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k.taehyung Gli anni passarono fin troppo rapidamente dal fatidico giorno che avevamo detto di "sì" entrambi.
Il nostro matrimonio procedeva a gonfie vele, non nego che in mezzo alla nostra serenità ci fossero dei battibecchi, alcuni più pesanti di altri, ma erano anche questi che facevano andare avanti il nostro piccolo ma grande tutto.
Eravamo felici e lo sapevamo. Avevamo tutto, una piccola famiglia, amici che ci volevano bene, tanto amore da offrirci, ma ultimamente sembravi strano. Un po' distaccato rispetto al solito.
Non ridevi più come prima, non sembravi lo stesso ragazzo che avevo sposato. Eri sempre perso tra i tuoi pensieri, mi degnavi di poca attenzione e rimanevi a lavoro fino a tardi.
Per un po' di tempo decisi di lasciar scorrere, forse erano solo mie paranoie, quindi perché ingrandire la cosa?
Decisi di non starmene più in silenzio quando il giorno del tuo ventisettesimo compleanno non ti presentasti alla festa a sorpresa che io e gli altri ti avevamo organizzato.
Demoralizzato decisi di offrire la torta a tutti i nostri amici per poi salutarli. Misi in ordine il nostro appartamento e poi ti aspettai sveglio fino a mezzanotte. Fu in quel momento che le chiavi di casa fecero rumore, seguiti dalla porta che si chiudeva.
Ad avvolgerci c'era il silenzio, il buio. Non ti eri ancora accorto di me, ma infondo come potevi? Eri ancora troppo immerso nei tuoi pensieri per poterti accorgere di quello che continuava a circondarti.
Accesi la piccola lampada posta alla mia destra. Saltasti in aria dallo spavento, ma poi mi rivolgesti un tenero sorriso stanco che io non ricambiai. Ero troppo serio e arrabbiato e tu te ne accorgesti.
Anche io quella sera mi ero immerso nei miei pensieri ed ero giunto alla conclusione più logica che poteva esserci: avevi trovato qualcun altro.
A me andava bene, certo, se solo fossi venuto a conoscenza che mentre stavi con me ti facevi anche un'altra persona ti avrei preso a schiaffi, ma se tu avevi trovato qualcuno che ti faceva sentire al sicuro con la sua sola presenza e senza averci fatto nulla cosa potevo mai fare?
Ti amavo e desideravo solo il tuo bene, e se questa era la nostra strada allora ti avrei lasciato andare, volevo solo che me lo dicessi, che non mi tenessi più nascosto nulla e che non mi mettessi in un angolo a fare lo spettatore speranzoso.
Ti chiesi di sederti vicino a me, avevamo bisogno di parlare e mettere le cose in chiaro. Volevo iniziare io, volevo farti sentire tranquillo, in modo che riuscissi a dirmi le cose in modo chiaro senza nascondere nulla in modo da turbarmi.
Mi lasciasti finire per poi scoppiare in una grossa risata. Io con gli occhi lucidi ti guardai confuso per poi darti una sberla sul braccio. Io mi stavo confidando con te e tu ti stavi burlando?
Ancora con la risata in corpo ti avvicinasti a me per lasciarmi un lungo bacio sulle labbra. Mi asciugasti le lacrime e iniziasti a rassicurarmi e a togliermi tutte le strane idee che mi ero fatto.
Ti sentivi insicuro del futuro che mi stavi dando, a detta tua pensavi che io non ero felice accanto a te, che mi meritavo di meglio anche per poter creare una famiglia in futuro. Ti stavi spaccando di lavoro per poterti concedere una carica più alta e per poter essere sempre pronto ad ogni evenienza con i soldi. Soldi che secondo te erano troppo pochi per farci stare tranquilli.
Mi confessasti che a causa della stanchezza ti eri pure scordato del tuo stesso compleanno e che avresti personalmente chiesto scusa ai nostri amici per il disagio creato.
Lì fu il mio turno per rassicurarti. Non avevamo bisogno di chissà che quantità di denaro per poter star bene, perché io già così ero l'uomo più felice del mondo. Dovevi sapere che accanto a te tutto era perfetto, non avevo bisogno di nessun altro e nient'altro, tutto procedeva perfettamente. Non c'era bisogno di essere sempre pensierosi e crearsi chissà quali fissazioni e distruggersi di lavoro.
Restammo in silenzio per un po' di tempo. Le nostre fronti erano a contatto e i nostri respiri erano ormai sincronizzati.«Ti ho fatto una promessa, ricordi?» mi sussurrasti questa frase mentre un sorriso mi si formò in viso. Io annuii in risposta, per poi sussurrare: «Finché morte non ci separi.»
Non ci furono parole più vere di quelle.
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krm.nam La promessa...
jimini.ee In questo momento vorrei piangere
junghoseok Non ce la posso fare...jjk.gguk ❤️
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Okay signori ci siamo
Il prossimo è l'ultimo capitolo e in più ci sarà l'epilogoSiete pronti?
Perché io no :)SIAMO ARRIVATI A MILLE LETTURE VI RINGRAZIO DAVVERO
Possiamo notare che i nostri Taekook, anche se sposati, hanno qualche problemino ma sono comunque riusciti a risolvere usando la comunicazione.
VI PREGO SONO BELLISSIMI TT
Mi raccomando leggete con attenzione e ci vediamo alla prossima🫶🏼
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Tuo per Sempre, Kim Taehyung | KookTae
Fiksi PenggemarAmore. Nei suoi occhi non si vedeva nient'altro che amore. Lo guardava in quel modo ovunque andasse o si trovasse; lo si poteva percepire anche da una semplice foto, quel sentimento troppo forte per essere contenuto. Tramite queste poteva risentire...