16. lo ami?

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<credo che non ti piacerà ciò che sto per dirti.
Prometti che non ti arrabbi però?> domandò con la vocina dolce per addolcirlo.

<prometto.
Parli o no?> rispose lui con tono calmo ma ansioso.
Insomma il suo solito tono.

<non so come dirtelo...
Riguarda me e Ciro> disse lei andando un attimo in panico, non voleva fargli venire un colpo anche se la vedeva difficile.

<Ciro? Che hai combinato adesso?>

<io e Ciro stiamo insieme> disse tutto ad un tratto, era inutile girarci intorno alla fine.

<cosa? Ma stai scherzando Gaia? Ti sta obbligando?> chiese lui scioccato come non mai.

<non sto scherzando Filì, siamo attratti l'un l'altro. Non voglio scappare più da lui per mantenere la figura della brava ragazza, io lo amo> disse sincera.
Si sentì molto più libera quando lo disse.

<lo ami?> chiese suo fratello non riconoscendola.

<si! Filì non voglio litigare con te, succederà gia un casino con mamma e papà.
Non sei contento che io sono felice?>

Filippo fece un lungo sospiro tornando a guardare sua sorella.
Mentre lei lo guardava in cerca di risposte.
Dopo minuti infiniti di silenzio si degnò di dirle qualcosa.

<certo che sono felice per te, anche se avrei preferito chiunque rispetto a Ciro.
Ma se si tratta bene e sei felice, allora lo sono pure io> disse accennando un sorriso finale.

<lo sapevo che eri un fratello stupendo> disse in estasi lei tuffandosi tra le sue braccia.

<ma.
Se ti torce anche un solo capello gliela faccio pagare, davvero> aggiunse con tono severo e protettivo.

<tranquillo.
Mh beh, ora devo andare, tra poco andiamo a pranzo>

Disse sgattaiolando via, tornando dal suo Ciro, che come sempre era intento a fumarsi una canna steso a letto.

<allora ciùciù? Tutt appost?> chiese calmo.

Se solo Filippo avrebbe osato ritorcersi contro, avrebbe dato di matto.
Ora che era sua, niente e nessuno poteva allontanarla da lui.
Nemmeno lei stessa poteva.

La loro relazione sarebbe finita solo se a deciderlo fosse lui, e cioè mai.
Gaia era la ragazza che si sarebbe portato sull'altare, con cui avrebbe avuto dei bambini e con cui sarebbe morto di vecchiaia.

<tutto bene, se sono felice io lo è anche lui> rispose lei stendendoilsi accanto a lui.

<però ti vedo pensierosa. A c pienz?> chiese lui sospetto.

<io sono felice Cì, con te.
Ma ho paura di dirlo ai miei genitori.
Non voglio offenderti eh, ma a loro socuramente non piacerai>

Non voglio offenderti eh, ma a loro socuramente non piacerai>

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Patto col diavolo//Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora