L'alcol scorse a fiumi. Dio solo sa da dove lo avessero tirato fuori. Probabilmente aveva preparato tutto il Doc.
Quando Alexis scese le scale e fu abbracciato dalla sua banda, gente di ogni età, uomini donne bambini, tutti volevano un pezzetto di lui, e il Doc aprì i rubinetti, li stordì a suon di bottiglie e, soprattutto, anestetizzò Alexis. Perché era lui il cuore di quella svolta, ma gli si leggeva in faccia un panico talmente annichilente che avrebbe potuto fargli esplodere il cuore in uno spruzzo di sangue.
Quindi si attaccarono tutti alla bottiglia: il Doc, la mora, Damn'it, Alexis, chiusi in una stanza che in un'altra epoca doveva essere un salotto, buttati su divani lisi e pieni di polvere, storditi a guardare il soffitto, tessendo una rete di propositi. Passarono così due o tre giorni. Alexis sembrava una persona che ha perso il senno: abbandonato sul divano, braccia e gambe da tutte le parti come un pupazzo, lo sguardo di vetro. Poi poteva essere un sospiro, un singhiozzo, uno scatto ed era in piedi, due metri più alto, che ruggiva e bestemmiava e piangeva, preso in ostaggio da orrendi pensieri. Usciva, spariva, infestava il palazzo, spaccava roba a caso. Poi tornava con una lucidità nuova e pericolosa negli occhi.
Il Doc conosceva quel ragazzo come le sue tasche, provava a immaginare quello che gli stava passando per la mente ma riusciva solo a elucubrare e la cosa non gli piaceva. Aveva paura anche lui, cazzo. Sapeva che stavano per fare una follia, ma non poteva farci niente. Quindi esorcizzava il terrore con lo stordimento, aspettando che passasse e si abituassero tutti all'idea. Sapeva che funzionava così. Sapeva che ogni grande battaglia va preparata con una dose di droga. Qualunque droga. Bastava che uccidesse qualche migliaio di neuroni e sarebbe andata bene. Quale persona sana di mente si butta in un combattimento perfettamente lucida e consapevole?
Il Doc rise, tra i fumi dell'alcol. All'improvviso sentì in bocca il sapore di tabacco, talmente forte da spaccargli la lingua. Quando cazzo aveva fumato tutte quelle sigarette? Eppure i mozziconi erano lì in terra, illuminati da una luce a mezz'altezza che filtrava dalla finestra. Tre giorni erano passati ed era il momento di fare qualcosa.
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La Guerra Bianca
ActionIn una qualunque periferia di una qualunque città, la guerra sta per ricominciare. Costretto a fare i conti con il passato, Alexis torna nei bassifondi dove lo attendono i rimorsi e la propria identità perduta. Non ha tempo da perdere: l'assassino d...