Erano passati ben tre giorni da quando i due non si parlavano.
Lui cercava in qualche modo il suo sguardo non capendo nemmeno perché ma lei lo ignorava costantemente non facendo altro che provocare nervosismo in Ciro che era più brusco del solito con tutti, anche con Edoardo.Ma la verità era che lei fingeva indifferenza, ma aveva uno strano sentimento di malinconia.
Eppure non lo sopportava nemmeno un po.Dopo aver cenato Gaia uscì fuori per funare una sigaretta di nascosto, era la prima volta che fumava ma aveva una forte agitazione.
Ciro voleva seguirla, gli venne quasi automatico uscire fuori, però si bloccò quando vide già il piecoro sedersi accanto a lei.
Si nascose in un angolo in modo che potesse vederli.<Hai iniziato a fumare?>chiese indicando la sigaretta tra le sue dita.
<è per calmarmi,non dirlo a Filippo>disse lei guardandolo negli occhi.
<tutt appost' Gaiè?
Ti vedo strana ultimamente><sto bene>disse in una mezza verità lei.
<è colp e chillu scem?
T piac Ricci?>tentò lui.<no...
Come fa a piacermi uno come lui.
Sono solo in pensiero per Filippo>mormorò.<si aggiusta tutto nun t preoccupa> esclamò lui, dopodiché Gaia si trovo le labbra di Carmine sulle sue.
Gaia sgranò gli occhi e si stacco subito rimandendo di stucco.<Carmine ma che fai?
Sei l'amico di mio fratello, e anche un mio amico>disse lei senza parole.<non ho resistito, mi attrai come una calamita>
<mi dispiace Cà ma non ci può essere niente oltre all'amicizia tra noi due> disse in difficoltà per poi andare via.
Non si immaginava di trovarsi in questa situazione molto strana.
Non voleva rovinare l'amicizia con lui, ma per lui non era più amicizia ma ben altro.Non appena era entrata si erano messi tutti in fila per andare nei bagni e dopodiché nei dormitori, lei doveva comunque aspettare che finissero tutti i ragazzi.
Ciro intanto era rientrato non appena li vide baciarsi, era stato colpito da un certo fastidio.
Era gelosia?Fatto sta che non appena tornò in cella dopo quei tre lunghi giorni l'aveva guardato in faccia per la prima volta.
Ma ora era lui che non guardava lei.
Sembrava quasi un gioco tra bambini.Gaia si diresse in bagno per farsi una bella e rilassante doccia.
Strinse il suo piccolo corpo in un asciugamano mentre tremava di freddo.
Si era diretta verso le "panchine" del bagno per vestirsi.Purtroppo andò a sbatterre contro il petto duro di Ciro che subito guardò con odio.
<ancora?
Perche sei sempre in bagno ogni volta che mi lavo?
Sei un pervertito?!><m agg scurdat o gel ciùciù.
T piacess na cosucc cu me, mo sent>rispose lui tranquillo avvicinandosi sempre di più a lei, con passi lenti e sguardo deciso.<per niente, ti fai troppe fantasie per me> rispose lei acida indietreggiando finché non toccò il muro.
Era in trappola, era questo l'obbiettivo di Ciro.<ah si?
Perché forse ti piace di più farti toccare dal piecoro giusto?><ma che dici? Io non voglio essere toccata proprio da nessuno!> attaccò lei, non capendo che Ciro aveva visto il loro bacio.
<e vabbè...allora ho visto male prima, tu e il piecoro.
Giusto?> si prese gioco di lei, lui.<è stato lui, io mi sono scostata.
Non dirlo a nessuno, non c'è nientre tra noi><mh e pcche? Chissà ch n pnzass frat't> disse lui beffardo alzando un sopracciglio.
<non ti intromettere, è la mia vita non la tua>
<rimarrà un segreto.
Ma voglio qualcosa in cambio><e che vuoi?>chiese lei spazientita incrociando le braccia stando attenta a non far cadere l'asciugamano.
<e nun o sacc, c agg pnza> rispose lui guardando sul soffitto per poi infiltrare una mano sotto l'asciugamano accarezzando l'interno coscia, che le provocò tanissimi brividi.
<che cazzo fai?! Stai fermo!>disse allontanandosi.
<vai via, devo vestirmi>
Lui annuì divertito andando via.
Dopo essersi assicurata che davvero fosse andato via, finalmente mise il suo bel pigiama caldo.Quando tornò in cella vide Ciro intento a prepararsi una canna.
Precisamente stava leccando la cartina, poteva sembrare stupida.Ma era così attraente con quel gesto!
<bentornata ciùciù, hai fatto una bella doccia?> rise lui prendendola in giro.
<smettila di prendermi in giro, sei fastidioso.
E non chiamarmi ciùciù, mi chiamo Gaia> disse lei spazientita.<per me sei ciùciù, solo per me però>
<vuo nu tir? È amnesia, ti rilassi un po.
State sempre agitati voi chiattilli?> chiese dopo aver fatto un tiro.<io non mi drogo, e non sono agitata.
Sei tu che irriti><ah ti irrito? Che peccato, a me nm n fott proprij>
<ti hanno mai detto che sei odioso?>
<m ann itt tant e chelli cos che i complimenti li posso contare sulle dita di una mano> disse mostrando la mano libera.
<ecco, allora lo sai gia.
Buonanotte> disse mettendosi nel suo lettino scomodo.<notte ciùciù, sognami>
<non voglio fare incubi.
Forse potrei sognare che ti uccido, allora si che sarebbe un sogno><i sogni si possono realizzare, quando vuoi.
Accirm, ti aspetto> disse lui beffardo soegbendo poi la canna.C'era aria di sfida in giro, sicuri solo di sfida o di altro?
Spazio autrice
Ciaoo.
Nuovo anno nuovo capitolo.
Auguri a tuttii🎉🎉
Ciro è tornato ad importunarla.
Secondo voi in cambio del suo silenzio che le chiederà?
Fatemi sapere cosa ne pensate❤
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Patto col diavolo//Ciro Ricci
RomanceGaia Ferrari, 16 anni. È la sorella di Filippo Ferrari, un carcerato dell'ipm soprannominato "chiattillo". Gaia è una semplice ragazza, gentile, dolce, allegra e solare con tutti, ma sa diventare un piccolo diavolo con le persone che non le vanno a...