11 Ovatta

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-Un po' più sotto.... No, scusa più a destra. La mia destra, non la tua! Ah si, proprio lì, ora pigia più forte... Brava, proprio così!-
Le mie dita sprofondavano nella nuvoletta di ovatta.
Stavo disinfettando il suo zigono, seduta, davanti , sul freddo pavimento del mio bagno; il disinfettante giaceva abbandonato accanto a me.
Era da tanto che non bagnavo il batuffolo e ormai lo stavo sfregando quasi asciutto contro la pelle di Geremia.
-Ahia!- sussultò e io allontanai dalla sua faccia.
-Scusami- mormorai .
Scosse la testa - Non devi scusarti- mi prese il polso e lo avvicinò alla faccia -Continua-
Ripresi a strofinare.
Lui mi aveva salvata, medicarlo era il minimo che potessi fare.
Se solo fossi stata più coscienziosa;  se solo non fossi stata così stupida...
In un angolo remoto della mia mente una risata riecheggiò.
François
L'unica persona che cercassi di dimenticare, si riaffacciava nel mia vita, prepotentemente.
- Posso chiederti una cosa?- domandò Geremia.
Si sforzava di parlare in modo calmo, ma la sua voce tradiva una nota di dolore.
Temevo quella domanda.
E ancora di più temevo la risposta.
-Perché eri fuori questa sera?-
Domanda legittima.
Domanda a cui volevo rispondere con assoluta verità.
Presi fiato.
Uno
Due
Tre...
-Avevo voglia di prendere una boccata d'aria-
Fanculo la verità , schivata una grandissima figura di merda!
Ger annuì poco convinto
Ero una pessima bugiarda, me lo aveva già detto.
- Mi dispiace averti fatto conoscere Orazio-
Scrollai le spalle -Non è colpa tua-
-Orazio non è cattivo ,solo ... Ha avuto una vita difficile. Soffre di una malattia che non lo fa crescere, per questo sembra un quindicenne ma in realtà ha due anni in più di me-
Lo guardai stupita
MrBlackHot aveva vent'anni!
-Non importa-mormorai
-Grazie-
Sorrisi -Per cosa?-
-Per tutto-
Si avvicinò a me e il suo naso sfiorò il mio.
Eravamo così vicini ....
Lei è mia!
Gli misi un dito davanti al bocca - Ti prego...Non oggi-
Ger annuì
Si scostò e la mia mano ricadde pesantemente nel vuoto.
-Vai a letto-
Le sue parole suonavano più un ordine che una richiesta.
Mi alzai, lanciai l'ovatta lontano.
Spinse la porta del bagno con cautela, poi mi mise una braccio sulle spalle.
-Andiamo-
Mi accompagnò nella mia stanza, tamburellando le dita sul mio braccio.
Sembravo un bambina con il suo papà .
Mi mise a letto, distese le coperte su di me.
-Resta con me- lo implorai
E lui rimase seriamente.
Si stese accanto a me nel letto
Mi accoccolai tra le sue braccia, riuscivo a sentire il suo cuore battere contro le costole.
Mi iniziò ad accarezzare i capelli.
E io mi addormentai.

I primi raggi del sole danzarono sul cuscino, accarezzandomi i capelli.
Sollevai le palpebre.
La finestra era aperta e il vento faceva gonfiare le tende come vele di un barca ormeggiata.
È avvolto da quel candore, Geremia teneva una sigaretta tra le dita.
Mi alzai
-Sei sveglia- mormorò senza voltarsi.
Tirò una boccata.
-Buongiorno- borbottai- Che ore sono?-
Ger scrollò le spalle, non lo sapeva
Mi affacciai anche io alla finestra :il cielo era tinto di rosa, squarciato da raggi pallidi.
Era l'alba
Geremia tirò un altra boccata
Il fumo uscì dalle narici sotto forma di piccole nuvolette.
-Vuoi del caffè ?- chiesi
-Sveglierai tuo padre- rispose atono
Ecco, Ger modalità stronzo era tornato.
Mi guardai intorno.
Il suo giubbotto era posato sulla sedia, le sigarette e l'accendino in bella vista nella tasca.
Ne presi una e l'accesi.
Il fumo mi fece venire le lacrime agli occhi.
Tossii
Mi piaceva.
Tirai un 'altra boccata
-Che stai facendo?-
-Sto fumando - sorrisi

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DIN DON
COMUNICAZIONE SI SERVIZIO
Ebbene si, sono tornata.
Dopo più di un mese sono tornata con un nuovo capitolo che dovrebbe essere la fine di una fantomatica prima parte inventata da me per capirci qualcosa tra le mie idee.
Per il prossimo capitolo dovrete aspettare un po'. (Non un mese forse qualche settimana )
Giulietta
Ps mi scuso per eventuali errori ma sto scrivendo dal telefono e molto spesso mi cambia le parole....maledetto correttore!

(GOOD) BYE#Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora