Tutte le volte che non ti ho detto grazie

Capitolo 10

Finimmo le lezioni e tornai in camera. Avevo passato tutto il tempo con Madison e Alex e mi dimenticai completamente di Jacopo. Bene.

Varcai la soglia e vidi Jacopo sul divano con una ragazza. No.

Lui mi guardò con un ghigno sul volto e la ragazza, che era quella che era insieme a lui sull'autobus, mi guardò con sguardo di scusa "ciao scusami tanto tolgo il disturbo..." iniziò, ma Jacopo le mise una mano sulla vita e la rimisi sul divano " nono resta. Può restare vero ricciolina?" mi chiese con fare gentile. Gentile era l'ultimo aggettivo della serie dedicata a Jacopo.

"ma certo! vuoi fermarti a cena? Non sono troppo brava, ma ci so fare" risposi con tono gentile. Non mi disturbava la ragazza in se, era Jacopo a provocarmi rabbia.

La ragazza addolcì lo sguardo e si offrì di aiutarmi. Partita iniziata Jacopo caro.

Si chiamava Emily e era molto gentile e fine. Aveva lunghi capelli biondi, occhi azzurrissimi e uno sguardo simpatico e contento. Parlammo del più e del meno, conoscendoci meglio. Poi ovviamente arrivò argomento "Jacopo" 

"davvero non volevo. Mi dispiace un sacco, è che mi aveva chiesto di farlo per far ingelosire una persona..." un pizzicore di fastidio mi si radicò dentro " tranquilla. Non è colpa tua, e  non sono arrabbiata con te. E' lui il problema" dissi mentre mescolavo il sugo " ehi aspetta la manica della divisa è nella padella-" cercò di alzarmi la maglia e sfiorò il polso. Sobbalzai e indietreggiai impaurita e smarrita, aveva toccato il mio limite, lì dove solo io provavo dolore.

"Oddio stai bene?? Oddio perdonami non volevo farti male davvero! Scusami" Emily si chinò su di me e mi porse un bicchiere d'acqua. Jacopo si era alzato di scatto ed era venuto da noi "che succede??" chiese con tono sorpreso e un po' scocciato "sono stata io perdonami Rose! Volevo solo sollevarti la manica e ti devo aver fatto male" iniziò Emily mentre io ancora ero scossa. nessuno aveva mai toccato quel limite e nessuno doveva farlo.