Mi stavo preparando per andare a scuola.
Oggi di mal umore, non mi andava che avessi litigato con la prima persona con cui ho legato nell'intera Parigi.
Soprattutto se quella persona diventa il tuo migliore amico.
Ma perché avrebbe dovuto arrabbiarsi? Ci teneva di sicuro, ma perché qualcosa sarebbe dovuta andare storto?
Controllai il telefono per vedere se c'era qualche messaggio, e si in effetti c'era.
Era da parte di mio padrePapà
Ma quindi che fai a Natale?
Vieni qua no?
01:23Non so quante volte ho detto a mio padre di non scrivermi tardi visto che sarei di sicuro di già a letto, ma lui era così, notturno ma mattiniero.
Comunque, tra un mese era Natale e di sicuro sarei tornata in Italia per festeggiarlo con i miei.Eh si pa
05:45Poi chiusi la chat.
E iniziai a svegliarmi con dell'acqua fredda in faccia.
Non mi truccai, di fatti non mi piaceva il trucco addosso, no, mi piaceva in realtà.
Solo che non ero capace, non lo ero mai stata, mia sorella provava sempre ad impararmi come si faceva ma ero un totale fallimento.
Presi la borsa e uscì.
Si non usavo un zaino ma diciamo più una borsa abbastanza grande da contenere i libri e i quaderni che servivano.Poi uscì di casa ma mi fermai a salutare Margot.
"Bonjour!"
Si girò a guardarmi e mi abbracciò.
"Bonjour, mamma oggi piena di cose da fare!" Disse facendomi l'occhiolino.
"Aspetta... che intendi?!"
"Gli faccio fare il giro di Parigi!"
"Ma che carini!" Dissi palesemente sclerando.
"Smettila! Piuttosto, a te chi ti fa fare il giro della città?"
"Ma per favore! Comunque, come si chiama?"
"Miles."
"Ah dai pensavo peggio!" Dissi scherzando.
"Ma dai! Comunque, Théo potrebbe farti fare il giro di Parigi!"
La guardai e feci mezzo sorriso, speravo che Théo mi avrebbe parlato.
"Potrebbe, dai ora vado a scuola."
La salutai con un saluto e mi diressi verso la scuola.
Skip Time
Mi trovavo davanti ai cancelli della scuola, la prima cosa che vidi era Théo, che parlava con i suoi amici.
Non mi avvicinai sapevo che non mi rivolgeva la parola.
Però vidi che mi notò, quando incrociammo lo sguardo si rivolse subito ai suoi amici.
Eppure non avevo ancora capito il perché si era arrabbiato così tanto.
Ero stanca di fare finta di niente e mi diressi verso di lui.
Ma quando lo feci i cancelli della scuola si aprirono e lui entrò subito in classe.
Mi fermai un attimo, controllai l'orario sul telefono e mi resi conto che non avevo tempo di parlare, dovevo entrare in classe anch'io.Ero in classe, Théo era davanti a me e io cercavo di parlargli senza farmi scoprire dal professore.
Guarda un po' che facevo per lui.
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Luce italiana nella fama francese - Kylian Mbappe
FanfictionQuando una ragazza italiana inizia l'università in Francia non si aspetta granché... se non un francesino che si intromette nella sua vita.