Cazzo.
Cosa ci faceva là?!
Come sapeva dove abitavo?!
Soprattutto, perché diavolo bussava alla mia finestra?!
Lo fissai.
-Ti sposti?- gracidò lui -Fa un freddo cane, qua fuori-
Ubbidii, e mi spostai.
Lui entrò.
Scrutò il letto sfatto e il libro sul cuscino.
-Ti ho disturbato?- disse sorridendo
Scossi la testa -Cosa fai qui?-
-Volevo farti compagnia-
Si buttò sul letto e il materasso scricchiolò sotto il suo peso.
-Fai come a casa tua, tranquillo- dissi acida.
Lui scoppiò a ridere -Sei simpatica.-
Scrollai le spalle.
Avrei voluto che se ne andasse.
Avrei voluto che si alzasse e uscisse dalla finestra
Avrei voluto che non fosse venuto
Eppure ... una microscopica parte di me, gli implorava di restare ...
-Perché mi guardi?- la sua voce aveva assunto un tono brusco.
-Come mi hai trovato? -
Ecco, era venuta fuori.
Quella fatidica domanda era venuta fuori dalle mie labbra.
E appena lo dissi, avrei voluto non averlo detto.
Stranamente lui sorrise -Un deficiente della polizia ha lasciato scivolare dalla tua cartella un foglio con questo indirizzo-
Strabuzzai gli occhi -Ma ... ma- balbettai.
Come faceva sapere che sarei andata oggi da mio padre?
-Mi stavi spiando!- quasi urlai.
Il sorriso scomparve dalle sue labbra -Ho chiesto alla tua vicina; simpatica vecchietta, e mi ha detto che saresti tornata oggi-
Vecchia spiona!
Sicuramente aveva sentito mio padre parlare al telefono con mia madre!
-Perché sei venuto?-
Si alzò dal letto e il materasso emise un lamento sollevato.
-Avevo voglia di vederti-
Le nostri mani erano così vicine; sentivo il calore della sua pelle.
-Non mi conosci - allontanai le dita
Mi sorrise -Si, invece.-
Trasalii -Come?-
-Ti fidi di me-
Scossi la testa -Ci siamo visti una volta, nella stazione di polizia, per giunta-
-Eppure mi hai rivelato il tuo sogno-
Era vero.
Le sue dita mi accarezzarono il mento e lo tirarono su, costringendomi a guardarlo.
I suoi occhi erano oro liquido, intensi e freddi.
Mi ipnotizzavano.
Il suo odore, poi, era inebriante.
L'odore forte della canna si mescolavano al profumo del dopobarba e all'odore di sudore.
Volevo restare in quel modo in eterno.
Ma poi lui si allontanò.
Aprì la finestra.
-Dove vai? - chiesi, la mia voce era fastidiosamente implorante
Mi sorrise, poi con un balzo scavalcò la finestra.
Sentì i rami d'edera gemere sotto il peso delle scarpe.
Ma io rimasi ferma.
Non corsi a vedere se si era fatto male.
Rimasi ferma al centro della stanza, mentre l'aria notturna danzava nella mia stanza
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(GOOD) BYE#Wattys2015
RomanceAmore non ti permette di scegliere. Perché dovrebbe? È così divertente tirare frecce a destra e a sinistra senza sapere chi viene colpito. Perché dovrebbe smettere? Ho sempre vissuto la mia vita nell'anonimato, sconfiggendo i miei demoni e combatte...