Ciro l'aveva portata nella loro vecchia villa, si erano trasferiti dopo la morte di sua madre.
Ma lì ogni tanto ci tornava, gli riaffioravano tutti i bei momenti con sua madre.
Quando la sua famiglia era ancora al completo.Quando avrebbe voluto farle conoscere Gaia, l'avrebbe adorata sicuramente, era una donna dolce e gentile.
È proprio questo che fece innamorare suo padre.
Anche lui si era innamorato di Gaia per questo, oltre al suo lato estetico.<scendi ciùciù> disse aprendogli come sempre la portiera.
<dove siamo?> chiese lei guardandosi intorno.
<nella mia vecchia casa, quand c stev ancor mammà>
Entrarono in quella casa, ancora in ordine e sistemata.
Ordini di Don Salvatore che mandava due volte al mese una cameriera per tenere in ordine e pulita quella casa sacra per tutta la famiglia Ricci, sopratutto per lui.<Cì, voglio essere tua> sussurrò timida ma sensuale la ragazza guardandolo dritto negli occhi.
Sotto quelle lunghe ciglia nere si nascondeva uno sguardo pieno di desiderio.
Nel giro di pochi secondi, dopo aver incollato le loro labbra, si ritrovarono nella vecchia stanza di Ciro pronti ad unirsi.
<no sai quant agg aspettat stu mument ciùciù> sospirò lui mentre si aiutavano a vicenda a spogliarsi.
Ciro si stese sopra la sua ragazza tenendosi
con i gomiti per non schiacciarla, posizionandosi meglio tra le sue gambe.
La guardò un ulteriore volta come se volesse conferma, infatti come se gli avesse letto il pensiero, lei annuì.<si te facc mal rimmell, m ferm> disse prima di entrare lentamente dentro di lei.
Gaia strinse gli occhi dal dolore affondando le unghie nelle spalle di Ciro che la guardò preoccupato.
<mo pass ciùciù> sussurrò lui accarezzandole una guancia.
Ciro rimase fermo per farla adattare alla sua grandezza, lei era strettissima intorno a lui, non facendo altro che aumentare la sua eccitazione.
Poi iniziò a muoversi lentamente aumentando man mano le spinte.
<ahhh Cì...> iniziò ad ansimare lei facendolo impazzire.
Non ci volle molto prima che i due scoppiassero in un intenso orgasmo.
Il giovane Ricci riversò tutto il suo seme bollente dentro di lei rallentando le spinte.<È stato bellissimo Cì> disse lei quando si strinsero ancora nudi nel letto.
<assaje.
Ti amo ciùciù> disse il giovane Ricci avvinghiando le braccia intorno al suo bacino.<ti amo anch'io Ciro>
Il giorno dopo a sera, dopo un lungo pisolino pomeridiano, si prepararono per andare a villa Ricci, quella dove attualmente viveva la famiglia di Ciro e dove ora avrebbe vissuto anche lei.
<dai Cì muoviti, sei bello anche senza tutto quel gel in testa!> esclamò scocciata lei mentre aspettava Ciro.
Ci metteva davvero tanto tempo ad aggiustarsi i capelli, era peggio di una donna!
<o sacc ca so bel semp, ma senza gel nun song Ciro Ricci> si atteggiò lui sorridendo divertito facendole roteare gli occhi.
Finalmente uscirono da quella bellissima e grande casa volando a casa Ricci, non ci era mai stata ed era veramente bellissima anche se lo stile barocco non entrava nei suoi canoni.
<da oggi questa e casa tua, nun t fa problem e nient> disse Don Salvatore.
Si accomodarono tutti a tavola pronti per le prelibatezze servite dalla fedele camieriera dei Ricci.
Nonostante non fossero delle persone "buone" in realtà avevano dei grandi cuori.
Spazio autrice
Buonasera, scusate l'attesa solo ora ho avuto il tempo di completare il capitolo.
Comunque.
Che ne dite?
Siamo agli sgocciolo di questa storia!❤
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Patto col diavolo//Ciro Ricci
RomanceGaia Ferrari, 16 anni. È la sorella di Filippo Ferrari, un carcerato dell'ipm soprannominato "chiattillo". Gaia è una semplice ragazza, gentile, dolce, allegra e solare con tutti, ma sa diventare un piccolo diavolo con le persone che non le vanno a...