Capitolo 5

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Eppure non capivo.

Ero sul banco della mia classe di Latino.
Insomma, il latino era difficile lo ammetto ma nemmeno farmi scoppiare la testa in questo modo!
Ma infine di ché mi lamento!? Sapevo che qui le cose erano più complicata, no dai, più complesse...

Comunque, mancava poco alla fine dell'ora, ma prima della fine della lezione il professore ci comunicò qualcosa in più.

”Ragazzi, fatevi trovare nell'aula principale dopo la ricreazione, grazie.“

E mo che è successo?
Terzo giorno di scuola e già i casini? Bah, non penso.
Però una comunicazione importante sarà sicuro.
Ah dimenticavo, l'"aula principale" sarebbe l'aula magna, vabbè i nomi non sono molto simili.
Non importa neanche questo comunque, dovevo sempre tenere la concertazione lì, rischiavo in ogni momento la mia pagella.

Skip Time

Mi annoiavo, l'intervalli andavano un po' così, ero un po' esclusa ma era colpa mia visto che non parlavo molto con gli altri, se per non chiedere informazioni o roba così.
Quando avevo finito quella misera merenda cerco persone con gli occhi.
E trovo una in particolare, Thèo.
Quello di ieri, sembrava simpatico quindi perché non parlarci?

Mi alzai dalla gradinata e mi avvicinai a lui che in quel momento stava parlando con un suo gruppo di amici, almeno credo...
”Bonjour Thèo.“

Si girò e rimase sorpreso di vedermi.

”Eva. Non avrei detto che una persona come te sarebbe venuta a cercarmi.“

”Rimorchi anche le italiane!“
Un suo amico commentò con questa frase, mi diede fastidio ma soddisfazione allo stesso tempo, potevo rispondergli.

”E io non avrei mai detto che racconti dei tuoi incontri occasionali agli altri.“
Gli dissi facendo un ghigno.

”È successo per caso, non montarti la testa.“

”Perchè dovrei? Non mi piacciono i ruba Gioconde!“

A quel punto i suoi amici risero e rimasi soddisfatta.
Ma la campanella suonò.

”A chimica...“

”Aspetta - lo vidi tirare fuori il telefono - il ruba Gioconde ti vuole chiedere se hai Instagram.“

Annuì e gli dissi il mio nickname, lui mi disse il suo nel caso non lo riconoscessi.
Lo salutai con il solito " Au revoir." e ci saremo rincontrati in chimica.

Stavo per andare in classe ma mi ricordai, dovevamo andare in aula principale.

Skip Time

Seduti con tutti gli studenti della scuola, davvero tantissimi, più di 1500? Ma ovvio! Molti di più!
Più di 1500 che si zittirono quando arrivò il preside della scuola.

Mi salì l'ansia, sembrava qualcosa di importantissimo.
Si fece di più quando inizio a parlare.

”Buongiorno alunni, alunne, professori e professoresse.
Mi dispiace di aver interotto le vostre lezioni, ma credo vi piacerà questo avviso - lì mi feci curiosa - .
Io e tutto il personale universitario abbiamo deciso di farvi un favore per farvi un omaggio all'impegno che avete fatto per arrivare fino a qui - risi, incominciai a tenerci a questo omaggio anche se non sapevo cosa fosse, insomma, ho fatto Italia-Francia per essere qui - .
Andrò dritto al punto.
La nostra decisione è stata quella di farvi fare un allenamento ogni mercoledì e giovedì per tre settimane soltanto, con chi? dove? Beh proprio nel campo di allenamento del Paris-Saint-Germain - le persone iniziarono ad urlare, io scioccata non dissi niente feci la mia solita smorfia del tipo " me state a pijia' per il culo?" - .
Andrà solo una classe, quella che si comporterà meglio in questo mese.
La classe che si comporterà meglio si allenerà con essi, e con tutta la squadra per tre settimane il mercoledì e il giovedì, quando rientrate in classe segnatelo, credo ci teniate a questo - le urlo di gioia riniziarono, ed io ancora zitta a pensare che cosa mangiavo dopo, non ci avevo pensato... - .
Vi saluto, buon procedimento di giornata e buon lavoro. “

Luce italiana nella fama francese - Kylian MbappeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora