~•capitolo 1•~

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~•RODRICK•~

Era letteralmente un giorno come gli altri quando Rodrick decise che cercare di far innamorare di lui Heather Hills era una sua perdita di tempo quindi, come tutte le volte, si arrese. Certo, la sua cotta per lei sarebbe persistita per molto, molto tempo ma come si è promesso, non avrebbe più esternato i suoi sentimenti per la ragazza. Rodrick sapeva dal canto suo che sarebbe stato complicato non farle gli occhi dolci ogni volta o trattenere l'inchino che avrebbe sicuramente fatto al suo passaggio.
Nel mentre, era già arrivato nella prigione minorile (aka scuola) dove doveva per forza andare (sua madre lo aveva minacciato dicendo che non gli avrebbe più dato la paghetta). Come sempre arrivò in classe in ritardo, si sedette sulla sua sedia in modo decisamente non composto e iniziò a fare palline di carta da buttare addosso al professore.
Rodrick sapeva che sarebbe stato comunque rimproverato dall'adulto alla cattedra anche se la sua unica colpa fosse stata respirare quindi tanto valeva fare qualcosa per farsi rimproverare che avesse almeno un minimo di senso.

Sicuramente era la giornata più noiosa della sua vita, come la mattina prima, e quella prima ancora, e quella ancora più precedente, ma quella era ad un livello più alto di noiosità per il ragazzo visto che ormai non serviva più organizzare piani per la meravi- ..
No, meglio che non lo dica, potrebbe ricominciare il suo circolo vizioso.

Forse una delle cose interessanti dentro quella classe era il ragazzo in terza fila che si scaccolava, oppure la compagna che si truccava a due banchi di distanza, o magari la ragazza che aveva come compagna di banco che aveva appoggiato il seno sul banco- aspettate, compagna di banco? Da quando Rodrick aveva una compagna di banco? Si sarebbe sicuramente accorto di aver avuto una compagna di banco no? Beh, forse no ma comunque il ragazzo era oltremodo confuso.
La sua compagna non era uno di quei stereotipi che si aggiravano per la scuola da millenni, quasi il contrario visto le cosce robuste, i fianchi più ampi e decisamente il seno (che Rodrick cercava di non guardare fallendo miseramente) prosperoso. La ragazza aveva i capelli in una coda con un quintale di ciuffi che le cadevano davanti agli occhi, lui quasi pensava che non ci vedesse affatto.
Rodrick era sicuro di non averla mai vista in tutta la sua esistenza. Magari si è trasferita da poco ed era assente quando si è presentata. Si, è l'opzione più probabile.
-stai fissando- una voce decisamente non del professore lo aveva colto in flagrante e lui si girò verso la cattedra, perdendo quasi l'equilibrio perfetto che si era creato tra lui e la sedia e rimise la sua faccia annoiata mandando un avvertimento a chiunque lo avesse guardato.
-cosa faresti se ti rubassi un bacio?-
Rodrick osservò il viso della ragazza con la coda dell'occhio.
-si sai, tipo un souvenir- rispose lei allo sguardo annoiato del vicino di banco -dici che posso farlo?-
La mente di Rodrick si stava fondendo -chi diavolo saresti?-
-sono la tua vicina di banco- lei disse -da tipo, quattro mesi-
La faccia annoiata di Rodrick svanì in cinque secondi contati e si girò completamente verso di lei.
-scusa cosa?- disse soffocando le parole -come cazzo è possibile?-
-beh se me lo chiedi, è cominciato tutto con il professore che..- venne interrotta dal ragazzo che alzava gli occhi al cielo -non me ne frega un cavolo, ero ironico... Non del tutto, ma comunque!- urlò sussurrando alla presunta non nuova ragazza -come hai fatto a non farti vedere per tutti questi mesi?-
La ragazza lo guardò con occhi stralunati e sollevando un sopracciglio iniziò a scrutarlo per poi girarsi verso il professore.
Non appena la ragazza si girò, ignorando completamente Rodrick, il ragazzo iniziò a sentire le viscere bruciare. Perché ora lo ignora? Non è mica colpa sua se non si è fatta notare.
-hei, hei non ignorarmi- sussurrò alla ragazza -ora fai l'offesa? per quale motivo?- Rodrick fece un broncio contro la ragazza taciturna. Non avrebbe sprecato la sua giornata con altre domande.

~•°•~

La campanella della scuola suonò d'improvviso e la maggior parte della classe iniziò a correre verso l'uscita. Rodrick ormai si era lasciato alle spalle la rabbia che aveva provato un paio di ore fa. Era sicuro che non si sarebbe fatto più domande sulla ragazza  fino a quando vide suo fratello, Greg, e il suo stupido amico, Rowley, affianco alla sua maledetta compagna di banco misteriosa (di cui non sapeva ancora il nome peraltro) che parlavano animatamente di qualcosa sconosciuto a Rodrick.
Diventando una specie di stalker, iniziò a seguirli fino al parcheggio, vedendo la pacca in testa che la più grande diede a Greg e il saluto che quest'ultimo fece ai due prima che lei facesse salire in macchina Rowley.
Vide a un certo punto che la ragazza provò anche a dare un passaggio a suo fratello, il quale rifiutò salutandola di nuovo e avviandosi verso casa.
Rodrick vedendo questo prese l'occasione al volo e quasi rapì il fratello buttandolo nel retro del furgone.
-bene moccioso, ti va di spiegare chi era la ragazza che ti stava quasi per rapire?- chiese non proprio gentilmente il più grande.
-non mi stava rapendo! tu l'hai fatto!- esclamò Greg -e poi come fai a non sapere il nome della tua compagna di banco?!- urlò tremando leggermente.
Rodrick lo guardò dallo specchietto retrovisore e iniziò ad accelerare sballottando ancora di più il povero ragazzo.
-sicuramente mamma crederà a me quando dirò quanto sei stato irresponsabile a tal punto da farti quasi rapire da una persona a scuola- disse inscenando un piccolo piagnucolio ridendo malvagiamente nel mentre - ma questo non succederà se mi dici CHI È-
-È PAYTON! SI CHIAMA PAYTON ED È LA CUGINA DI ROWLEY! ORA RALLENTA PORCA MISERIA- il ragazzino praticamente urlò al fratello.
-bene, grazie idiota- il maggiore bloccò improvvisamente il furgone e scese, lasciandoci dentro un Greg leggermente traumatizzato.
Rodrick aveva finalmente un nome.

~•°like a souvenir°•~ Rodrick HeffleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora