Capitolo 27

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Che cazzo era successo?

No dico per davvero, ma io che cazzo avevo fatto?

Dopo quel fottutissimo bacio me ne ero scappata da quella situazione.
Lui che mi osservava ed io che non sapevo che altro fare se non andare via, scappare, annullare la mia carriera e tornarmene in Italia.
Per colpa di cosa? Di un cazzo di bacio che mi ha rovinato da ora!
Dovevo mettermi in testa che io e lui non avevamo niente in comune, lui era un cazzo di calciatore pieno di fama io una tizia a caso che non era neppure una di quelle modelle francesi!
Non eravamo compatibili.
Che cazzo avevo fatto? Avevo baciato una celebrità conosciuta dal mondo intero!
Ma che avevo in testa? Uscire con lui? Ma vi rendete conto delle scemenze assurde?!
Io dovevo concentrarmi sullo studio, io e Kylian Mbappé non avevamo niente in comune! Niente!
Io qui in Francia ho solo una cosa su cui concentrarmi, gli studi.
E solo quella sarà stata...

Ero letteralmente scappata via mentre lui mi guardava confuso.
Pensava di aver sbagliato? Forse, ma non era colpa sua. Lo conosciuto in questi pochi mesi e la colpa è solo mia.
Lui è un bravissimo calciatore con del grande potenziale e penso che troverà la persona giusta in ogni situazione.
Finché non ne troverà una in preciso.
Non io.
Io quando avrei finito gli studi me ne sarei andata in Germania e mettermi in prova con la letteratura.
Poi avrei fatto la mia carriera da laureata privata e lui da calciatore pubblico.
Semplicemente l'impossibile c'era tra noi due.

Me ne ero andata sul mio divano accendendo il calorifero il più forte possibile, e mi ero messo dei pantaloncini felpati con una cannottiera.
Mi piaceva sentire il calore sulla mia pelle.
Erano le 23 ed io ero stanca in un modo indescrivibile.
Eppure non riuscivo a smettere di pensare a quel inutile bacio... era stato bellissimo però.
Vedere splendere... no, vedere spegnere le mie opportunità.
Non ero qua per lui, e quel bacio era stato il contrario di bello, era stata la mia rovina.
Forse Théo aveva ragione... io non ero innamorata di Mbappé! Ma però l'avevo baciato quindi è comunque una cosa che conta perché se qualche paparazzo avrebbe fotografato il tutto sarebbe stata la mia fine.
Ma certo... Théo aveva ragione fin dall'inizio! E non potevo nemmeno chiamarlo e urlarli che aveva ragione perché sarei passata dalla parte della codarda.
A tutto c'era un perché... tranne che... tranne che a nulla.
A tutto c'era un perché, anche a perché non potevo baciarlo, i paparazzi e tutta quella roba... e a me non era mai piaciuto, io neanche a lui, è tutto questo era successo perché eravamo stanchi e non pensavamo a cosa stava succedendo.
No, io non stavo pensando, lui per colpa aveva dovuto stare al gioco, era tutta colpa mia.

Volevo prendere il telefono per chiamare Beatrice, per parlare con la mia migliore amica, in quel momento stavo malissimo.
Ma vidi che mi arrivavano tantissime notifiche da Instagram, chissà da chi...
Le ignorai, lui non l'aveva capito, ma io si, e doveva capirlo anche lui ma forse già lo sapeva... io con lui non ci dovevo più parlare.
Non dovevo più conoscerlo, ma tanto non lo conoscevo già.
Doveva metterselo in testa perché io non glielo avrei mai detto, ma lo avrei ignorato per sempre, per far sì che si dimenticasse della mia esistenza.
Ma tanto se ne sarebbe dimenticato in un paio di giorni, lo sapevo.

Quindi chiamai Bea, sperando veramente tanto che mi rispondesse...
Una volta, poi la seconda e anche la terza ma niente, nessuna risposta.
Cazzo! Perché ora stavo piangendo?
Stavo davvero così male? Ma per cosa?!
Cercavo di non piangere ma mi venne automatico versare lacrime a gogò.
Provai per la terza volta singhiozzando senza motivi validi, per fortuna rispose.

"Eva! Mi racc-"

"Bea..." Sentì la mia voce spezzata.

"Oi, ma tutto bene?"

"Si... no, no Bea non tutto bene!"

Cazzo! Piangevo! Perché Cristo?!

"Oi, oi, calma! Dimmi subito che sta succedendo."

Aveva ragione, stavo urlando senza darle ragioni, le spiegai.

"L'uscita! L'ho baciato!"

"Bene!"

"No! Male, invece male! Ho fatto la cazzata della mia vita."

Stavo andando fuori di testa, colpa di quel 11 settembre!

"Perché?"

"Io e lui non staremo mai insieme, non siamo scientificamente compatibili. A me lui non piace! Non trovo nessuna attrazioni nei suoi confronti."

"Va bene... ma allora perché stai piangendo?"

"Perché... voglio chiudere definitivamente i rapporti con lui."

"Tipo che lui si dimentichi di te?"

"Si..."

"Io non so se è la scelta-"

"È la scelta giusta, credimi."

Lo era?

"E come hai intenzione di farlo?"

"Semplicemente ignorandolo."

Eppure mi trovavo bene con lui, era un ottimo amico... era comunque così.
Non volevo rischiare... di provare sentimenti che non esistono.
Per lui io non dovevo esistere, io dovevo chiudere ogni rapporto con lui.

Da oggi.

Luce italiana nella fama francese - Kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora