Capitolo 10

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Sono passate circa quattro ore da quando mi è arrivato il messaggio ed io sono ancora fermo a guardare il soffitto con telefono in mano incerto sul dafarsi.
"Chi sei?:)" era tutto ciò che dice ma quel numero 'sconosciuto' mi ha fatto una domanda così semplice ed io sono bloccato e non so cosa fare. Il mio cuore martella contro il petto e sinceramente non ricordo più come mi chiamo, il problema però persiste e se non gli rispondo in fretta potrebbe pensare male. Prendo un po' di coraggio e digito sulla tastiera una risposta degna di me "indovina ;)" e premo il tasto invia.
Mi bastano circa trenta secondi per pentirmi di quello che ho appena fatto e inizio a sudare e ad agitarmi come una ragazzina in preda da crisi adolescenziali ....ok forse non era una similitudine adatta visto che sono davvero in crisi adolescenziale...ma non sono certo una ragazza.
"Lou, tesoro, scendi che è pronta la cena!" urla mia mamma dalla cucina ma io apro la porta e con voce altrettanto alta dico "Non ho fame oggi, scusate" e richiudo la porta buttandomi a pancia in giù sul letto.
Chiudo gli occhi e una musichetta mi fa sobbalzare, è il mio telefono che squilla. Sono troppo lontano da esso e non riesco a leggere il nome di chi ora mi sta chiamando, e facendo venire un infarto, così mi avvicino e rispondo senza nemmeno guardare.
"Pronto?" dico quasi incerto. "Ehi Tommo! Bro, scusa se ti abbiamo abbandonato io e Liam prima, comunque....ti ha chiamato Styles eh?" Stan alza il tono della voce, non ne so il motivo, ma nell'ultima parte della frase sembra aver usato un tono quasi malizioso.
"Ah..Stan..no, ma mi ha inviato un messaggio però....anche se non sono proprio sicuro che sia lui"
"Ma...come no!? E tu chiamalo! Vuol dire che ha letto il bigliettino"
"Sei sicuro di aver messo il mio nome vicino al numero? Perché sembra proprio di no!"
"Cazzo! Me ne sono dimenticato!" esclama e sento una botta ovattata dal suono di un altra voce, è sicuramente quella di Liam che lo sta sgridando " Beh, tu intanto chiamalo no? Vorrà sicuramente sapere chi sei."
Stranamente il mio cervello non recepisce segnali negativi in ciò che Stan ha appena detto e la considero un'idea accettabile, così, saluto Stan velocemente e vado sui messaggi....leggo ancora ciò che ha scritto poi con non so quanto coraggio lo chiamo e attacco il telefono all'orecchio.

Tuu tutuu tutuu

Non mi sono mai sentito cosi agitato prima d'ora, le mani mi tremano appena e mi mordo le labbra per la tensione.

Tuu tutuu tutuu

Sudo, forse anche troppo, e sono certo che se uscirò vivo da tutto ciò andrò a farmi una doccia

Tuu tutuu tutuu

"Dai Styles, non sei mica sordo?" dico piano mentre mi passo la mano libera sui capelli umidicci. Inizio a perdere le speranze quando. ..

"Pronto?"

Una voce, ma che dico, un angelo ha parlato. Ha pronunciato quell'unica parola con un tono di voce così dolce ed armonioso che mi sembra di aver udito un uccellino cantare mentre i fiori sbocciano e la primavera ti inonda di gioia e calore.

"Emh..pronto?"

Il suono si ripete, questa volta è più forte, più secco ma allo stesso modo soave e rassicurante. Passerei l'intera vita a sentire questa voce, bassa e roca, ma dolce e melodiosa che risveglia in me quel cuore che sembrava diventato ghiaccio duro.
Sento, però, che se non gli rispondo subito potrebbe riattaccarmi in faccia ed io voglio solo continuare a sentire quella voce.
Ma non riesco a collegare in tempo il cervello che il secco rumore della linea che si interrompre mi fa rimanere basito e senza fiato.

Rimango in silenzio col telefono in mano e la bocca semi aperta per non so quanto tempo. Mi ha attaccato senza aspettare che io parlassi...magari ora penserà che fosse stato uno scherzo...magari..ora non chiamerà più...ma...perché ha risposto alla chiamata e non al messaggio? Le domande mi perseguitano e mi invadono poco alla volta e il respiro diventa irregolare. Sento il caldo soffocarmi e ho davvero bisogno di quella doccia.
Mi alzo e corro in bagno, sfogliandomi lentamente, ancora scioccato da ciò che è successo poco fa, e butto i vestiti nel cesto vicino il lavandino, apro l'acqua ed entro, sperando di far scivolare via i troppi pensieri come quelle gocce d'acqua.
Ma invece peggioro solo le cose...
Mi ritrovo subito a pensare alla sua voce...l'ho sentita solo un paio di volte..e non ha neanche mai detto una parola carina nei miei confronti, solo mezzi insulti ed ora una semplice parola, ma da lui tutto suona più bello, anche una parolaccia diventa un suono meraviglioso, perché è lui a dirla.
Chiudo gli occhi e mi rilasso, cerco di non pensare a nulla, solo a me, al fatto che devo trovare un modo per recuperare, un modo per vincere quella scommessa, un modo per rendere mia madre ed i miei amici orgogliosi di me, un modo per guardare ancora una volta quei due smeraldi verdi, un modo per sentire ancora la sua voce....un modo per poterlo toccare...per potergli mordere quelle labbra rosee.
Apro gli occhi di scatto, ansimando, e noto con leggero disgusto che la mia mano è scesa da sola lungo il mio addome arrivando quasi a toccare la zona del basso ventre. La tolgo subito sbattebdola al muro della doccia imprecando: "Merda! Louis! Lo hai visto si e no due volte! Cosa diavolo-" mi blocco e fermo l'acqua, le docce mi fanno pensare e anche troppo.
Esco dalla cabina doccia e prendo un asciugamano legandolo alla vita, mi dirigo in camera e osservo il mio telefono, ancora buttato sul letto.
Almeno di una cosa posso starne certo...il numero è davvero il suo e non un fake, così lo prendo e lo salvo nella rubrica con "Harry" cercando di rimanere vago nel nome così, nel caso qualche membro della mafia di Zayn provi solo a legger, non capirà esattamente di quale Harry si tratti.

Harry

Che poi ha un nome più che bello...pronunciarlo mi rilassa, forse perché lo dico lentamente proprio come parla lui. Ho odiato il giorno in cui mi ha dato del frocio correndo via...ho odiato ancora di più quello in cui Zayn mi aveva costretto a scoparlemo....e odio questo giorno...in cui mi ha tenuto tra le braccia dandomi un leggerro asaggio di ciò che non potrò mai avere nella mia vita.
Chissà se ha una ragazza
Se ha davvero gli occhi solo verdi o ha altre sfumature
Cosa si prova a sentire il suo odore ancora più vicino?
E se la sua voce ha lo stesso suono roco e armonioso quando.....
Immagini poco caste mi invadono la mente, lui sotto di me, sudato, completamente sudato, gli occhi lucidi e semi chiusi, le labbra schiuse e rosse, il collo impregnato da segni violacei e le sue mani sul mio petto, mentre il suo si alza e si abbassa. "Louis" lo sento chiamarmi, mi desidera "Ti voglio" dice ancora e si avvicina per poi svanire insieme al suono dei suoi gemiti.

Sobbalzo e quasi cado dal letto. "NONONO!" mi sbatto un cuscino in faccia "Smettila!" Non ho bisogno di guardare sotto l'asciugamano per capire in che situazione io mi trovi ora, ma è doloroso e imbarazzante dover passare il resto della notte così quindi chiudo la porta a chiave e tutto ciò che riesco a fare è chiudere gli occhi e far ciò che devo.

* * * * * * * * * * * *

"Fatto le ore piccole, Tommo?" dice Stan dandomi delle botte sulla schiena mentre si siede vicino a me.
"Dove sono?" chiedo spaesato.
"Alla...biblioteca scolastica" dice alzando un sopracciglio.
Non ho ben capito come io sia arrivato qui ma stare con Liam e Stan mi rassicura.
"Hai una brutta cera, Louis" dice Liam aprendo un libro. "La faccenda Styles non ti ha fatto dormire eh?"
Anche se avrei detto "piuttosto che faccenda Styles direi farmi Styles nei sogni non mi ha fatto chiudere occhio", ma ovviamente mi limito ad annuire piano.
"Quel riccio ti farà impazzire!" esclama Stan ed io non posso dargli torto.
Sto per crollare di nuovo con la faccia sul libro di storia che Liam gira la testa di lato dicendo: "Cos' hai lì?" ed indica un qualcosa incastrato tra le pagine.
Ancora confuso guardo lui poi il libro e noto che c'è davvero qualcosa, un foglietto, ed è stato ripiegato un paio di volte, lo prendo e lo apro ma la scritta mi lascia ancora più stordito.

"Louis Tomlinsom :)"

È tutto ciò che dice.

~spazio a me~

*parte la canzone di Titanic* sono passati 80 anni.....

ma sono ancora qua! Con un caputolo nuovo, CORTO, ma NUOVOOO!!!! SEMBRA IMPOSSIBILE MA È VERO!
Dopo vacanze, scuola, malattie, verifiche e merdine varie ....mi sono schiaffeggiata selvaggiamente (?) e mi sono svegliata.

Scusate per gli errori che troverete ma ho scritto abbastanza in fretta e sinceramente la mia voglia di rileggere 2526272 volte è pari all'eterosessualità di Harry, sorry

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Il Bullo e il Secchione// Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora