- Sì mamma, sto bene. Sì, Calum è un bravo ragazzo. Mamma dai, non mi farà del male e sì, ne sono sicura -
La conversazione andava avanti da un po' e tutto ciò che sua madre le diceva risultava fastidioso. Fastidioso perché a pronunciare quelle parole era la stessa persona che aveva già deciso il futuro della figlia quando quest'ultima aveva cinque anni. Ramona questo lo avrebbe ricordato per sempre.
Le parlava dal bagno dell'aeroporto di Amsterdam solo perché ieri aveva scordato di chiamarla, ed erano giorni che non sentiva sua madre.
Dopo aver rischiato di cadere per colpa di un cane (quella povera bestia a cui lei aveva dato la colpa) si avvicinò a Calum, intento ad osservare una rivista.
- possiamo andare? -
Annuì e non si accorse di ciò che successe nel lasso di tempo tra l'aeroporto all'albergo perché persa nei suoi pensieri. Sapeva quanto sua madre fosse infastidita dalla sua scelta di partire, non faceva sicuramente parte dei progetti sul futuro della figlia.
- e tu che facevi prima di partire oltre ad ubriacarti? -
Si risvegliò solo nel momento in cui Calum pronuncio quelle parole, che ovviamente la infastidirono.
- studiavo legge, sono tutti avvocati in famiglia, kiwi. E tu? -
- te l'ho già detto. Lavoravo in un bar e poi nel tempo libero suonavo con dei miei amici. Non mi stavi ascoltando, non è così? -
- già, scusami, stavo pensando -
Dopo solo tre ore decisero di rimanere almeno un altro giorno ad Amsterdam, gli piaceva tanto e inoltre erano parecchio stanchi. Videro i posti più visitati solitamente come la casa di Anna Frank o il museo di Van Gogh.
E decisero di uscire la sera perché di discoteche fighe ad Amsterdam ce ne sono tante. Ma i nostri ragazzi sono talmente rimbambiti che, per sbaglio, si ritrovarono in un locale gay.Certo, insieme si divertirono lo stesso, ma dopo un po' di palpatine da dei ragazzi, Calum non ce la faceva più.
Prese per il braccio Ramona ed uscirono più veloci che mai.- siamo proprio deficienti - Ramona fu la prima a parlare e poi rise, tanto. Dopo poco si unì anche Calum e dopo qualche secondo la ragazza riparlò.
- ora: troviamo un'altra discoteca o facciamo altro? -
- sono le due, potremmo fare qualsiasi cosa.
Scusa ma adesso riesco solo a pensare a quanto siamo deficienti, veramente. C'era scritto anche fuori che era un locale per gay - le disse indicando l'insegna.Lei rise di nuovo e lo tirò per un braccio. Probabilmente aveva deciso di andare in un'altra discoteca pensò Calum. Wow come sei perspicace micetto.
- vuoi fumare qualcosa Ramona? - disse con sguardo malizioso.
- no, scemo - disse colpendogli la spalla.
- scherzavo, scherzavo. Anzi ci facciamo un selfie? -
- certo - uscì dalla tasca il telefono e lo piazzò di fronte a loro.
Il ragazzo avvicinò e poggiò le labbra sulla sua guancia bianca e Ramona poté solo pensare a quanto fosse adorabile (e pronta per essere un nuovo sfondo) quella foto.
Vorrei farvi notare che tutte le città fanno parte del tour europeo dei 5sos!💓 (a cui io non ho potuto partecipare, ma la vita va avanti no?)
Sono già all'undicesimo capitolo, wow. Grazie mille per le 2k+ visualizzazioni!
Lascerete un voto ed un commento vero? 😶
(Ora cancello l'avviso di prima e scusate l'orario improponibile ma prima c'era Harry Potter)
Tanti baci
Sis
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ready✈c.h.
FanfictionIspirato da una storia vera. ready: dove un ragazzo cerca un'omonima della sua ex per convincerla a partire con lui per un viaggio già prenotato in giro per il mondo. highest rank: 7 in storie brevi. © sunsash