Moscow

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Ramona 🌸

- Luke, io non ho ancora capito cosa ci fai tu qui ad Atene - chiesi mentre prendevo in mano il mio panino.

- sono venuto per lei - disse alludendo a quella che credevamo fosse la sua amica Kat, che era ovviamente più che una amica.

Lo potevi vedere da quel sorriso che aveva mentre la guardava da lontano, mentre lei usciva dal bagno e subito con lo sguardo cercava lui e lo trovava li, ad aspettarla. Ed è proprio in quel momento che mi accorsi che Luke non aveva mai fatto niente del genere con me. Per anni ero stata convinta che il nostro fosse stato, seppur giovane, un grande amore. E mentre ripercorrevo quegli anni passati insieme al college non mi accorgevo che il ragazzo affianco a me mi stava fissando, guardava proprio me e avrei voluto davvero entrare nella sua testa per capire a cosa stesse pensando.

La signorina davanti alla porta di imbarco ci comunicò che potevamo cominciare a metterci in fila. Finì in fretta e furia il mio panino e salutai con un abbraccio sia Luke che Kat, stanno bene insieme.

Kat aveva origini russe, perciò ci disse cosa andare a vedere una volta arrivati a Mosca.

Dormimmo per tutto il volo, così da non essere troppo stanchi una volta arrivati.

La signorina del meteo diceva che c'erano 6º. Dovevamo ricorrere a qualche vestito più pesante sepolto nei meandri della nostra valigia.

Rimasi stupita dalla pulizia che c'era in quella città, da quanti fiori erano sbocciati, dalla bellezza di tutto. C'era una strana magia che circondava la città, forse era solo la primavera. Immagino che d'inverno fosse tutto ricoperto da troppa neve, così tanta che forse non apprezzi nemmeno.

Calum interruppe i miei pensieri.

- dovremmo parlare, del bacio dico -

- certo che dobbiamo. Posso solo dirti che mi andava di baciarti perché sei un bel ragazzo e semplicemente mi andava di farlo -

- o-okay. Quindi siamo-siamo. No, niente - disse con un velo di delusione.

- ma sei stupido? - dissi prendendogli la testa fra le mani - ti ho baciato perché lo farei ogni minuto che passo con te, perché mi piaci e solo uno stupido non capir- - mi interruppe, baciandomi, lì, su due piedi, vicino una fontana, che ogni tanto schizzava.

- volevo darti il secondo bacio prima che lo facessi tu. Avevo sempre pensato che a darti il primo bacio sarei stato io, perché l'ho sempre voluto. Perché mi sei piaciuta sin da quando ti ho trovata su facebook, sin da quando ubriaca hai risposto - prese una pausa e poi continuo - E avrei voluto baciarti a Parigi, anche se volevo farlo in tutte le tappe, ma soprattuto l'avrei fatto a Parigi, la città dell'amore e invece tu l'hai fatto ad Atene, in un bosco, lasciandomi senza parole - riprese fiato, aveva detto tutto velocemente
- adesso andiamo però, voglio cambiare continente -

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È un capitolo cortissimo, ma spero possiate apprezzarlo lo stesso.

Grazie mille per le 5K visualizzazioni, un grazie a tutti quelli che votano, che commentano e che aggiungono la storia agli elenchi di lettura. Grazie tante 💓💓😻😘

Nel prossimo capitolo si cambia continente, secondo voi quale sarà? 😏

A 10 voti e due commenti aggiorno.

baci
Silvia

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