Addio indelebile

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Voleva tornare alla notte dove l'aveva conosciuto.

Passando in quella stretta via isolata, Jeon Jungkook non sapeva che stava per cambiare la vita di una persona e, di conseguenza, anche la sua.

Voleva tornare lì per potergli concedere una lunga occhiata fugace, voleva sentire ancora il suo cuore battere all'impazzata per poi chiedersi il motivo di tale emozione.

Voleva viversi quel sorriso e quei luminosi occhi ancora per qualche secondo, pochi secondo gli sarebbero bastati per tatuarsi quell'espressione nella mente, per tatuarsi quel contatto sul cuore.

Voleva tornare alla notte dove si erano conosciuti con tutte le sue forze, ma ormai erano passati mesi, anni e lui non sarebbe mai più tornato a quella sera, ormai aveva trovato un altro posto dove poter percepire l'anima del ragazzo che tanto aveva amato e che aveva sposato.

Toccò la lapide fredda di suo marito, con l'altra mano accarezzò la foto che ritraeva il suo volto, fotografia che lui stesso aveva scattato qualche mese prima e che ritraeva il suo tenero Koo con un sorriso che andava da orecchio a orecchio.

Chiuse gli occhi lasciando scorrere calde lacrime solitarie. Chinò di poco la testa e cercò con tutto sé stesso di trattenere i singhiozzi che gli stavano soffocando l'anima.

Si sentiva completamente solo da quando era venuto a sapere che l'amore della sua vita se n'era andato per sempre. Aveva smesso di vivere da quel giorno, era strano, ma lui sentiva anche di aver smesso di respirare, si sentiva in una costante apnea che si era impadronito di lui e che non riusciva a scacciare data la troppa debolezza che aveva in corpo.

Per pochi secondi si concesse di percorrere tutti i loro attimi passati assieme. Di poter immaginare il suo sorriso, il suo respiro che gli carezzava il collo, dei suoi baci che gli scaldavano il cuore.

Lasciò andare un singhiozzo insieme a quell'ultimo ricordo che avevano vissuto insieme, il giorno dell'incidente.

Posizionò delicatamente il mazzo di margherite di carta sotto la sua lapide. Ancora ricordava quanto aveva fatto dannare suo marito per poterle imparare, ma a distanza di un anno, anche se male, ci era riuscito. Era stato in grado di creare qualcosa di particolarmente carino per il suo più grande amore.

Con la voce mozzata dal pianto e gli occhi sfocati dalle lacrime, sorrise debolmente alla lapide di suo marito.

«Koo, ce l'ho fatta.» sussurrò.

In cuor suo sapeva che Jungkook sarebbe stato fiero di lui e per ricompensa gli avrebbe lasciato un bacio sulla fronte.

Ricordarlo gli aveva fatto male. Aveva riaperto ferite ancora fresche, ma al contempo gli aveva fatto bene. Era come se mentre scriveva tutti gli attimi che avevano vissuto lui fosse ancora lì con lui, ma infondo lo era. Jungkook era sempre con lui, scolpito nella sua mente e nel suo cuore. Non l'avrebbe mai abbandonato perché glielo aveva promesso.

Si concesse qualche attimo per poter liberare i sospiri tristi, tempo per potersi domandare, forse per l'ultima volta, come era potuto accadere il tutto.

La mattinata era particolarmente monotona, avevano seguito la stessa routine, con l'unica differenza che quella volta il suo dolce Koo si era svegliato presto per potergli preparare la colazione da portargli a letto. Se ci pensava meglio lui si era comportato in un modo abbastanza strano, continuava a stringerlo forte a sé, a lasciargli qualche bacio su tutto il suo viso, a ripetergli quanto più poteva quanto lo amava. Sì, Jeon Jungkook si era svegliato strano quella mattina di un anno fa, ma quello che non si sarebbe mai aspettato era che da lì a poche ore avrebbe lasciato per sempre l'amore della sua vita.

Tuo per Sempre, Kim Taehyung | KookTaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora