Gaia Ferrari, 16 anni.
È la sorella di Filippo Ferrari, un carcerato dell'ipm soprannominato "chiattillo".
Gaia è una semplice ragazza, gentile, dolce, allegra e solare con tutti, ma sa diventare un piccolo diavolo con le persone che non le vanno a...
<mamma, papa. Io e Ciro stiamo insieme>disse senza giri di parole.
Per poco alla madre non le veniva un infarto!
<cosa stai dicendo Gaia sei impazzita?! Con un criminale eh?! Ti vuoi rovinare la vita?!> gridò sua madre furiosa fregandosene della presenza del ragazzo.
<se stare con lui per te è rovinarmi la vita allora si! Io lo amo e tu non ci puoi fare niente> urlò a sua volta la ragazza stringendo la mano di Ciro, che era rimasto in silenzio.
<Bene, allora scegli. O stai con lui o vai via da questa casa, per sempre. Non voglio questa vergogna in faccia>
<Anna calmati, parliamone. Ciro, di certo la tua vita non mi piace ma non ti giudico,se la vuoi davvero bene allora sono sicuro che la tratterai nei migliori dei modi. La vuoi bene?> chiese il padre empatico, facendo sorridere nel cuore Gaia.
<io non la voglio bene, io la amo e voglio anche sposarmela in futuro> disse con un perfetto italiano lui.
<Gaia non te lo ripeterò ancora. Lui o noi?> continuò con le sue idee sua madre.
<Anna ma cosa stai dicendo?> domandò suo marito.
<non metterti in mezzo, ho chiesto a lei>
<ma davvero fai?> chiese Gaia senza parole.
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La madre annuì, e lei rimase soltanto delusa dal suo comportamento. Non si aspettava che arrivasse a questo linite.
<bene, scelgo lui. E sai perché? Perché sono sicura che mi renderà felice come lo sta già facendo. E a differenza tua non mi ha mai chiesto di scegliere. Per dirmelo, significa che puoi fare a meno di tua figlia, quindi bene, addio. Papà ti voglio bene, non sparire almeno tu> disse frettolosamente tirando Ciro con sé.
<ciùciù non voglio che litigi con loro p mezza mij> disse serio lui prendendole il volto tra le mani.
<no Cì, è mia madre nel torto non tu. E poi io ti amo e non voglio rinunciare a te>disse sincera lei.
<vieni a stare da me allora>
<non voglio darti fastidio, affitterò una piccola casa>
<ma qual fastidio ciùciù, tu sei la mia donna e devi stare con me. Sagl ja> disse sorridendo Ciro avvicinandosi alla macchina.
E così giunsero nella villa Ricci, armata di imbarazzo seguì Ciro all'interno dove ad attenderli c'erano suo fratello che aveva già conosciuto, e il padre di Ciro che non perse tempo ad avvicinarsi ai due.
<cia pccrè non ci siamo presentati, Don Salvatore> si presentò cordialmente lui cercando di metterla a suo agio.
<Gaia>disse timida e con un piccolo sorriso.
<pà, tt appost?> chiese riferendosi a tutti gli affari.
<tutt appost Cirù> rispose suo padre.
<Ue bentornati> disse Pietro mentre addentava un panino.
<ven a sta cà?> chiese suo ladre riferendosi alla ragazza.
<eh>
<Vien ja, t facc fa o gir ra cas> disse lui tirandola con sé.
La portò al piano di sopra in camera sua, anzi, da oggi sarebbe stata la loro.
La camera era rivestita in bianco, nero e oro, d'altronde come tutto il resto della casa.
<camera nostra> disse sorridendo in modo malizioso. ___________________________________________
Arrivata sera, Ciro l'aveva portata a mangiare fuori in un bel ristorante lussuoso di Napoli.
<è bellissimo qui Ciro> sorrise Gaia affacciandosi per guardare il panorama che mostrava tutta Napoli.
<o sapev ca t piacev> rispose lui abbracciandola da dietro.
<c assttamm, mh?> continuò annusando il suo profumo.
E così si sedettero a un tavolo affianco alla vetrata, scelto appositamente da Ciro.
Mangiarono molto, anzi, Ciro mangiò molto. Gaia già dopo l'antipasto era gonfia, aveva soltanto assaggiato il resto dei piatti. Eppure si chiedeva come faceva Ciro a rimanere così magro, mangiava tantissimo.
<vac a pavà, po t port a na part>disse allontanandosi dal tavolo, lasciandola con la curiosità che la uccideva.
Poi ritornò e uscirono da lì avvicinandosi alla macchina, ma prima che potessero entrare Gaia gli si parò avanti.
<dove mi porti?> chiese con il labbruccio sperando che lui le rivelasse la meta.
<è na sorpres, nun m guardà accussì> rispose ridendo cercando di distogliere lo sguardo prima che potesse cedere.
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Spazio autrice Heyy, eccomi. Che ne pensate della reazione dei genitori di Gaia? Al prossimo capitolo!😉❤