Dopo aver accompagnato la sirena, mi sono diretta alla taverna dell'isola per tre semplici motivi.
Il primo: bere, naturalmente.
Un boccale o due, magari tre.
Il secondo: recuperare e ricongiungermi con un brillo e depresso Khalil.
Sospetto, che sia qui.
Il terzo: Scovare il vero e giusto fedifrago.
Il preside vuole un nome.
E io quel nome, pensavo di avercelo dagli inizi.
Ora invece, potrei davvero averlo.
Un simpatico problema di vedute per l'incerta, che non può più sbagliare nel confondersi.
«Capitano, faccia scendere quel suo imbarazzante vice da quel tavolo...» Mi sussurra e chiede un noto volto della nave, dopo avermi bloccata a pochi passi dall'entrata. Nemmeno il tempo di assaporare l'idea del mio alcol, che l'empatica è già nel pieno della sua soffocante attività preferita. «D'accordo, ci penso io...» Le faccio segno di lasciarmi spazio, inoltrandomi nelle profondità di questo buio affollamento di gioiosi e ubriachi danzanti. Nella tana dai pluri-fastidi, uno in particolare mi ha da subito fatto drizzare le orecchie. Seduto nel bel mezzo di una scalinata, nella così breve e soffocata distanza. Tra sbronzi addormentati e provocanti donzelle cacciatrici. Con il vuoto negli occhi... e nel cuore. Il mio primo e ultimo amore.
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Arcania Bugiarda
ФэнтезиArcania e Celia, meglio note come le sorelle Sibille. Tutti alla scuola delle Lacrime Grezze, le conoscono. Bugia. Tutti conoscono la unica e sola, Celia. Arcania, chi...? La sorellina della miglior psychic della scuola, dalle così scarse doti magic...