Gaia Ferrari, 16 anni.
È la sorella di Filippo Ferrari, un carcerato dell'ipm soprannominato "chiattillo".
Gaia è una semplice ragazza, gentile, dolce, allegra e solare con tutti, ma sa diventare un piccolo diavolo con le persone che non le vanno a...
<credo che non ti piacerà ciò che sto per dirti. Prometti che non ti arrabbi però?> domandò con la vocina dolce per addolcirlo.
<prometto. Parli o no?> rispose lui con tono calmo ma ansioso. Insomma il suo solito tono.
<non so come dirtelo... Riguarda me e Ciro> disse lei andando un attimo in panico, non voleva fargli venire un colpo anche se la vedeva difficile.
<Ciro? Che hai combinato adesso?>
<io e Ciro stiamo insieme> disse tutto ad un tratto, era inutile girarci intorno alla fine.
<cosa? Ma stai scherzando Gaia? Ti sta obbligando?> chiese lui scioccato come non mai.
<non sto scherzando Filì, siamo attratti l'un l'altro. Non voglio scappare più da lui per mantenere la figura della brava ragazza, io lo amo> disse sincera. Si sentì molto più libera quando lo disse.
<lo ami?> chiese suo fratello non riconoscendola.
<si! Filì non voglio litigare con te, succederà gia un casino con mamma e papà. Non sei contento che io sono felice?>
Filippo fece un lungo sospiro tornando a guardare sua sorella. Mentre lei lo guardava in cerca di risposte. Dopo minuti infiniti di silenzio si degnò di dirle qualcosa.
<certo che sono felice per te, anche se avrei preferito chiunque rispetto a Ciro. Ma se si tratta bene e sei felice, allora lo sono pure io> disse accennando un sorriso finale.
<lo sapevo che eri un fratello stupendo> disse in estasi lei tuffandosi tra le sue braccia.
<ma. Se ti torce anche un solo capello gliela faccio pagare, davvero> aggiunse con tono severo e protettivo.
<tranquillo. Mh beh, ora devo andare, tra poco andiamo a pranzo>
Disse sgattaiolando via, tornando dal suo Ciro, che come sempre era intento a fumarsi una canna steso a letto.
<allora ciùciù? Tutt appost?> chiese calmo.
Se solo Filippo avrebbe osato ritorcersi contro, avrebbe dato di matto. Ora che era sua, niente e nessuno poteva allontanarla da lui. Nemmeno lei stessa poteva.
La loro relazione sarebbe finita solo se a deciderlo fosse lui, e cioè mai. Gaia era la ragazza che si sarebbe portato sull'altare, con cui avrebbe avuto dei bambini e con cui sarebbe morto di vecchiaia.
<tutto bene, se sono felice io lo è anche lui> rispose lei stendendoilsi accanto a lui.
<però ti vedo pensierosa. A c pienz?> chiese lui sospetto.
<io sono felice Cì, con te. Ma ho paura di dirlo ai miei genitori. Non voglio offenderti eh, ma a loro socuramente non piacerai>
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