Arcania e Celia, meglio note come le sorelle Sibille. Tutti alla scuola delle Lacrime Grezze, le conoscono. Bugia. Tutti conoscono la unica e sola, Celia.
Arcania, chi...? La sorellina della miglior psychic della scuola, dalle così scarse doti magic...
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«...La, la, la...» Izzy, che canticchia? Più che un buon segno, conoscendo il così drammatico soggetto.
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Abbozzo un lieve sorriso, dopo aver sbirciato nella nostra piccola incantatrice. Izzy è pronta a raggiungerci nella sua nuova e immagino breve serenità, visiva e non-visiva. «Mi ha già perdonata, vero?» chiedo sottilmente all'altra Sibilla una volta seduta a tavola, nonostante l'apparente inutilità di questa mia domanda.
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«Che cos'altro ti aspettavi? Sei la sua più grande ossessione, ti avrebbe perdonata a prescindere, no...?» Celia, la sua razionalità a convenienza e le sue braccia incrociate al petto, ci tengono particolarmente a ricordarmi di tenermi lucida nelle mie idee e affermazioni. Sicuramente lei e la sua veggenza, sapranno molto più di quello che io possa afferrare con la mia sola empatia. Un gelido avvertimento...? Potrebbe ammirevolmente esserlo, se solo il suo contorto motto di vita non fosse: "Sta a guardare e non fare niente, per migliorare il possibile".
Anche se questo potrebbe quasi precisamente implicare brutti guai per Arcania Sibilla e per le sue azioni passate e future? Ammirevoli o disdicevoli che saranno o che siano state?
A volte vorrei davvero non avere certe risposte o almeno immagino che sia così.
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