4. voglio te

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Gaia si diresse fuori ai campetti maschili arrivando alla panchina di Ciro in compagnia dei suoi amici.

<Ciro dobbiamo parlare> disse alle sue spalle

All'udire quella voce lui sorrise sotto i baffi girandosi verso di lei, guardò poi i suoi amici che con un suo cenno andarono via.

<non qui> continuò

<vien cu me allor>disse serio,posò il drum che aveva creato nel suo marsupio, sotto lo sguardo di Filippo e Carmine raggiunse Gaia al di fuori del campetto incamminandosi nel laboratorio.

Quando entrarono chiuse la porta mentre Lino aveva annuito in segno di copertura.
Si andò ad appoggiare al tavolo mentre Gaia lo guardava nervosa.

<allor vuo parla o m vuo guarda tutt o tiemp?
O sacc ca so bell, ma nun teng tiemp a perdr>disse sicuro di sé mentre riprese il drum dal marsupio, questa volta accendendolo

<vado al dunque, nemmeno io ho tempo da perdere con te.
Devi lasciar stare Filippo, ho visto che ti ha portato le pasticche.
Non coinvolgerlo nei tuoi affari sporchi>disse portandogli il dito

<e tu piens che ti ascolto?>rispose lui retoricamente facendo un tiro e assottigliando gli occhi

<non mi interessa chi comanda qua dentro sei libero di fare quello che vuoi, ma non con Filippo.
Capito?> continuò senza arrendersi

<e io che ci guadagno?>chiese tranquillo continuando a fumare

<niente, che vuoi guadagnare?
I soldi già li hai>rispose lei non arrivando al suo concetto di "guadagno"

<sei proprio ingenua.
Ij nun sto parlann e sord>

<e che vuoi allora?>

<voglio te>rispose lui con un sorrisino ironico sul volto

<voglio te>rispose lui con un sorrisino ironico sul volto

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<come?
Non scopo non te non ci pensare nemmeno>

<chi a itt c vogl chiava?>rispose lui ridendo

<e allora che vuoi?>

<scambio te con Filippo, semplice no?
Farai tutto quello che voglio, e starai con me quando voglio>

<io non farò mai i tuoi sporchi affari, non marcisco qua dentro per colpa tua>

<io le femmine negli affari non le faccio entrare tranquill, non intendevo questo.
Cose semplici.
Rimetti a posto la mia cella, ti siedi con me a mensa, stai con me se voglio e tant altro.
Non c'è niente di male no?>

<sono fidanzata e porto rispetto al mio ragazzo, non esiste niente di tutto ciò.
Lascia state mio fratello e in cambio non ti devo niente.
Filippo non è un servo o un oggetto con cui fare affari> disse agitandosi andando via

Ciro rimase li a sorridere divertito, quella ragazzina lo incuriosiva sempre di più.
Era ingenua e innocente ma aveva anche un bel caratterino tosto e ribelle.
Ovviamente non avrebbe fatto ciò che le aveva chiesto, Filippo era consapevole di ciò che faceva non aveva bisogno di essere difeso da sua sorella.

Tornò sulla sua solita panchina osservando la ragazza, si lanciavano entrambi degli sguardi.
Lui sguardi divertiti.
Lei sguardi d'odio.

<Ferrari ai colloqui>urlò il comandante indicandola

<come mai solo io?
Chi c'è?> rispose lei

<e ij c n sacc, è nu uaglion.
Vieni e e scoprilo>

A Gaia spuntò un sorriso sul volto quando capì che era il suo ragazzo.
Senza sapere il motivo guardò Ciro che ma stava già fissando con un cipiglio sul volto.

In sala colloqui c'era proprio il suo ragazzo, Daniel, ci stava insieme da poco più di due mesi.
Era un suo compagno di classe tra loro era subito nata una connessione.

Non appena lo vide corse abbracciarlo ma lui la respinse, la guardava in modo freddo.

<Ciao. Che hai?> chiese sedendosi

<Come stai Gaia?>

<come devo state chiusa qui.
Tu? Ti vedo strano>

<sono venuto per parlare>disse lui serio

<e parla non abbiamo tanto tempo!>

<io non voglio più continuare.
Non voglio una ragazza in galera.
Sei diventata come tutte le persone qui dentro, non c'è più niente che ci lega>

<e cosa significa?Non mi ami più solo perché sono in galera?Lo so ho sbagliato ad aggredirle così, ma non sono un assassina ne una spacciatrice ne altro>disse lei alterandosi, si era dimostrato davvero immaturo con quezte parole

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<e cosa significa?
Non mi ami più solo perché sono in galera?
Lo so ho sbagliato ad aggredirle così, ma non sono un assassina ne una spacciatrice ne altro>disse lei alterandosi, si era dimostrato davvero immaturo con quezte parole

<non voglio continuare, non forzarmi.
È stato bello finché è durato, ma non voglio più andare avanti>

<guarda che non ti sto forzando, sei immaturo con questi discorsi.
Tutti sbagliano, e io pago per il mio sbaglio.
Il resto sono solo scuse, avrei preferito essere lasciata per altri motivi.
Ti sei dimostrato come tutti gli altri!>disse acida lei

<sono immaturo, pensala come vuoi, non mi interessa più.
Ognuno ha preso due strade diverse,buona vita spero che troverai la felicità>

<va bene, allora addio, buona vita anche a te> disse lei arrabbiata e delusa allo stesso tempo, si alzò velocemente dalla sedia andando via con il comandante

Era il suo primo ragazzo, era stato lui la sua prima cotta.
Per come lo conosceva, non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato a definirla una criminale solo perché aveva risposto alle provocazioni di quelle ochette con la violenza, insomma, era un continuo ogni giorno.
Quando è troppo era troppo, aveva resistito fin troppo.

Quando è troppo era troppo, aveva resistito fin troppo

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Spazio autrice
Eccomi tornata.
Buon Natale a tuttiii🥂🥂
Ciro ha proposto di lasciar stare Filippo solo se Gaia si "costituisce" a lui.
Che ne pensate di questa sua richiesta?
Gaia ha rifiutato, ci ripenserà?
E di Daniel, che ne pensate?
Cosa succederà ora?
Vi sta piacendo?
Fatemi sapere❤❤

Patto col diavolo//Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora