9° Capitolo

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Colin arrivò a casa come una furia, salì le scale a tre a tre per poi entrare in camera sua sbattendo la porta. Era chiaramente sconvolto. Per tante cose.
Penelope gli aveva chiaramente parlato dei suoi sentimenti e lui come uno stupido non ha detto nulla....nulla!!
Poi gli ha chiesto un bacio...Non pensando minimamente a ciò che provava Penelope, voleva vedere cosa provava lui. Come poteva essere così egoista!!
Suo padre, la persona più generosa e buona, che sacrifica a sempre il suo ultimo boccone di dolce per darlo a Colin, sarebbe stato molto deluso da lui.
Sentiva ancora le labbra che gli formicolavano dopo il bacio che aveva dato a Penelope. Cosa voleva dimostrare??
Sentì bussare alla porta e capí subito chi era.
Aprì la porta e Violet entrò e chiuse la porta dietro a sé. Si sedette sul divano e attese. Colin non sapeva cosa dire.
Poi aprì la bocca e un fiume di parole inondò sua madre che lo ascoltò con pazienza.
"Cosa pensavi di fare con quel bacio?" chiese sua madre sinceramente.
"Capire.... Non lo so. Quando Penelope mi ha detto che voleva sposare quel lord Drebling dopo aver detto ciò che provava per me non ho capito più nulla" disse Colin "Ma io non voglio sposarla, io non credo di essere l'uomo giusto per lei, voglio continuare a viaggiare, voglio essere libero...." disse Colin senza convinzione
"Vi hanno visto baciarvi?" disse con fare pratico la madre "No madre! Non sono stupido, non farei nulla per rovinare Penelope!!" disse sconvolto Colin.
"Il problema non sussiste allora, Penelope non si aspetta nulla da te, ti ha detto addio e tu sei libero di fare i viaggi che vuoi. Ti andrai a scusare con Penelope, di nuovo, per la tua ennesima stupidaggine, figliolo e la lascerai stare una volta per tutte" disse alterata Violet
Colin la guardò come se avesse 2 teste.
"Non posso.... Io... non posso"
"Non ti abbiamo cresciuto così Colin, devi essere onesto con se stesso e da 10 anni che vedo quella povera ragazza girarti attorno per elemosinare la tua attenzione ora basta! La devi lasciare andare. È ti dico questo, Colin Bridgerton, se mi ascolterai e farai le cose che ti ho detto ora..... farai l'errore più grande della tua vita, perché vedi Colin è Penelope il tuo porto sicuro, la tua casa, la tua isola felice. In qualsiasi posto tu andrai, cercherai sempre qualcosa che ti ricorderà di lei. "
Colin osservò sua madre emozionarsi.
" Sappi questo figliolo, quella splendida donna è come un'altra  figlia per me è non ti perdonerei mai se tu la faresti soffrire. "
Detto questo la madre uscì dalla stanza di un  Colin ancora più confuso.

Penelope stava cercando di raccogliere le idee per scrivere quello che era il suo ultimo articolo di Lady Whistledown, doveva prendere questa decisione.
Un po' perché scrivere non gli dava più le soddisfazioni di una volta, scrivere era il suo rifugio, un modo di dire in faccia agli inglesi ciò che meritavano e che pensava ma vedeva che comunque non cambiava nulla, continuavano a infierire sui più deboli della società . Alcuni aspettavano con ansia le sue succulenti notizie proprio perché godevano delle cattiverie che alle volte era costretta a scrivere. Non trovava più giovamento. La sua vita era diversa da 10 anni fa, quando aveva iniziato. Non sapeva cosa scrivere per accomiatarsi ma voleva farlo con stile. E vero poteva anche darsi che lord Drebling non la chiedesse in moglie ma aveva deciso che avrebbe comunque dato una svolta alla sua vita.... Ed era stato proprio Colin, ovvero il diario di Colin, a dargli lo stimolo.
Non riusciva a smetterla di leggerlo e rileggerlo, ogni volta scorgeva una nuova sfumatura quando Colin raccontava la sensazione che provava quando camminava a piedi nudi sull'erba scozzese o quando faceva scorrere sulle mani la sabbia delle isole . Colin aveva talento. Quando parlava non sempre dava il meglio di sé..... Le emozioni lo bloccavano. Ma quando scriveva ciò che imbrigliava le parole lo lasciavano libero di esprimere nella scrittura ed esprimeva ciò che aveva nel cuore. Doveva farglielo sapere. Doveva fargli capire la sua vocazione. Ma non sapeva come fare.... Del resto gli aveva detto addio.  E poi avrebbe avuto davvero il coraggio di parlargli dopo quel bacio? Quel meraviglioso bacio che la svegliava ancora nel bel mezzo della notte smaniosa di qualcosa che neanche lei sapeva?? Si sentiva umida e formicolare la parte più intima di sé.... Ma non sapeva come trovare sollievo senza pensare ancora a lui e continuare a farsi del male.... Niente, mise da parte la lettera che domani avrebbe portato al suo editore e iniziò a scrivere una lettera  per Colin.

SONO COME TU MI VUOI?? (CONCLUSA)versione Inglese Su AO3 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora