«The Italian Paradise e scontri»

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Sydney

Mi guardo allo specchio un'ultima volta. Passo in rassegna ogni parte del mio viso, dai miei occhi alle labbra per poi passare anche all'abbigliamento che ho deciso di optare per questa mattinata.

Un semplice jeans wide leg abbinato ad una maglioncino color vinaccio, il tutto completato da un paio di anfibi neri e la mia borsa capiente della medesima colorazione.

Esco di casa impostando il navigatore con l'indirizzo che intendo raggiungere: "The Italian Paradise" , un ristorantino a base di pesce scoperto da Christopher in una zona non molto abitata di Sydney.

Percorro più di 20 km fino a quando non scorgo in lontananza, in un vicolo stretto, l'insegna che mi conferma di essere giunta a destinazione.

Il locale è circondato dal verde, alberi, piante che fanno da contorno dandomi l'impressione di essere stata catapultata in un mondo fiabesco.

Sono presenti fiori ovunque, di ogni genere differenziati tra di loro dal loro colore o dal loro profumo; un cameriere ci fa accomodare al nostro tavolo, prenotato da Christopher, e come da prassi cominciamo a sfogliare il menù che ci viene presentato a tavola.

«É carinissimo questo posto, ottima scelta Chris» si complimenta Janel, esaltata ed entusiasta del posto in cui si trova.

«É un posto molto romantico, per caso vuoi dirci qualcosa?» domanda Juliette, ridendo e sorseggiando un bicchiere d'acqua, precedentemente portato in tavola dal cameriere.

«Beh, avevo intenzione di chiederti la mano, ma rovini sempre tutto»

E il nostro tavolo si riempie delle nostre risate limpide, genuine e sincere che rappresentano l'amore e l'affetto che proviamo l'uno per l'altra definendo e scandendo sempre di più il sentimento della nostra amicizia.

E il nostro tavolo si riempie delle nostre risate limpide, genuine e sincere che rappresentano l'amore e l'affetto che proviamo l'uno per l'altra definendo e scandendo sempre di più il sentimento della nostra amicizia

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«Io sono piena, sto per rotolare» mi porto una mano sul grembo, ripensato alla quantità indefinita di cibo che abbiamo ingerito.

Sto per scoppiare.

«Il proprietario del ristorante, mentre vi aspettavo, mi ha raccontato la storia di questo posticino. Pensate che questo ristorante viene tramandato di generazione in generazione; è stato aperto nel 1915, ben 107 anni fa, da Eneas Vargas e Nieves Dominguez. In seguito la gestione è passata da figlio in figlio e mi ha detto i loro nomi. Non li ricordo tutti ma quelli degli attuali gestori sì" inizia a raccontare Christopher ma Janel lo interrompe, con le sue solite battute.

«Non mi meraviglio Chris, già è tanto che ti sei ricordato questa storiella»

«Dai Janel, sii più gentile con lui. Dai Chris continua" mi inserisco subito dopo.

«Grazie Nic. Allora quelli dietro al bancone -indica con un dito i diretti interessati – sono Adam, Nataniel e Alejandro. La donna che sta servendo quel tavolo laggiù – spostiamo tutti e quattro lo sguardo sulla nostra sinistra – è Mireya. Poi mi hanno detto che c'è un'altra sorella, Soraya, ma non lavora qui»

The beginning (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora