Arcania e Celia, meglio note come le sorelle Sibille. Tutti alla scuola delle Lacrime Grezze, le conoscono. Bugia. Tutti conoscono la unica e sola, Celia.
Arcania, chi...? La sorellina della miglior psychic della scuola, dalle così scarse doti magic...
Uccidere il sonno che già di base manca, per Arcania e per questa giornata di costa Illusoria...?
Fatto.
Mia piccola paglia, questo nuovo giorno è appeso nei tuoi filtri, sappilo. Sto veramente male e devi fare veramente il miracolo qui. Non voglio-non me la sento di deluderla, eppure mi vedo costretto in ogni modo. Per Arcania e il suo futuro felice, deve prima detestarmi sul nascere.
«Kalon, fai sul serio? Cos'è quella roba??» Mi sorprende un po', lo strano tono con cui me lo chiede. Forse Arcania, non ne ha mai vista una. Totalmente plausibile. Dopotutto lei, non ha mica vissuto la sua vita, a fare avanti e indietro tra umani e fatati, come me e Carter.
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«Nel mondo degli umani le chiamiamo, sigarette.» Il male per i non-magici e per la loro salute, ma il miglior tormenta sonno (dopo il piccante), per un mezzo umano che crolla in ogni dove, senza preavviso. Tipo, in un ritrovo di ribelli, per esempio. «So, cos'è una sigaretta. Tuo fratello ne divora un pacchetto dietro l'altro, tra una lezione e l'altra. Non era questo il punto...» Perfetto, forse non mi devo neanche impegnare poi così tanto, per rovinare il tutto.
«Ancora non me ne capacito, che sei realmente diventata l'assistente di quel montato, sai.» aggiungo comunque, altro disappunto. Rido. Peccato che non ci sia niente da ridere, ed è davvero l'ultima cosa, che vorrei fare in questo momento.
Penso davvero che Carter sia un montato, ma dire che non abbia talento, sarebbe davvero un affronto alle sue capacità. Mio fratello farà strada, in un modo o nell'altro. Mentre io... mi limiterò come al solito, ad arrivare ad un possibile e sempre più rischioso, domani.
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«Potevi semplicemente dirlo, se non avevi voglia di venire.» Ho quasi fatto piangere, la strega di cui sono attualmente pazzo, grandioso.
Kalon, devi. Tu, devi-Inspiro un po' di fumo e mi decido a continuare. «Siamo mezzi umani, io e Carter dico... Creature estremamente deboli, quanto facilmente influenzabili. Sicura, di poter sopportare questo tipo di oppressione?» Sicura di poter sopportare, un'eventuale e certa perdita...? Io no, affatto.
