8: Ufficiali

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Bakugou's pov

Non mi aspettavo quello che successe con Todoroki, ma devo ammettere che quando mi svegliai abbracciato a lui completamente nudo, non mi dispiaque affatto.
Lui mi osservava con sorriso ebete sul volto mentre giocava con i miei capelli.

"Ti sei svegliato finalmente" sussurrò.
Poi mi lasciò un bacio sulla fronte.
Ero un po' incerto su come avrei dovuto rispondere o quale domanda tra le tante avrei dovuto porre prima.

"Tutto apposto?" chiese lui che cominciava ad essere più incerto.
"Ah...umm...si...ce..."
"Qualcosa ti turba?"
Deglutii.
"C-cosa siamo...noi?"
"Allora, io sono Shoto Todoroki e tu sei un porcospino ciclato in calore"
Gli tirai un leggero scapellotto.
"Sul serio!"
"Non lo so...pensavo...fidanzati?"
Mi accorsi solo allora di quanto fossi impreparato a sentire quella parola.
Fidanzati.
"Umm...ce...ok..."
Mi guardò con un barlume di tristezza.
"Non lo vuoi?"
Esitai.
Non perché non lo volessi, più perché sono paranoico e stavo facendo mentalmente una lista delle cose che potevano andare storte.
Al centoquarantaseiesimo punto ci rinunciai e lasciai un bacio a stampo sulle sue labbra.
"No, fidanzati mi va benissimo"
Poi sorrisi e lui mi baciò ancora.

Decidemmo di non dire nulla a nessuno riguardo alla nostra relazione.
Sarebbe stata un segreto.
Lo avevo chiesto io in parte perché prima volevo vedere se la nostra relazione funzionava, in parte perché non volevo che ci prendessero in giro, in parte perché avevo paura di dirlo.

E per un primo periodo le cose andarono bene così.
Sgattaiolavamo nella camera dell'altro a notte fonda, ci nascondevano nei bagni per un bacio imprevisto, e non perdevamo occasione per rimanere soli.
Inoltre la nostra chat si allungo' in fretta.
Mi piaceva parlare con lui, anche se parlavo soprattutto io.
Poi però iniziammo a prenderci sempre più rischi per stare insieme, i nostri sguardi si univano spesso, e lui cercava di starmi vicino così come poteva.

Io ero felice come con nessun'altro prima d'ora e morivo dalla voglia di vantarmene.
Suona male, ma quando gli altri parlavano di quanto fossero fantastici i loro fidanzati ero così tentato di sbattergli in faccia il mio.

Una sera dopo circa un mese di fidanzamento decisi di parlargliene.
Eravamo in camera sua e io stavo giocando al telefono mentre lui leggeva.
Eravamo semidraiati, io sopra di schiena e lui sotto.
Spensi il telefono e mi girai in modo da avere il mento sul suo petto.
"Ehi, Sho"
Lui mise il segnalibro al punto in cui era e poggio' il libro sulla scrivania.

Breve aneddoto: una volta non riusciva a trovare il segnalibro e, quando gli avevo proposto di piegare l'angolo della pagina, lui mi aveva detto che neanche Crono sarebbe stato capace di tanto orrore.
Inutile dire che passammo la serata a discutere di mitologia greca come se parlassimo di pasticcini.

"Dimmi Kat"
"Ecco...umm...sai che noi manteniamo la nostra relazione segreta..."
"Si, e allora? Ci hanno scoperti?"
"No, è che...umm...tu, ecco...vorresti renderla pubblica?"
"A me non dispiacerebbe poter finalmente mettere in cartello di proprietà privata su di te, però finché la vorrai tenere segreta, io rispetterò la tua decisione"
Aaaaaaaaaah, ma cosa ho fatto per meritarmi una tale meraviglia come fidanzato?
"Ho, ecco, ho...cambiato idea. Voglio...voglio dirlo agli altri...voglio che lo sappiano tutti..."
Lui sorrise.
"Sei sicuro? Per me non è un problema restare così"
"Sono sicuro. Voglio sbattergli infaccia che pezzo di manzo è il mio fidanzato"
Poi scoppiammo a ridere e ci baciammo.

Io volevo aspettare il momento giusto, ma Todoroki non la vedeva allo stesso modo.
Il pomeriggio seguente chiamò tutti i nostri compagni in salotto e mi trascino' davanti a loro con la forza.
Ero un po' arrabbiato per quello, ma più che altro ero in ansia.
Avevo paura di come avrebbero reagito, di cosa avrebbero detto, ma in quel momento mi dissi che avere paura era inutile, avevo Todoroki con me e quello bastava.

Mi guardò un attimo, ma intuì presto che doveva essere lui a parlare.
"Bene vi abbiamo chiesto di essere tutti qui oggi per darvi una notizia importante. Io e Bakugou ci siamo fidanzati"
Poi mi prese per il bacino e mi trascino' accanto a lui.
Nessuno disse nulla.
Per molto tempo il silenzio regno' sovrano.

Poi Mineta si ne uscì con la più fastidiosa delle domande.
"Perché?"
Todoroki lo guardò confuso mentre io abbassavo la testa e mi contorcevo le mani.
"Come?"
"Ho chiesto: perché? Non voglio essere cattivo, ma perché Bakugou? Ha tante qualità, ma come fidanzato lo vuoi? Sei sicuro?"
Incassai ancora di più la testa nelle spalle vergognandomi.

"Sta zitto, Mineta! Bakubabe è perfetto come fidanzato!" mi difese Mina.
Le ero grato per quell'intervento, ma comprendevo il punto di vista di Mineta.

"Può essere, eppure lui è rude. Non possiede un minimo di eleganza, e l'educazione non è nel suo vocabolario. Perché Todoroki dovrebbe stare con un cane rabbioso come Bakugou? Per non parlare di come tratta le persone, qualcuno in particolare"

"Taci, uva passa! Proprio tu vieni a parlargli di educazione, pervertito?!" lo riproverò Uraraka.
Eppure...eppure Mineta aveva ragione.
Todoroki poteva avere chiunque, perché scegliere me?
Iniziò a tremarmi il labbro.

"Io 'l'ho scelto' perché lo amo" disse Todoroki semplicemente.
"Ma...lo conosci bene? Lui insulta la gente senza motivo, ha dato un soprannome ad ognuno di noi, scommetto che se stessimo bruciando e lui avesse dell'acqua la berrebbe. Non volevo essere cattivo, però mi obbligate proprio a dirlo. Bakugou è uno stronzo egoista che bullizza la gente! Che fai, passi al lato oscuro, Todoroki?!"

Quelle parole erano come coltellate per me.
Erano vere, e questo faceva solo più male.
Chissà quanti di loro la pensavano così, ma d'altronde cosa mi aspettavo?
Ho trattato gli altri di merda per un sacco, sono un mostro e lo sapevo, ma sentirlo dire da altri faceva ancora più male.
In quel momento volevo solo essere inghiottito nel terreno, tanto l'unico posto disposto ad accogliermi era l'inferno.
Scommetto che avevano creato un girone solo per me.
Nessuno disse nulla.
Avevano arie arrabbiate eppure c'era solo silenzio.

La stretta di Todoroki si fece più forte, ma io mi sfilai.
Misi entrambe le mani in tasca e mi girai per andarmene.
"Bakugou..."
Guardai Todoroki negli occhi e sorrisi.
"Ehy, va bene, è la verità"
Stava per dire qualcosa, ma non ce la feci più.
Mi girai e corsi in camera, con le lacrime che scendevano lungo il viso.
Non avevo pianto quando mi avevano rapito, e adesso ero in lacrime.
Io davvero sono debole.

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