America! New York

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- quanto è fastidiosa - borbottò.

- Calum, non guardarla. È semplicemente incuriosita. Guarda, invece, quanto è bella New York, è una magia -
Il fascino di New York, evidentemente, non bastò. Una ragazzina che li fissava da lontano innervosiva tantissimo Calum. Probabilmente li avrà riconosciuti grazie alle foto online.

- si, okay, ma ci sta fissando -

- dai, smettila di pensarci. Ti porto in un negozio - disse con un sorriso Ramona.

- preferivo stare qui guarda - disse seccato Calum.

- ma no, non ti porto a comprare vestiti! (Magari dopo si). Voglio prendere una macchina fotografica nuova - disse trascinando Calum, con una mano intrecciata a quella del ragazzo e l'altra lasciata a dondolare
- però amico, se mi guardi troppo il culo si consuma - aggiunse ironica, senza nemmeno girarsi a guardarlo.

- ma non lo sto mica guardando, però te mi sculetti davanti con i tuoi jeans, però non lo sto guardando eh - disse da dietro Calum ridacchiando.

- si, lo so. I miei jeans sono meravigliosi. Adesso concentriamoci sulla macchina. -

Ne scelsero una velocemente e non persero altro tempo, mezz'ora dopo stavano già registrando.

- Ramona, saluta - disse un Calum sorridente da dietro la macchina.

- no - disse lei facendo la linguaccia mentre camminava verso la porta del bagno. Poi si fermò allo stipite e con solo metà viso ancora visibile, guardò intensamente verso la telecamera mandando un bacio volante.

- ciao ciao  - disse ricambiando il bacio Calum.

- vorrei farmi mora - urlò dal bagno Ramona.

- okay tesoro, però io sto ancora registrando, non è bello registrare te che parli dal water -

- ma veramente mi sto solo facendo la piastra. Comunque, tu che ne pensi? -

- penso che staresti bene anche con i capelli arcobaleno. Però per favore, rimani bionda lo stesso -

- sono bionda da tutta la vita, uffa! Però se non ti piace.... -

Dopo aver detto questo uscì dal bagno e, ancora in mutande, cominciò a saltare sul letto.

- sto cominciando a dubitare della nostra stabilità mentale. Insomma, siamo davvero strani -

- beh, lo siamo dalla nascita. Sappiamo di esserlo. E adesso vieni qui - disse Ramona spalancando le braccia.

Calum si avvicinò con la macchina fotografica e scattò una foto mentre si davano un tenero bacio.

- sei tutta mia - sussurrò sulla sua spalla cadendo abbracciato a lei.

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Questa è una storia leggera, per persone che non si prendono troppo sul serio.

Alla fine, tutte le storie rispecchiano la scrittrice, proprio come questa.
Mi dispiace di non aver aggiornato più frequentemente e vi ringrazio enormemente per le 6mila visualizzazioni e i quasi mille voti. Grazie, grazie, grazie 💓💓.

Scrivere questo capitolo mi ha fatto venire voglia di ritornare a NY, anche se, in realtà, ho voglia di tornarci tutti i giorni. È troppo bella per essere vera.

Mi piacerebbe concludere dicendo che da adesso aggiornerò più spesso, il che probabilmente sarebbe una bugia dato che tra meno di un mese ho una gara di danza e la scuola è iniziata a tutta birra. Solo posso dirvi che lo spero e che ci proverò 🌸.

P.S. Mi scrivete ALMENO due commentini? 💓

Al più presto
Silvia

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