Un amore così bello

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Il ticchettio dell'orologio rimbombava in quella stanza fin troppo silenziosa.

Piccole gocce scivolavano da quel griffo leggermente appannato a causa della temperatura glaciale.

Il suo respiro irregolare usciva dalla sua bocca, gli occhi erano rivolti verso il basso, persi nei suoi pensieri, spenti da ogni tipo di emozione.

Rimase così per qualche minuto. Era ormai da po' che aveva perso la cognizione del tempo, da esattamente il giorno dell'incidente.

La sua vita aveva perso ogni cosa: colore, sentimenti, realtà. Era come se fosse un corpo morto, ancora capace di pensare e camminare, ma privo di esistenza.

Era diventato irriconoscibile, ma come poteva la gente incolparlo di tale cambiamento? Come poteva solo pensare di dirgli qualcosa riguardo il suo stato d'animo? Loro sapevano, sapevano cosa era successo, per questo avevano deciso di restare in silenzio non volendo disturbare quel flusso di pensieri che da ormai un anno aveva accecato la mente di Taehyung.

Un sospiro profondo varcò le labbra del ragazzo. Il suo sguardo si alzò e i suoi occhi puntarono lo specchio.

Il vuoto che vide gli fece paura.
Perché lui sapeva di non essere così.
Lui sapeva che non poteva andare avanti in quel modo.

Ma cosa doveva fare? Come poteva reagire e tornare a vivere di nuovo?

Il ragazzo scosse la testa chiudendo gli occhi.
Recuperò l'asciugamano posto accanto a lui e si asciugò il viso.

Con tutta la forza che aveva in corpo cercò di reprimere un urlo di dolore che gli dava fastidio alla gola, ma non ci riuscì.

Quel dolore lancinante rimbombò in tutta la casa. Quel dolore lancinante avrebbe congelato il sangue nelle vene di qualsiasi persona fosse stata li presente. Ma lui era solo.

Li con lui non c'era più nessuno.
Li con lui non c'era più il suo dolce Koo.

Buttò l'asciugamano per terra e di fretta abbandono quella stanza diventata troppo fredda per poterci stare.

Andò in camera sua aprendo l'armadio per recuperare il vestiario che necessitava per poter uscire da quell'appartamento diventato invivibile ormai da mesi.

Provò ad evitare di guardare con tutte le sue forze le foto attaccate alla parete, ma non ce la fece.
La foto del loro quarto anniversario brillava in quella stanza troppo scura.
Quei sentimenti ancora custoditi in quella foto fungevano da testimoni. Kim Taehyung un tempo aveva amato davvero, o meglio, continuava ad amare, solo che in maniera nascosta, protetta.

Trattenne un singhiozzo quando i suoi occhi accarezzarono la dolce figura di suo marito: i suoi occhi chiusi, il suo sorriso che sprizzava allegria, il suo essere lui.
Afferrò i vestiti e si recò in salone. Si cambiò rapidamente, prese le chiavi di casa e uscì dal loro appartamento senza degnargli di un minimo sguardo.

Si recò in ospedale.
La sua routine continuava.
Ogni singolo giorno, da quando il suo dolce Koo non riempiva più le sue giornate con la sua presenza, seguiva quelle abitudini che si erano impossessate di lui: lavoro, ospedale e, se era possibile, casa sua.

Camminava lentamente per le strade di Seoul, ignaro di quello che gli succedeva attorno. Per lui la vita sulla terra aveva cessato di esistere, era diventato menefreghista, si era lasciato andare, aveva smesso di essere lui.
Le poche volte che si riusciva ad intravedere ancora il vecchio Taehyung era quando si trovava con i suoi amici. C'erano state piccole occasioni dove sembrava essere tornato il vecchio sé stesso. Rideva con gusto, si interessava a loro, sembrava spensierato, ma poi tutto tornava a quella che era diventata la sua nuova normalità.

Tuo per Sempre, Kim Taehyung | KookTaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora