Guardò con insistenza gli abiti che aveva scelto e che in quel momento aveva adagiato sul letto. Aveva solo un asciugamano annodato alla vita e i capelli erano già asciutti ma non ancora del tutto sistemati, almeno quella volta non avrebbe fatto arrabbiare Jimin. Insomma, non era mica facile avere a che fare con dei fastidiosi ricci anziché dei capelli normali.
Osservò ancora una volta i vestiti e valutò per l'ennesima volta il luogo d'incontro e le persone con le quali avrebbe passato il tempo. Annuì fra sé, ritenendo la propria scelta opportuna. Una camicia blu notte decorata con dei ricami dorati e degli skinny jeans neri sarebbero andati bene, no?
Li indossò senza fretta, premurandosi di sistemare la camicia dentro i pantaloni per renderla più carina. Indossò degli orecchini argentati e indossò diversi anelli con delle gemme colorate perché a lui quegli accessori piacevano davvero tanto. Si sistemò i capelli con parecchie difficoltà e, quando ne fu soddisfatto, si allontanò per guardarsi per intero.
Si fermò qualche minuto a guardarsi, perché stava già cambiando idea sul proprio aspetto? In quel momento si sentì così...esagerato.
Forse non doveva indossare tutti quegli anelli, erano forse troppi...?
Si sentiva così fuori luogo...
Forse avrebbe fatto meglio a cambiarsi, sì. Era vestito davvero come una...puttana?
I jeans erano troppo stretti, forse? O magari era la camicia a farlo apparire osceno...?
Era normale fare certi pensieri sporchi vedendolo vestito così, no?
Spalancò le ante dell'armadio e rovistò in fretta tra gli indumenti che c'erano dentro; ma forse ci aveva messo troppo tempo a prepararsi prima perché sentì il clacson di un'auto ed era proprio la macchina di Yoongi. Guardò l'orologio e, in effetti, era proprio quello l'orario in cui avevamo programmato di incontrarsi.
Sospirò deluso, stava già andando nel panico. Si chiese a cosa esattamente avesse pensato mentre decideva di mettere quei vestiti che aveva addosso. Erano osceni, erano troppo e risaltavano troppe parti del suo corpo, che per di più non era nemmeno bello.
Si guardò un'ultima allo specchio per sincerarsi di avere almeno i capelli a posto, prese il portafoglio, il telefono e le chiavi, se li sistemò in fretta nelle tasche, indossò il giubbottino ed uscì di casa.
Prese un profondo respiro alla ricerca di regolarizzare il battito cardiaco che sembrava essere impazzito. Cercò di stamparsi un sorriso il più sincero possibile sul volto e si ripeté più volte di essere pronto sia per passare la serata in uno strano locale che puzzava di alcol sia per incontrare quel ragazzo di cui non sapeva né volto né nome.
Uscì dal condominio e si richiuse la porta dietro, aprì la portiera e salì a bordo. Si sedette dietro, sorprendendosi nel non vedere nessuno oltre Jimin e Yoongi.
Preferì non fare domande e salutò con un sorriso gli altri due. Sorriso ricambiato solo da Jimin, ma tanto Taehyung sapeva che in realtà Yoongi fosse dolce tanto quanto un orsetto gommoso e che semplicemente non lo desse a vedere, per cui si accontentò del piccolo cenno che gli fece col capo.
Il tragitto era durato relativamente poco, accompagnato solo dalla musica bassa che Jimin aveva insistito per mettere. Taehyung gradì questa scelta del suo miglior amico perché altrimenti si sarebbe sentito seriamente a disagio e sapeva che probabilmente Jimin l'avesse fatto proprio per quel motivo.
Cercò di scacciare via invece quel senso di ribrezzo che cominciava a provare per il modo in cui era vestito. Provò a ripetersi che anche Jimin indossava degli skinny jeans, ma non riusciva comunque a spiegarsi perché su Jimin stessero così bene mentre addosso a lui sembravano volgari.
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𝐈𝐍𝐒𝐄𝐂𝐔𝐑𝐄 || TAEKOOK
Hayran Kurgu«Era difficile sfuggirle, quella bastarda riusciva sempre a manipolarlo. Era presente sempre e ovunque, non lo lasciava respirare, non gli dava pace. Lo faceva soffrire e Taehyung non era in grado di affrontarla da solo, né era capace di chiedere ai...