Arcania e Celia, meglio note come le sorelle Sibille. Tutti alla scuola delle Lacrime Grezze, le conoscono. Bugia. Tutti conoscono la unica e sola, Celia.
Arcania, chi...? La sorellina della miglior psychic della scuola, dalle così scarse doti magic...
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«Visto che le poesie e le sceneggiate sembrano piacerti così tanto, voglio che tu memorizzi le parole del gran Charlie Chaplin: "Il requisito fondamentale di un grande attore è che si piaccia quando recita". Ho bisogno che quel attore, torni da me. Non posso più aspettare. Hai tempo fino alla fine delle nozze di tua sorella. Devi tornare e sparire. Non farti notare. Non farne parola. Le regole, già le sai. Svanisci. Fatti odiare se è necessario. So che non aspetti altro.» Ci siamo. Una lettera finalmente consegnata e una Sibilla di nuovo intrappolata.
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Accartoccio il tutto e contemplo sul da farsi, portandomi un pugno alle tempie. L'unico ancora sano tra i due, per la precisione. «L'immaturo e impreparato spettatore che dal suo pronto coraggio, ha anche ricavato condanna...»
Una destinata canaglia con la spada precariamente arrotondata.
...Pronta a tornare alle origini...?
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«Buddy ascolta, prenditi cura di tutti loro in mia assenza...» Un bacio sulla fronte del mio sempre più ingrigito famiglio, accompagnato da un ultimo saluto alla casa di Celia e Arlo e da superficiali raccomandazioni.
«...»
«Mi mancherai e tanto Buddy, ma la tua tristezza è pari a quella di un addio e questo non-no-non voglio mentirti. D'ora in avanti, le cose saranno interamente giocate tra caso e furbizia. Di più. Una combinazione di nuove incertezze. Letali. Potrebbero esserlo. Una partita tra scacchi truccati, che magari renderanno vittorioso questo tuo sconforto. La mia improvvisa assenza, porterà o non porterà... a molte cose.» Arretrate questioni, che non possono più tacere. Da ambo le parti. Uno spinoso scontro di famiglia, con del sangue. Sperando che tale, non finisca per essere il mio.
