Alexis vagava nella propria testa. Sentiva un muscolo dimenticato, dentro di sé, che si fletteva, come in allenamento. Era lento e moscio all'inizio, ma nel giro di qualche respiro sembrava rinato, come un braccio ricresciuto. Sapeva cos'era: era il riflesso. Quella forza misteriosa che lo faceva combattere con furia, precisione, ineluttabilità. Quando quel muscolo si era flesso, lui era sopravvissuto e qualcuno era morto. A volte, in combo con Monique. Questa era una di quelle volte in cui era scattato in piedi e scappato via dal salotto. Poi era di nuovo sul divano, le guance bagnate, il muscolo in flessione. Gli dava la nausea. Sentiva che stava ricrescendo più possente di prima, tra il cuore e lo stomaco, impedendo respiri profondi e battiti potenti. La pressione gli stava salendo, il respiro abbreviandosi. L'ossigeno, sparato più velocemente nella testa, gli spannava la vista e restituiva consapevolezza. Non la voleva, ma gli serviva. Del resto, quando mai aveva combattuto in uno stato mentale felice? Aveva sempre avuto nausea, o mal di testa, o crampi. Ma poi arrivava la botta, l'adrenalina inondava ogni fibra del corpo e lui pensava: eccomi, cazzo, ora sono io. E quando la botta scendeva e la vista gli restituiva il mondo in uno stato di stasi vedeva il risultato della violenza, provava gioia, abbracciava Monique, via ai festeggiamenti. Era quella la forma del mondo che riconosceva come "la sua vita". Tutto il prima, ma soprattutto il dopo, erano state prese per il culo. Si era chiesto, ogni tanto, se fosse normale riconoscersi in una sola attività, per di più durata un pugno di anni. La sua gloria era in minoranza temporale. Eppure era stata come un terremoto, aveva cambiato ogni cosa e nessuno aveva più potuto continuare a vivere ignorando il presente. Ecco perché lo avevano riportato lì: nessuno aveva dimenticato.
Alexis era seduto su un barile di dinamite ma faceva finta di niente. Così, quando la concentrazione di alcol nelle vene scese e tutti ripresero contatto con la realtà, iniziò la prima fase di quell'operazione di merda.

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La Guerra Bianca
AcciónIn una qualunque periferia di una qualunque città, la guerra sta per ricominciare. Costretto a fare i conti con il passato, Alexis torna nei bassifondi dove lo attendono i rimorsi e la propria identità perduta. Non ha tempo da perdere: l'assassino d...