«Ora o mai più»

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Johan

Nella mia mente si affollano i pensieri più distruttivi e tutti i sacrifici e le lotte che abbiamo dovuto affrontare per assicurarci il giusto riparo da ogni possibile minaccia esterna, si sgretolano come sabbia.

Tutto quello che abbiamo vissuto, trascorso, conquistato attraverso scelte ardue e momenti tormentati vengono spazzati via senza ritegno, ghiacciandomi la pelle fino all'ultimo centimetro.

Tutto questo per colpa di una ragazzina sbucata dal nulla con dei seri problemi sul farsi gli affari propri; tutto annientato dall'invadenza e dall'insolenza del genere umano, troppo impegnato a voler controllare ogni singola particella di questo universo.

Sulla mia spalla giace il suo corpo mentre lei continua a sottrarsi alla mia presa salda: colpi dietro la schiena, urla, strattonamenti fino a quando non decide di mollare la corda zittendosi e lasciandomi proseguire verso la nostra meta.


É un piccolo magazzino che in passato veniva utilizzato come deposito di cibo, provviste e tutto il necessario per sopravvivere. Lo stato in cui riversa ci permette per lo meno di poterci stabilire – momentaneamente – ed attendere il tempo essenziale per non essere trovati o ricercati.


«Johan dove stiamo andando? Io non voglio venire con te» comincia lei toccandomi la spalla dopo averla messa giù. É spaventata, disorientata...

Mi guarda come se mi volesse saltare addosso e strangolarmi fino al punto di morire ma la sua rabbia lascia lo spazio totalmente al terrore.

«Nicole, ti odio con tutto me stesso, non ti sopporto e mi irriti tantissimo ma adesso devo proteggerti» le dico studiandole prudentemente le espressioni che si alternano sul suo volto.

É spaventata, sì...ma non dalla situazione, ma da me.

Di certo non la contraddico ma questa volta davvero non ho intenzione di fare niente di tutto ciò ma solo assicurarmi che lei possa essere al sicuro.

É l'unica cosa che attualmente mi interessa.

Oddio Johan, ma cosa stai dicendo? Non dovresti dire queste cose. Ma cosa ti salta in mente? Ritorna in te, per cortesia.

Penso di essere stato per tutto il tempo in silenzio, senza spiccicare alcuna parola e proprio per questa ragione lei mi viene incontro facendo scontrare i nostri sguardi.

«Va tutto bene Johan? Sei strano»

Le rispondo che è tutto ok, ma dentro di me sento scattare dei campanellini d'allarme che non riesco a contestualizzare e a decifrare.

Eppure dovrei saper gestire bene i miei pensieri essendo un vampiro...

«Perché sono qui Johan? La verità, voglio chiedertela con calma senza minacce o altri giochetti simili»

Dirle la verità significherebbe sola una cosa: svelarle ogni segreto.

«Perché hai detto che devi proteggermi? Sono in pericolo?» richiede prendendomi la mano e accarezzandone il dorso ricoperto dalla rosa impressa sulla mia pelle.

Cosa intendi fare Nicole? Stai utilizzando la carta della "dolcezza"? Sai che non funziona con me.

Mi risveglio dallo stato di trance e mi scanso bruscamente notando il suo repentino cambio d'umore.

Complimenti Johan, continua a peggiorare la situazione.

«Smettila di fare troppe domande, ora sei qui e dovresti ringraziarmi. Se hai freddo ci dovrebbe essere una coperta lì infondo, in uno di quegli scatoloni»

The beginning (Vol. 1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora