Patto col diavolo//Ciro Ricci

6. non voglio che ti vedono con me

<Svegliaaaa.
Uagliu sctatv forzaa> le urla di Lino risuonavano in tutto il corridoio

Una volta lavati i ragazzi, Gaia scese dal letto pronta per andare a fare una doccia calda.
Essendo in zona mare, la temperatura era più bassa rispetto in città.

<Dio,ma non puoi vestirti?> borbottò lei trovando Ciro in soli boxer mettendosi le mani avanti agli occhi

<cre t miett scuorn?
Abituati, ij rorm semp accussi>disse lui avvicinandosi togliendo le mani dal suo viso

Iniziò a guardare intensamente i suoi lineamenti facciali.
Il suo viso pulito che trasmetteva innocenza e purezza.
Un piccolo angelo.

Ciro avvicinò il pollice alle sue labbra tracciando la sua forma, poi voglioso spinse il dito nella sua bocca.

<Abbiamo un patto, dimostrami che sei fedele.
Succhia>disse con voce roca guardandola negli occhi e distogliendo lo sguardo dal suo dito nascosto nella sua calda bocca.

Gaia, doveva, era di parola.
Obbligata e rossa di vergogna iniziò a succhiare il suo dito guardandolo negli occhi.
Gesto che fece impazzire completamente Ciro.
Quello sguardo sguardo ingenuo era maledettamente eccitante!

<vatt a lavà>disse scostandosi

Imbarazzata, Gaia prese le sue cose scappando in bagno.
Ciro invece, con una grossa erezione nei boxer si diresse nel bagno della cella dandosi piacere manualmente.
Il suo telefonino nascosto poi prese a squillare.

<Ciru>

<oh Piè cre?>

<Chillu fatt?
E risolt? A cas aspttamm e notizii toi>

<la settimana prossima, esce in permesso.
Amm asptta ancora poco, mo m n aggia ij> disse riattaccando e posando il telefonino nella scarpa

Gaia per la prima volta si era unita alle ragazze in mensa, voleva trasferirsi nelle celle femminili.
Mannaggia a lei che si era ritrovata nelle celle maschili!

<oh ma allor, è ver che t hanno messo in cella co boss?>chiese Nad

<già>

<ma ultimamente vi vedo ssmpre vicini, cre mica sta scattando qualcosa con lui?> disse maliziosa Silvia
<anche se fosse ti capisco, Cir è nu bellu uaglion>