Parte Prima Fumo

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Tutto di quel luogo mi diceva che ero dove non dovevo essere.

La sala era troppo piccola e l'aria puzzava di sudore e alcool.

L'atmosfera era confusa: la musica feriva i timpani e la gente urlava frasi sconnesse.

Mi feci largo tra la folla urlando il nome della mia amica -June!- ma la mia voce appariva troppo fioca rispetto al baccano della discoteca.

-Sono qui ,scema- mi gridò sfoderando un sorriso scocciato -Ero andata un attimo da Robby -

Il viso di Robby fece capolino dalla sua spalla.

Le teneva i fianchi mentre si dimenava a ritmo di musica.

-Ciao Elenoire - disse

-Ciao Robert - risposi fredda.

Non mi era mai stato simpatico.

-Eddai, non fare quella faccia!- mi sorrise June, e mi diede uno schiaffetto sul braccio -Non siamo a un funerale!-

Provai a sorriderle, ma non mi veniva.

Scossi la testa -Scusa June, ma mi scoppia la testa-

Lei scoppiò a ridere, poi tolse qualcosa dalla bocca di Robby e me lo porse .

-Vedrai che starai meglio!-

Era una canna.

La soppesai in mano per un po'; era calda e liscia all'esterno.

Aveva un buon odore.

Non ne avevo mai vista una.

Rimasi a fissarla.

-La devi fumare!- mi urlò June poi si mise due dita davanti alla bocca, soffiando -Così-

Le ubbidii.

Strinsi la canna tra le dita e poi tirai.

La testa prese a girarmi vorticosamente e dovetti aggrapparmi al braccio di June ; mi sembrava di cadere.

Tutto divenne confuso.

Improvvisamente la mia mano non toccò più il braccio della mia migliore amica, accarezzò il vuoto.

Mi prese il panico.

L'urlo acuto di megafono squarciò l'aria fumosa. Sussultai.

-Siete pronte belle dolcezze?- un sonoro "Sì" si alzò dalla folla -E allora ecco a voi, dolci puttanelle, il più grande, il più mitico il più grandioso Dj che noi possiamo vantare ... ecco a voi Mr BlackHot.!

Un enorme frastuono si alzò dalla folla mentre il nuovo Dj faceva il suo ingresso sul palco.

Era piccolo, non doveva avere di più di quindici anni; ma quando alzò la mano chiusa a pugno un boato enorme lo accompagnò.

Il Dj che aveva suonato fino a ora si tolse le enormi cuffie e appoggiò il microfono sulla console.

Prima di scendere dal palco diede una pacca sulla spalla a Mr BlackHot, poi raggiunse un gruppetto di ragazzi che lo applaudì quando si unì a loro.

Una musica metallica venne fuori dalle grandi casse ai lati del palco e la folla prese a dimenarsi.

Cercai June nuovamente ma non la trovai.

Mi sentivo persa.

Avevo voglia di piangere, di rannicchiarmi in un angolo con la testa fra le mani e piangere.

Oppure stare da sola senza quella musica infernale nelle orecchie.

Volevo scappare.

No, anzi, volare.

Ero decisamente fatta.

Una sola e prima canna.

Cazzo, sapevo resistere bene.

Poi qualcosa subentrò a quella musica, un suono ancora più sgraziato e turbante.

Le sirene della polizia.

MrBlackHot lanciò un gridolino acuto e la folla iniziò a muoversi spaventata.

Venni spintonata in avanti.

Qualcuno gridò il mio nome, ma non mi girai a vedere chi fosse.

Le porte vennero aperte e come una mandria di bisonti si precipitò fuori.

Fui spinta lontano contro una parete e io mi appiattii per non venire travolta.

Chiusi gli occhi.

Quando li riaprì vidi un poliziotto davanti a me.

Aveva la divisa blu e il capellino calato sulla fronte.

Mi guardava le mani, scuotendo la testa con disapprovazione.

E allora mi accorsi di tenere tra le mani la canna ancora fumante.

Merda.

(GOOD) BYE#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora