SHIVA'S POV
É pomeriggio inoltrato, e non solo io e Paky stiamo continuando a discutere, cambiare, riscrivere e cancellare il nostro testo della nostra canzone, ma questa sera io usciró insieme a Manuel per Milano centro, e sono nervoso. Molto nervoso. Troppo.
Cosí nervoso che il mio compare se ne accorge.
《Che c'hai?》
《No niente, continuamo.》
《Niente un cazzo, stai tremando. Facciamo una pausa.》
Io assecondai il suo volere dato che sapevo che se lui avesse detto una parolaccia o una bestemmia o entrambe le cose, non bisognava mai contraddirlo.
Questa pausa duró interminabili minuti, e quasi quasi mi annoiai. Stetti senza fare niente fino alle otto e mezza, l'orario in cui io e il bel ragazzo ci saremo visti di fronte al negozio Guess, appunto al Centro. Io nel frattempo mi ero fatto la doccia, sistemato i capelli, messo vestiti scielti con cura e mi sono truccato un pó gli occhi.
Paky se ne é andato pochi secondi fa insieme alla sua ragazza per una cenetta romantica. E nel mentre io prendevo l'autobus mi stavo facendo mille scenari in testa, di me e Manuel che ci guardavamo intensamente e che poi, come per magia, nella sera in un angolo di Milano isolato, ci baciamo sulle labbra senza preoccuparci di niente e di nessuno.
Finalmente arrivo a destinazione e lo chiamo per avvisarlo.
Lo raggiungo e ci fissiamo per qualche secondo, e poi ci abbracciamo salutandoci, chiedendoci a vicenda "come stai?".
Prima abbiamo preso un aperitivo a base di olive verdi, vino bianco e bruschette con sopra carne e pomodori.
Dopo l'aperitivo siamo stati in diversi negozi, fra cui appunto Guess, Timberland, Green Vitruvio ed altri. Non abbiamo comprato niente, ma é stato comunque un bel giro.
Poi ad un certo punto siamo arrivati per qualche motivo alla stazione centrale, forse perchè eravamo talmente presi nel chiacchierare che non ci siamo accorti dei nostri spostamenti.
Lui mi trascina nel bagno (che era lí vicino), ci chiudiamo dentro e noto il suo abbigliamento: ha al collo una collana di perle, un pullover blu neon, dei jeans a vita alta neri e degli stivaletti anch'essi neri ma con le borchie; é un tipo alla moda, questo é sicuro.
Dentro é freddissimo. Si vede che siamo a inizio ottobre.
Io e Manuel non ci diciamo piú niente, ci guardiamo solo negli occhi, ma non perché non abbiamo piú niente da dirci;
Ci baciamo sulle labbra. É un bacio lento e che esprime semplice attrazione; ne cotta e ne amore, solo attrazione.
Gli metto le braccia intorno al collo e lui continua a baciarmi. Ci stacchiamo e mi guarda con un sorriso furbo sulle labbra; gli era piaciuto, gli ero piaciuto.
Lui mi accompagna a casa con franchezza e ci salutiamo davanti al portone di casa mia con un abbraccio e tanti baci, "ciao ciao, ci sentiamo".
Entro e salgo le tante scale e col fiatone arrivo nell'appartamento mio, di Paky e della sua ragazza. A proposito, dovrebbero essere giá qui al momento, ormai sono le nove passate.
Suono al campanello (non ho le chiavi con me) e aspetto che uno dei due mi apra. Mi apre il rozzanese, e non mi sembra particolarmente contento, anzi, mi sembra arrabbiato.
《Andrea,》 mi ha chiamato col mio vero nome, 《perché non mi hai detto niente?》
《Di cosa?》
STAI LEGGENDO
CI STAI TU NELLA MIA MENTE - paky x shiva
FanficStoria in cui Paky e Shiva sono migliori amici, e forse anche qualcosa di piú. N. B. Questa fanfiction é stata scritta solo per divertimento ed esperimento. Non ho assolutamente intenzione di far pensare che io stia stravolgendo le sessualitá dei...