~•°capitolo 6°•~

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~•°PAYTON°•~

Payton era incazzata da morire.
Come potrebbe non esserlo dopo la grandissima "chiaccherata" con il ragazzo più fastidioso di quel momento?
Payton aveva così tanti pensieri in quel momento.
Avrebbe voluto che la sua bocca fosse riuscita a spiaccicare un po' di insulti in più? si, decisamente.
Avrebbe voluto anche che non si fosse sentita così tanto presa in causa da ciò che le aveva detto? sicuramente si.

Ciò che era successo neanche un'ora prima la stava leggermente logorando da dentro. Perché? purtroppo la ragazza non aveva una risposta a questa domanda. Sia per il fatto che stava guidando, sia a causa della presenza del ragazzino Heffley dentro la vettura.
Payton non voleva farsi vedere con nessuna debolezza o dubbio sulla sua faccia mentre c'era lui vicino a lei. Non voleva far preoccupare un bambino per problemi che non dovrebbe comunque capire a quell'età.

Purtroppo per lei, Gregory era un ragazzino intelligente quando voleva.

-c'è qualcosa che ti da fastidio?-

-hm? ah, no. non ti preoccupare-

-sei imbronciata però- ribatté

Payton rallentò e si specchiò, aveva effettivamente un broncio. Si girò subito e rilassò le labbra come se non fosse successo nulla.

-stavo solo un pochino male in classe oggi. come ho detto non serve preoccuparsi-

Il ragazzo non sembrava molto convinto ma lasciò perdere la discussione
-se lo dici tu- finì la conversazione. Il suo lasciar perdere al momento giusto era un lato del bambino che piaceva alla ragazza.

Payton sperò di non essere sembrata dura con la risposta e continuò a guidare fino alla casa di Rowley.
Nella macchina non volava una mosca, se non si conta la canzone che la radio stava trasmettendo e i piccoli sospiri di noia di Greg.
Lei a volte cercava furtivamente di controllarlo dallo specchietto e vedeva il ragazzo guardare fuori dal finestrino con le guance gonfie appoggiate sulla mano.
Sapeva che si stava stancando di quel miserabile giro in macchina e accelerò un pochino per fare più in fretta.

Payton ringraziò solo che non ci fosse stato traffico quel giorno, altrimenti sarebbe stato molto più imbarazzante di quello che era già.

Raggiunta la casa del cugino, Payton tolse il blocco delle portiere e diede la possibilità a Greg di uscire.

Payton si era abituata a guardare se il ragazzino fosse sano e salvo durante la sua solita corsetta per incontrare l'amico, ma quel giorno Greg si fermò a metà del vialetto e tornò all'auto della ragazza, sorprendendola leggermente (di solito la salutava urlando un ciao).

Il ragazzo si chinò e mise la testa dentro il finestrino del passeggero per poter parlare senza alzare la voce.
-se stai male a causa di mio fratello, non Manny. Non lo vedi da un po'. Sarebbe anche strano ma non volevo dire quello- divagò facendola un po' ridacchiare -volevo dire, se è per colpa di Rodrick, ti consiglio di non prendere sul serio quello che dice. Sai pure tu che è un idiota e che sputa molte cavolate- disse Greg

Payton si irrigidì alle sue parole (come cavolo ha fatto un bambino a capire che stava male per quella persona non voleva saperlo) ma mise un sorriso sulle labbra e spettinò un po' i capelli al ragazzo, facendolo gemere leggermente dal fastidio

-come ho detto, per due volte- disse ridacchiando -non c'è bisogno di preoccuparsi. ma grazie per il consiglio, è molto apprezzato-

-nessun problema, sempre pronto a dare consigli-

~•°like a souvenir°•~ Rodrick HeffleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora