettere, non è nulla di che... Era ciò che volevo raccontarvi"
"Lo avete scritto voi?" si commosse Penelope.
"Si Pen l'ho scritto per rendervi partecipe di ciò che vedevo, visitavo e di come mi sentivo, soprattutto dopo che non avuto più vostre notizie."
"E come pensavate che mi sentissi io, dopo aver ascoltato le vostre parole quella sera?" disse Penelope delusa.
"Non saprei dirti Pen, non sapevo le avessi ascoltate e come ti ho detto non erano volte a farti del male, era una constatazione" disse Colin capendo subito di aver concluso una frase logica con una cosa sbagliata.
"Una constatazione??" disse Penelope
"Si non volevo farvi la corte perché per me eravate un'amica non avrei mai permesso che un sentimento potesse rovinare la nostra amicizia"
"Che, di fatto, si è comunque rovinata"
"Si, ma come vi ho detto, farò di tutto per riguadagnare la vostra fiducia Pen"
"All'epoca pensavo di amarvi Colin come solo una ragazzina infatuata poteva farlo, e provo ancora affetto per voi, siete dolce affettuoso e gentile con tutti, voi e la vostra famiglia mi avete aiutato a superare i momenti peggiori della mia vita" Colin si irrigidí, quella conversazione non era proprio quella che pensava avessero avuto, suonava più come un addio.... Iniziò ad agitarsi
"Pen...."
"No fammi finire... Siamo entrambi cresciuti e vogliamo cose diverse, tu vuoi continuare a viaggiare e io... Si Colin io voglio sposarmi.... voglio una persona accanto che mi ami e mi rispetti che mi permetta di essere libera di essere ciò che sono e in questo momento penso di aver trovato questa persona in lord Drebling"
Colin non seppe trattenersi..
"Ma lo conosci appena"
"Si è vero ma prova affetto per me e sono sicura che si prenderà cura di me ma....non posso fare questa scelta se tu mi stai vicino. So che non provi i miei stessi sentimenti Colin, l'ho sempre saputo, ma mi ero illusa che le cose potessero cambiare. Colin avrai sempre una parte del mio cuore ma purtroppo penso che sia meglio che non ci vediamo più "
Colin si alzò di scatto come se lo avesse punto un ape....brutto paragone visto che il padre morì proprio per la puntura di una ape...o forse no...visto che Colin in quel momento si sentí morire.
" Non è giusto Pen che ne sarà di ciò che c'è tra noi" urlò Colin
"Non c'è nulla tra noi" urlò di rimando Penelope " non c'è nulla" disse sottovoce.
"Vuoi farmi questo perché non mi piace quel Drebling? Perché voglio proteggerti da una persona che non conosci? " disse con rabbia Colin.
"Non ho più bisogno che tu mi protegga Colin sono una donna ormai!"
"Lo so!" disse Colin e avvicinandosi a lei"sei bellissima e forte e intelligente... Lo sei sempre stata" disse prendendole le mani.
Penelope cercò di allontanarsi ma Colin le tenne ferme.
"Ma non mi corteggerai mai Colin" disse triste Penelope.
Colin non sapeva come rispondere perché non sapeva neanche lui cosa provava. In quel momento voleva bene a Penelope e che Dio lo perdonasse, la desiderava con tutto se stesso. Non voleva che sposasse quel Drebling, avrebbe voluto strozzarlo con le stesse mani che ora stringevano forte le mani di Penelope. Ma poteva dire di amare Penelope? Accidenti a lui!
Poi di soffermò a osservare Penelope, la sua Pen, come lo canzonavano da sempre i suoi fratelli. Vide la sua bellezza e la sua intelligenza vide la sua bontà e la sua dolcezza. Doveva capire....
"Pen... Chiedimelo...." disse con un sussurro Colin "chiedimelo"
"Cosa?" disse confusa Penelope
"Ti ricordi alla biblioteca cosa mi dicesti? Che se volevi essere stata baciata da me, me lo avresti chiesto. Chiedimelo Pen, chiedimi di baciarti... Se lo vorrai potrà essere un bacio d'addio" disse avvicinandosi a lei.
Senti le forme di Pen combaciarsi perfettamente alle sue e vide le pupille di Penelope dilatarsi dallo stupore.
Colin attese quello che per lui sembrava un secolo senza respirare.
Poi la bocca di Pen si aprì sussurrando...
"Baciami Colin" disse decisa
Penelope era bassa e dovette abbassarsi di buone 2 spanne per appoggiarsi alle labbra di Penelope, provò una scossa che lo fece per un attimo allontanare da lei ma fu solo per un momento perché Colin ritornò ad incollare le sue labbra sulle sue.
Le trovò bollenti e umide e Colin gemette, senti le mani di Penelope stringere i suoi avambracci come per tenersi, sentiva anche lei quel terremoto di emozioni? Assaporare quelle labbra fu la cosa più sorprendente della sua vita, aveva avuto varie amanti ma il bacio in sé non lo aveva mai intrigato come ora. Non avrebbe lasciato le labbra di Penelope neanche se ne fosse della sua vita.
Colin si fece più ardito e socchiusa le labbra di Penelope con la punta della lingua e ne fu inebriato, era come sorseggiare il miglior brandy, Penelope era dolcissima. Non seppe resistere la strinse a se per approfondire quel bacio aprendo di più la bocca e risucchiando dolcemente la sua lingua senza esagerare...e sentí Penelope gemere... non ci fu suono più eccitante che avesse mai sentito e questo lo fece eccitare all'istante. Allontano Penelope dal suo inguine, non voleva impaurirla ma questo fece interrompere il bacio più emozionante che avesse mai dato.
In quel momento Penelope aprì gli occhi e lo guardo con quegli occhi così blu che Colin si emozionò, poi Penelope disse una cosa che lo sconvolse.
"Grazie Colin" nessuna donna lo aveva mai ringraziato per un bacio e Colin quasi si arrabbiò " non mi devi ringraziare, non ti ho baciato perché me lo hai chiesto, volevo baciarti, un bacio è per 2 persone è uno scambio, non un favore"
Penelope appoggiò una mano sulla guancia di Colin sorridendo tristemente.
"Addio Colin" e diede le spalle a Colin.
Colin rimase senza parole, aveva voluto baciare Penelope per capire e aveva ancora in cuore a mille per quel bacio e le spalle di Penelope furono il rifiuto più chiaro che avesse mai ricevuto, rimase pietrificato.

Penelope sperava che Colin non vedesse o sentisse le sue lacrime, sapeva che il bacio per lui non significava nulla era come se volesse fargli un regalo, un ultimo regalo, ma per lei fu la cosa più bella che avesse mai ricevuto. Emozione pura. Ma Colin non l'avrebbe mai sposata quindi lo doveva lasciare andare una volta per sempre.
Sentí Colin girare i tacchi e uscire dalla stanza velocemente, facendole credere di aver ragione. Penelope prese il libro di Colin e lo aprì con mani tremanti.
<Carissima Penelope, è tre settimane che attendo tue notizie, questo cielo della Scozia che sto osservando mi ricordano i tuoi occhi.... Cosa è successo mio piccolo folletto??
Penelope chiuse il libro e lo strinse al petto piangendo silenziosamente.

SONO COME TU MI VUOI?? (CONCLUSA)versione Inglese Su AO3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora