~•°PAYTON°•~
Letitia come aveva promesso non ha fatto finire la storia in quel momento. Quella conversazione era vecchia di due giorni ma ne lei ne Rodrick hanno dato segno di volerla continuare.
Payton però se lo doveva aspettare, visto che è uno dei tratti distintivi dell'amica.
Il problema? Era a casa nel suo letto a cercare di non morire a causa della febbre.
Come si sia ammalata la mora se lo stava ancora chiedendo.
Beh, in realtà un'idea ce l'aveva.~•'^'•~
Stava piovendo a dirotto. Non voleva decisamente andare a scuola quel giorno. Perché prendersi un sacco di pioggia e comunque non imparare nulla di nuovo dal giorno prima? Ma a Payton era stato insegnato di andare a scuola anche con meno dieci gradi sotto zero.
Non che i suoi genitori amassero che la figlia morisse di ipotermia (in quel caso) ma ci tenevano a farla crescere nel modo migliore e questo includeva avere una buona istruzione.
Quindi Payton sapeva che nonostante la pioggia battente sarebbe andata in un modo o nell'altro a scuola.
Aveva controllato che i finestrini della sua macchina fossero chiusi, che il motore fosse apposto e che i tergicristalli fossero puliti. Ritenendo apposto la sua bambina, si avviò con zaino e ombrello verso l'istituto.
Payton era abbastanza cauta durante il viaggio e infatti andò piano per non scivolare.
Stava andando tutto bene ed era anche riuscita ad arrivare a scuola senza bagnarsi o altro, doveva solo passare il parcheggio della scuola e avrebbe iniziato la giornata senza problemi.Non c'erano posti vicino all'entrata della scuola. Porca la puttana. La giornata non poteva peggiorare vero?
Mai l'avesse detto.
Payton si girò per prendere lo zaino e l'ombrello che erano nei sedili poster- ombrello?
Non c'era nessun ombrello dietro vicino alla sacca piena di libri.
Non si scoraggiò e scese dalla macchina per vedere se lo aveva messo nel baule. Non c'era neanche l'ombra di un singolo ombrello in quella macchina. Payton aveva la tentazione di piangere.Con tutta la velocità che le sue gambe avrebbero potuto sopportare, la ragazza prese lo zaino e corse fino all'entrata della scuola. Non servì a molto visto che la pioggia la bagnò comunque.
Come se non fosse abbastanza, la porta era chiusa.
-Com'è possibile?!- sbottò all'improvviso. La mora iniziò a bussare ripetutamente alla porta di ferro.
La sua pazienza stava finendo come la sua forza di battere le nocche su quella cavolo di cosa.Alla fine smise e guardò l'ora: 6:30? in che senso? Payton toccò confusa il suo orologio da polso. Le cazzo di lancette erano ferme alle sei di mattina.
Sbuffando e cercando di trattenere le lacrime tirò fuori il suo telefono cercando un posto asciutto per non bagnarlo: 9:13 am. Erano le 9:13, pioveva a dirotto, le porte non aprivano fino alle 9:30 per qualche strano motivo dettato dal regolamento della scuola e lei non aveva l'ombrello. La pioggia le stava bagnando i calzini e non era per niente una bella sensazione.
Payton prese la decisione di tornare in macchina e aspettare fino a che non fosse l'ora dell'apertura delle porte.La ragazza fece di nuovo una corsa verso la sua auto cercando nel mentre le chiavi per aprire il più velocemente possibile l'autovettura.
Inutile dire che si bagnò comunque.Payton non appena si sedette nel sedile buttò la testa sul clacson, facendolo suonare per 10 secondi buoni. Subito dopo, alzò la testa e appoggiò le mani sul volante stringendo e tirò un urlo liberatorio che durò (secondo fonti esterne) per un minuto intero.
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~•°like a souvenir°•~ Rodrick Heffley
FanfictionQuando l'ennesimo piano per conquistare la meravigliosa splendida Heather Hills non va a buon fine, Rodrick ci rinuncia. Eppure la sfrontata ragazza nuova sembra che abbia qualcosa di interessante per la quale questa volta potrebbe non voler rinunc...